(19 marzo 2016) Prophilax: Circolo Colony di Brescia - 19 marzo 2016

Info

Area:Other Area
Provincia:BS
Costo:10 euro
I Prophilax, per il sottoscritto, sono come i figli per Mario Merola: piezz’e core.
Ormai immalinconito nella mesta attesa di un nuovo album (l’ultimo risale addirittura al 2008) e della seconda parte della parodia “La Passione di Mannaggia” (per chi è digiuno della materia: si tratta di un ri-doppiaggio alternativo in chiave blasfema, volgare e romanesca della pellicola quasi omonima di Mel Gibson), stavo iniziando altresì a disperare per quel che riguardava il profilo live.
In passato avevo già affrontato trasferte improbabili per assistere ad esibizioni dei Nostri, ma negli ultimi cinque anni, per un motivo o per l’altro, non vi ero mai riuscito. Quella del sabato sera a Brescia, d’altra parte, era un’opzione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.

Non devo esser stato il solo ad averla pensata così: al mio ingresso al Colony, intorno alle 22:30, noto con piacere che il pubblico è già folto e assiepato di fronte ad un maxischermo.
Già, perché come promesso in sede di presentazione dell’evento dallo stesso Ceppaflex, fondatore e leader della compagine capitolina, prima del concerto tocca ad alcuni video scaldare gli animi degli astanti…
Bella pe’ te!

I VIDEO

Dapprima, con mia somma gioia, assistiamo alla famigerata proiezione della seconda parte del già citato “La Passione di Mannaggia”; così, la saga alternativa del Nostro Messia preferito (?) trova completamento in questo video tanto dissacrante quanto spassoso. Mi asterrò dal tratteggiare la trama o dal citare le battute più riuscite -non vorrei urtare la sensibilità dei nostri lettori credenti, ammesso che ve ne siano-; vi basti sapere che tutti gli spettatori erano letteralmente coricati dal ridere, e che anche in questa sede trovano ampio spazio le incursioni del compianto Germano Mosconi, giornalista veneto divenuto famoso per i fuorionda a base di bestemmie ed improperi.
Cult.

A chiudere nel migliore dei modi ci pensa il meraviglioso “Puttanic” -non c’è bisogno che vi indichi il film da cui trae ispirazione, vero?- classico intramontabile della cinematografia mondiale che viene recitato a memoria da tutti, manco fosse l’Ave Maria -paragone balzano, ne convengo-.

Appena congedatici dal Capitano Ano, dal Mozzo Zozzo e dall’ineffabile Padre Clio ci spostiamo poi di fronte al palco, pronti ad assistere al ritorno dei Prophilax nel nord Italia.
Semmai pulimo lunedì…



IL CONCERTO
Eccoli lì, a 23:30, i paladini della pornografia ed alla turpitudine applicate al rock: i Prophilax.
Si attacca subito con “Analità”, classico immancabile che scalda il pubblico e lo introduce alle novità di line up. Novità che si sostanziano in una bassista alta, magra e bionda chiamata Viola Milano (ehm…), la quale si dimostra a proprio agio sotto il profilo strumentale, palesando tuttavia qualche lieve impaccio a livello di presenza scenica. Da un lato ho apprezzato la volontà di non andare troppo sopra le righe, lasciando così il proscenio al duo “titolare”; dall’altro mi pare che l’affiatamento col resto della band necessiti ancora di un’oliatina, com’è peraltro normale che sia.

Nulla di grave: il lato sinistro del palco è comunque dominio incontrastato di Ludovico -o Sbohr, se preferite-, chitarrista da paura (e non mi riferisco alle smorfie, né alla incommentabile maglietta). Ceppaflex, dal canto suo, svaria in lungo e in largo, cercando in tutti i modi di coinvolgere il pubblico e dimostrandosi frontman ed intrattenitore tanto scazzato quanto irresistibile.
Chiude la formazione l’ormai veterano David Folchitto (per gli amici Spermon), drummer che ho sempre apprezzato e che trovo ogni volta più preciso ed affidabile.
Spiace per l’assenza di un tastierista in carne ed ossa, ma tant’è. Ci pensa comunque il membro -no pun intended- occulto Christian Sventrakul Ice a far filare lisci campionamenti, cori e mixing, a questo giro meglio bilanciato di altre volte (anche se la voce di Fabio meriterebbe, a mio umile avviso, ancor più risalto).

La setlist non delude: a fianco di vecchie glorie come “Preda del Raptus Anale”, “Ceppa Secca”, “Dora in Poi”, e “Fateme Pijà la Patente” vengono proposti nuovi cavalli di battaglia, fra i quali citerei i possenti mid tempo “M’Arrazzo col Trans” e “Silicojone”, la frenetica “Clero…Ttura de Cojoni” e la recentissima “Fatti una Famiglia”, anticipazione del nuovo album -finalmente!- “Pornado”, in uscita nei prossimi mesi.
Un posto d’onore viene poi riservato agli estratti del monumentale “Il Quinto Escremento”: autentici inni del calibro di “Don Mignotte”, “Pornografia”, “Abbasta che Respireno” e “Me Prude er Culo” -in realtà già proposta nel progetto Pizza e Fichi del lontano 1992- vengono intonati a squarciagola dalle prime file, e risultano, almeno alle mie orecchie, i momenti più alti dell’intera esibizione.
Oddio, non che “Fotturion” (eseguita alla perfezione) e il cavallo di battaglia “Dora Daccela Ancora” siano da meno…

Ma come, già terminato lo spettacolo?
Se non bestemmio guarda…
Citazioni a parte, non posso che ritenermi soddisfatto della serata, davvero ben riuscita ed organizzata. Un plauso a tutti quindi, e soprattutto ai Prophilax stessi, paladini dell’analità e della buona musica che non si prende troppo sul serio.
Un brindisi alle pannocchie in culo!
Perdonatemi, a sto giro va così…

Live report di Marco Caforio
Foto di Giulia Bianchi (che ha dovuto far le foto col tablet perché mi ero dimenticato la macchina seria, porella)

PROPHILAX setlist:
1 – Analità
2- Mandami in Radio col Beep
3- Silicojone
4- Don Mignotte
5- Fateme Pijà la Patente
6- Preda del Raptus Anale
7- Pompotron
8- Clero…Ttura de Cojoni
9- M’arrazzo col Trans
10- Dora in Poi
11- Fatti una Famiglia
12- Pornografia Unica Via
13- Ceppa Secca
14- Abbasta che Respireno
15- Me Prude er Culo
16- Fotturion
ENCORE
17- Dora Daccela Ancora
Report a cura di Marco Cafo Caforio

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 mar 2016 alle 17:52

Mitico Cory, peccato non essersi incontrati... Sarà per la prossima data al nord dei Prophilax (speriamo)!

Inserito il 25 mar 2016 alle 17:37

hahaha non sapevo ci fossi anche tu Marco! Concerto bellissimo, anche se i pezzi dell'ultimo album continuano a non dirmi nulla e mi ha lasciato abbastanza di stucco l'assenza dalla setlist di Alice nel paese dei cazzi e ATAC di merda :( GLANDISSIMI!