(19 dicembre 2002) Mesmerize - 19.12.02 - Transilvania Live, Milano

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Piano, piano... non spingete! Cos'è tutta questa ressa... Ops! Devo aver sbagliato concerto! Qui siamo giusto quattro gatti... ma tutti gli altri dove sono finiti? Luca! Dov'è Luca?... Ah già, mi aveva detto che non poteva venire perché lavorava... E Marco? Bast(bippp)... mi doveva anche offrire una birra... sarà per questo che non è venuto, ma se pensa che me ne dimentico... Ho l'impressione che questa sera i Mesmerize dovranno accontentarsi di un pubblico scarno ma ben disposto (visto che sono tutti amici sarà improbabile il lancio di uova marce, eheh).

Il concerto inizia all'insegna di un pezzo, tratto da "Off The Beaten Path", finora mai proposto in sede live, "Pit Of Charming Snakes". Peccato però, questa deve essere una di quelle giornate sfortunate in cui uno si domanda perché mai si sia alzato dal letto: se la mancanza di pubblico faceva presagire un concerto solo discreto, i problemi di microfono che tormentano Folco per tutto questo primo brano lo confermano drasticamente. I problemi tecnici sembrano essersi risolti e la band passa ad una ormai classica accoppiata del suo repertorio: "Argos Died Twice" e "King of Terror", dal loro ultimo lavoro, per poi proseguire con uno dei pezzi migliori di "Tales of Wonder" dal titolo "Hell on Wheels".
È sempre un piacere sentire cantare una delle più belle voci del metal nostrano. Con quella voce che si ritrova, Folco potrebbe cantare, senza sfigurare, anche le canzoncine di Natale! Ehi! Ma che fanno i cinque sul palco? Nel mezzo della successiva "A Little Time" degli Helloween si infilano in testa dei cappellini natalizi e ci propongono Bianco Natale! ROTFL... scusate, ma mi sto ancora spanciando dal ridere, eheh. Ma le sorprese non finiscono qui: i Mesmerize ci fanno sentire anche un pezzetto di "Last Christmas" degli Wham!... chissà di chi è stata quest'idea... no, meglio non saperlo!
Finito questo intermezzo ludico, la band continua con il suo show, ma probabilmente la mancanza del pubblico comincia a pesare e solo discreta risulta essere la prestazione sui brani successivi ("Gates of Mercy", "Off the Beaten Path", "The Werewolf" e "Jail TV") fino a quando le note di "Hail and Kill" non riaccendono gli animi: pezzo, per chi non lo sapesse! dei Manowar, già di per sé in grado di trascinare le folle, cantato come sempre con grande passione. I quattro gatti davanti al palco sembrano essersi rianimati, con amarezza quindi apprendono che il concerto è giunto al suo termine: è tempo di "Ragnarok"! È tempo di dire fine... ma quando la fiamma di Surtr sarà spenta, nascerà una nuova era. Alla prossima, allora...

Report a cura di Silvia 'Miriel' Verduci

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