Quando la classe non si smentisce… lo show dei
Saxon del 14 Dicembre al Live Club di Trezzo ci ha fatto fare un salto nel passato non solo per la presenza di brani classici ( e ce n’è sono stati davvero tanti ) ma anche perche’ è stata l’ennesima conferma che senza questi “vecchietti del Metal” la nostra musica preferita è senza futuro. Anacronistico? No, realistico. Non posso, non voglio pensare che il futuro del Metal sia in mano a gente come Sabaton, Avenged Sevenfold, Bring Me The Horizon & C., non finchè ci sono pezzi come
Heavy Metal Thunder, Princess Of The Night, Never Surrender che ancora invitano i giovani a fare headbanging e a muovere il piedino a noi piu’ anzianotti. Non finchè, come lo stesso Biff Byford ha fatto notare dal palco, nell’audience (“
fantastic audience” ha ripetuto più volte) ci saranno 3 generazioni di metallari, quelli giovani, quelle nel mezzo e i vecchietti; e difatti ha fatto una strana e piacevole impressione vedere attempati signori col chiodo braccio a braccio con giovincelli dalle lunghe chiome in perenne movimento.
Ottima la prova del gruppo di supporto, gli italianissimi
Overtures di Gorizia fautori di un power-metal tecnico e potente freschi del nuovo album “
Artifacts”, ma ovviamente il Live Club stasera era sold out per la leggenda della NWOBHM.
Alle 21.55 in punto, si spengono le luci e sulle note di “It’s A Long Way To The Top If You Wanna RnR” degli Ac Dc, lo show inizia con la title-track dell’ultimo album. Il palco è piccolo ma l’atmosfera è calda, carica e tra luci e fumi arrivano senza respiro “
Heavy Metal Thunder”, “Sacrifice”, “Solid Ball Of Rock”. Il pubblico dimostra di apprezzare e bene hanno fatto i Sassoni a rispolverare la vecchia “
Never Surrender” tratta da Denim And Leather, che si è alternata con pezzi piu’ recenti quali “
Chasing The Bullet” e "
The Devil’s Footstep”, un mix fra passato e presente che ha caratterizzato tutto lo show anche se inevitabilmente la parte del leone l’hanno fatta le canzoni classiche, quelle che i fans volevano sentire . Biff era in grandissima forma, ha parlato col pubblico, lo ha ringraziato per la calda accoglienza, ha fatto battute, ha indossato una felpa lanciata da un ragazzo mentre ha cantato “
Wheels Of Steel”, ha appeso alla batteria uno striscione tricolore col logo del gruppo arrivato dal pubblico, ha reso omaggio alla band di supporto ( e idealmente a tutte le giovani bands ) prima di intonare “
And The Band Played On” ma soprattutto ha mostrato di avere un’ugola ancora potentissima! Ma tutto il gruppo è stato coeso, preciso con il bassista
Gus Macricostas.che ha sostituito all’ultimo momento Nibbs Carter assente per motivi famigliari, eseguendo cavalli di battaglia senza tempo, la velocissima “”
20.000 Feet”, le lente e potenti “
Denim And Leather” e “
Crusaders” , i riff assassini di “
Princess Of The Night” e “
Power And The Glory”.
Un ricordo all’amico di sempre, il compianto
Lemmy, qui omaggiato con una versione al fulmicotone di “
Ace Of Spades” cantata all’unisono dai presenti che hanno gridato “
Lemmy!Lemmy!”, quasi commovente.
Peccato che lo spettacolo sia finito, peccato che i
Saxon abbiano sulle spalle 37 primavere, peccato che le luci del palco si siano spente inesorabilmente alle 23.30, ma grazie lo stesso ragazzi, grazie per esserci e per portare ancora alta la bandiera del Metal !
SETLIST:
Battering Ram
Heavy Metal Thunder
Sacrifice
Solid Ball Of Rock
Never Surrender
Chasing The Bullet
Stand Up And Be Counted
The Devil's Footstep
Strong Arm Of The Law
Power And The Glory
The Eagle Has Landed
20.000 Feet
Queen Of Hearts
Dallas 1 P.M.
Ace Of Spades (Motorhead cover)
Wheels Of Steel
Let Me Feel Your Power
747 Strangers In The Night
Crusaders
Denim and Leather
Princess Of the Night
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