Sono serate come quelle di questa sera che ti fanno capire quanto si è fortunati ad ascoltare Heavy Metal, capita di andare ad un concerto riponendo grandi aspettative nella band principale, pensando che le band di supporto siano solo un contorno, quasi un fastidio.
Peccato per chi l’ha pensato in questa occasione, in cui il prezzo del biglietto è stato ampiamente ripagato dalla prima all'ultima canzone di ogni band salita sul palco!
Il Live Music Club a distanza di pochi giorni concerto degli Accept e dei Sabaton, ospita nuovamente una band che ha scritto pagine importanti della scena Power Metal dalla fine degli anni 90 ad oggi, gli
HammerFall, per l'occasione, accompagnati dagli svedesi
Lancer e dagli scozzesi
Gloryhammer di cui ammetto non conoscevo molto bene le loro proposte musicali mea culpa!
Viste le grandi esibizioni dovrò assolutamente rimediare il prima possibile, cosa che consiglio di fare a chi come me, non aveva preso in grande considerazione queste due band!
La prima cosa che salta nell'occhio all'apertura dei cancelli è la poca affluenza di pubblico, (a differenza invece di quanto era avvenuto lo scorso 25 gennaio) a testimonianza del fatto, che forse non sono stato l’unico ad aver pensato, di poter arrivare “con calma”, tanto gli
HammerFall avrebbero suonato alle 22:00
Fortunatamente invece alle 8:00 in punto, ero già pronto per assistere al primo concerto della serata, gli Svedesi
Lancer che hanno messo subito in chiaro quali erano le loro intenzioni!
Ovvero di trascinare il pubblico presente col loro power metal, che senza proporre nulla di diverso dagli standard del genere, risulta essere efficace e dal sound immediato fin dalle prima battute, proponendo in totale sei brani che li ha visti suonare per circa 45 minuti!
Setlist LancerDead raising towers
Future millennia
Purple sky
Behind the walls
Mastery
Masters and crowns
Il tempo di un veloce cambio di palco, considerando che la batteria usata dagli
opener è la stessa dei
Gloryhammer, ed ecco che la band scozzese/svizzera fa il suo “trionfale” ingresso sul palco del Live Music Club
Diciamolo subito, dopo aver visto pochi giorni fa i Twilight Force con le loro “maschere” da Elfi, questa sera non mi aspettavo certamente di vedere dei “supereroi” o quanto meno una sorta di supereroi.
I
Gloryhammer si presentano uno ad uno sul palco coi loro costumi di scena, divertenti, spigliati, sanno intrattenere il pubblico e tengono il palco benissimo, se a tutto ciò aggiungiamo che la loro proposta musicale è più che accattivante, condita di cori epici qua e la, riff decisi, assoli immediati, il risultato non può che andare oltre le più rosee aspettative!
La scaletta della band comprende otto brani, tratti equamente dai due album rilasciati fino ad oggi, il pubblico o almeno una buona parte, canta la maggior parte dei ritornelli rispondendo in maniera entusiasta ai richiami del cantane della band
Thomas Winkler .
Manca qualcosa? ah si, il Mjolnir consegnato nella mani di
Thomas Winkler direttamente da una avvenente valchiria!
Aggiungiamo anche una “lotta” fra il bene e il male intrapresa dal tastierista
Christopher Bowes (voce degli Alestorm) e dal solito
Thomas Winkler che a dispetto della sua giovane età dimostra di avere le carte in regola per diventare un frontman di tutto rispetto.
Il pubblico che nel frattempo ha riempito il locale, non si è certamente annoiato, e diciamoci la verità, se alla fine hai ancora voglia di ascoltare altre canzoni, e se pensi che il prima possibile bisogna recuperare gli ascolti di queste band, evidentemente qualcosa di positivo hanno lasciato!
Non ci resta che aspettare novembre per vedere all’opera i
Gloryhammer nel loro primo tour da headiner!
Setlist Gloryhammer Rise of the Chaos Wizards
Legend of the Astral Hammer
Hail to Crail
Questlords of Inverness, Ride to the Galactic Fortress!
The Hollywood Hootsman
Angus McFife
Universe on Fire
The Unicorn Invasion of Dundee
Ma adesso è finalmente arrivato il momento degli headliner!
Prima di tutto e doverosa una premessa, gli
HammerFall non hanno certo inventato nulla, sul finire degli anni 90 il Power Metal andava per la maggiore grazie a molte band, bisogna però riconoscere che
Joacim Cans e
Oscar Dronjak hanno dato un contributo importante al genere, creando a loro volta un preciso tratto distintivo che caratterizza il sound della band svedese!
Il decimo lavoro "Built to Last" è un album vincente, arrivato dopo un periodo di “appannamento”, in cui sembrava che la band non riuscisse più ad esprimersi sui livelli degli esordi, considerando che gli ultimi tre album, avevano lasciato più di qualche perplessità.
E invece
"Built to Last" è la sorpresa che non ti aspetti, che ascolti e che non vedi l’ora di sentirne i brani in sede live!
La scaletta di questo tour è molto corposa, composta da ben diciotto brani, del resto la discografia della band come già detto comprende dieci album più un paio di live.
Nonostante la mole di materiale a disposizione, i
“templari” sono riusciti nell’impresa di omaggiare ogni singolo album con almeno un brano, ad eccezione del solo
“Threshold”
Ovviamente a farla da padrone è
"Built to Last" con quattro canzoni, seguito a ruota da
(r)Evolution e
Crimson Thunder con tre brani a testa.
Ma non si può fare a meno di ricordare che il 2017 è anche il ventesimo anniversario di
“Glory to the Brave”, ebbene la tentazione di un tour celebrativo, come del resto va in voga oggi per molte altre band, poteva essere tanta, invece i nostri hanno pensato bene di accantonare giustamente questa idea, a favore della promozione del nuovo album!
Durante il concerto comunque non è mancato lo spazio per celebrare degnamente
“Glory to the Brave”, con il
“Medley to the Brave”, una sorta di riassunto composto dai riff dell’album d’esordio, che torva tuttavia il suo apice nell’entusiasmante finale di
“The Dragon Lies Bleeding” i cui cori epici sono intonati a squarciagola da tutto il pubblico presente in sala!
Tanta roba!
Chiude il momento “amarcord” la ballad per antonomasia degli
HammerFall, parliamo ovviamente di
“Glory to the Brave”
Il tempo ormai stringe e
“Punish and Enslave”, segna la chiusura della serata, prima dei consueti ultimi tre brani che la band propone quando risale sul palco.
Il trittico finale vede nell’ordine
“Hammer High”,
“Bushido” e la devastante
“Hearts On Fire”.
Complimenti alle Band di supporto e complimenti agli
HammerFall, ma soprattutto complimenti al pubblico che questa sera torna a casa con la consapevolezza che
“Chi ascolta Heavy Metal non perde mai!”Setlist HammerFallHector's Hymn
Riders of the Storm
Bring It!
Blood Bound
Any Means Necessary
Renegade
Dethrone and Defy
Crimson Thunder
Last Man Standing
Let the Hammer Fall
Built to Last
Medley to the Brave
Glory to the Brave
Origins
Punish and Enslave
Encore:Hammer High
Bushido
Hearts on Fire
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