Ci risiamo, come già era accaduto in occasione del concerto degli Amon Amarth, si ripete la situazione in cui una band storica è invitata come guest ad una show in cui avrebbe potuto e dovuto tranquillamente essere Headliner.
Se all'Alcatraz sono stati i Testament ad aprire per gli Amon Amarth, dando un "calcio" al blasone dei califoniani, in questa occasione la scelta è sembrata addirittura “irrispettosa” nei confronti degli
Accept chiamati ad aprire per gli svedesi
Sabaton.
Per carità non si tratta di una critica nei confronti delle due band svedesi sopracitate, che probabilmente non sono loro a scegliere gli special guest, e che altrettanto probabilmente in un
"mondo diverso” avrebbero pagato di tasca loro per assistere ad un concerto dei loro ospiti.
Ma tant'è, ringraziamo comunque chi organizza gli eventi, per riuscire a portare sul palco band storiche e blasonate, anche se con meno spazio a disposizione per le loro setlist.
E in tutto ciò intanto succede anche che i
Twilight Force ottima band
”made in svezia” propone il suo power metal sinfonico, mettendosi in bella mostra davanti al pubblico del
Live Music Club proponendo pezzi tratti dai loro due album.
Avevo già avuto modo di assistere ad un loro show all'Estragon di Bologna qualche anni fa, e ricordo che in quella circostanza non rimasi particolarmente impressionato dalla prova dei
Twilight Force, se non per i loro
”abiti di scena”.
Questa volta invece devo riconoscere che i giovani svedesi, sono stati autori di un'ottima performance, che durante i 45 minuti a loro disposizione hanno proposto sei brani il cui apice è stato senza alcun dubbio la sequenza
"Flight of the Sapphire Dragon” ,
"Gates of Glory” e
"The Power of the Ancient Force”Band nel complesso simpatica, che si diverte e che mette di buon umore, tanta scenografia, ma non solo, la qualità della loro proposta musicale comincia a far presa sul pubblico, non mi stupirei di vederli molto presto calcare il palco come headliner.
Setlist:Battle of Arcane Might
To the Stars
Riders of the Dawn
Flight of the Sapphire Dragon
Gates of Glory
The Power of the Ancient Force
14 album, attivi dagli anni 70, questi sono gli
Accept.
Seppur con svariati cambi di line up e membri storici che ormai non fanno più parte della band,
Udo Dirkschneider su tutti (già presente tra l'altro il 13 dicembre scorso sempre al live club con la sua band protagonista di uno show devastante, nonostante in quel data si era registrata una scarsa affluenza di pubblico)
Il nome è sempre il nome, come la maglia di una squadra di calcio, possono cambiare gli interpreti, ma il "blasone" resterà sempre, e di conseguenza gli
Accept sono e saranno sempre gli
Accept, una band la cui attitudine Metal non è mai cambiata nel corso degli anni, e che anzi, sul placo sono capaci di sfoderare prestazioni di altissimo livello.
Solitamente la massima affluenza si tocca solo in prossimità del concerto degli headliner, questa volta invece è successo qualcosa di diverso dal solito, il
Live Music Club è gremito in ogni ordine di posto già durante l’esibizione dei
Twilight Force, a testimonianza del fatto che molta gente è qui questa sera, soprattutto per la band tedesca.
Non appena
Hoffmann e i suoi salgano sul palco, la sensazione è di “dominio” assoluto!
Gli
Accept in una sola ora di concerto demoliscono letteralmente il
Live Music Club, dettato la loro legge, fatta di riff e assoli, come nella migliore tradizione di un heavy Metal sanguigno e diretto, che affonda le proprie radici negli anni 80.
L’apice della serata, e non solo di questo concerto, si raggiunge con le prime note di
“Metal Heart”, brano che non ha bisogno di alcuna presentazione, che l’intera sala canta dall’inizio alla fina a squarciagola, intonando cori anche durante il maestoso “solo guitar” di
Wolf Hoffmann.
I due pezzi conclusivi
“Teutonic Terror” e
“Balls to the Wall” non sono certo da meno, e quando si accendono le luci , rimane quella sensazione che senza gli
Accept, questa sera difficilmente si sarebbe raggiunto il pienone!
Setlist:Stampede
Stalingrad
Restless and Wild
London Leatherboys
Final Journey
Princess of the Dawn
Fast as a Shark
Metal Heart
Teutonic Terror
Balls to the Wall
Ore 22:00 ha il via la “guerra lampo” targata
Sabaton Il cambio palco è molto più complesso, in quanto c'è da preparare il “campo di battaglia”, nel vero senso del termine.
Addetti in completa tenuta militare perlustrano il palco, con “metal detector” alla ricerca di mine antiuomo, non appena ricevono l'ordine di abbandonare la scena, rivolgono un doveroso saluto militare al pubblico ormai in fibrillazione.
Le note di
“The March to War” sono il segnale che la battaglia sta per avere inizio.
Si accendono le luci e la scena risulta subito imponente, un Panzer domina il palcoscenico, dietro i cannoni dell’imponente carro armato, troviamo una fila di luci al neon che illumina l'intero palcoscenico, dietro le quali fa capolino un enorme drappo col logo della band
I
Sabaton sono una macchina da guerra, i loro show rasentano sempre la perfezione!
I nostri soldati, con tanto di pantaloni mimetici sfoderano subito le loro armi migliori, aprendo con un trittico micidiale:
“Ghost Division”,
“Sparta” e
“Blood of Bannockburn”
Breve pausa per rifiatare ed ecco il primo siparietto fra il nuovo “arruolato”
Tommy Johansson e
Joakim Brodén il quale dichiarandosi grande vichingo svedese, introduce la devastante
“Swedish Pagans”
Segue la distruttiva:
”The Last Stand” e soprattutto
“Carolus Rex” ed è apoteosi in sala!
Si prosegue fino ad arrivare a
“The Lion From the North” un attacco frontale mirato e distruttivo senza dare scampo in perfetto stile
Sabaton!
Altro momento di rilievo è stata
“The Final Solution” in versione acustica,
Siamo ormai giunti in dirittura d’arrivo, ma c’è ancora tempo per la pirotecnica
“Night Witches” e
“Winged Hussars” con la quale ci salutano, ma ovviamente nessuno ci crede!
Ed infatti dopo pochi minuti riecco la nostra truppa in pantaloni camouflage, impadronirsi nuovamente del palcoscenico, l’offensiva finale è affidata a
“Primo Victoria” E' la conclusione di una grande serata di Musica, in cui tre band hanno offerto ognuna a suo modo, prestazioni di pregevole fattura!
volendo trovare una nota negativa, per gli headliner avrebbero forse potuto inserire nella set list
“Panzer Battalion”,
“Cliffs of Gallipoli” e la coinvolgente
“A Lifetime of War”, peccato, la mia aspettativa di sentire “finalmente” quest'ultima in sede live era notevole, sarà per la prossima occasione.
Setlist:In the Army Now( Bolland & Bolland song) (Sabaton version)The March to WarGhost Division
Sparta
Blood of Bannockburn
Swedish Pagans
The Last Stand
Carolus Rex
Union (Slopes of St. Benedict)
Dominium Maris BalticiThe Lion From the North
Diary of an Unknown SoldierThe Lost Battalion
Far from the Fame
The Final Solution (Acoustic version)
Resist and Bite
Night Witches
Winged Hussars
Encore:Primo Victoria
Shiroyama
To Hell and Back
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