I
Sonata Arctica tornano in Italia a meno di cinque mesi dalla loro ultima visita e questa volta scelgono come location il
Vox di Nonantola (MO). Ad accompagnarli due band poco conosciute della scena: i canadesi
Striker e i norvegesi
Triosphere.
Gli
Striker sono una band che propone un sound tipicamente anni '80 molto vicino ai colossi dell'heavy metal come
Anthrax e
Iron Maiden e ai precursori tedeschi del power come
Helloween e
Gamma Ray. Genere un po' bistrattato ultimamente e forse inusuale per una apertura ai
Sonata Arctica, ma i ragazzi di Edmonton sono giovani e hanno energia da vendere.
Cominciano la loro esibizione puntuali alle 19:30 e per quaranti minuti sfogano inesorabili energia, baldanza e una discreta dose di tecnica. I pochi presenti sembrano molto coinvolti e partecipano attivamente durante tutta la performance della band, che propone brani estratti dai cinque full-lenght all'attivo e in particolare dall'ultimo album omonimo "
Striker".
I commenti a caldo molto positivi sulla performance dei canadesi continuano al termine della loro esibizione, durante il quarto d'ora di cambio palco che precede l'arrivo dei
Triosphere puntuale alle 20:30. La band norvegese capitanata dalla cantante e bassista
Ida Haukland, propone un power metal potente, epico e molto melodico con delle tinte di musica sinfonica. Esegue il suo repertorio senza sbavature, ma il temperamento nordico si vede e si sente. L'unico che riesce a interagire col pubblico è il bravissimo chitarrista
Marius Bergesen che, nonostante il suo ruolo impegnativo da solista, cerca un contatto con gli spettatori e rimedia ad una presenza scenica forse non troppo adeguata ad un'esibizione dal vivo.
Alle 21 precise i
Triosphere salutano e un sipario nero si chiude sul palco del Vox per nascondere l'allestimento della scenografia del momento più atteso della serata. Il locale è stipato e si respira un clima di trepidazione e impazienza.
Con qualche minuto di ritardo finalmente le luci si spengono e l'intro di "
We Are What We Are" accompagna l'ingresso dei
Sonata Arctica che cominciano la loro esibizione con "
Closer to an Animal" e "
Life".
L'impatto visivo è come al solito notevole: non mancano vistosi elementi scenici come l'asta fluorescente del microfono e colonne di fumo sparate verso l'alto. Ma il mix generale non è dei migliori e i volumi sono più bassi di quanto ci si aspetterebbe in un contesto live.
La setlist prosegue con brani degli album più recenti come "
The Wolves Die Young" e "
In Black and White" e immancabili classici come "
Tallulah" e "
Fullmoon".
Non mancano ovviamente bradel nuovo "
The Ninth Hour" dal quale vengono proposte "
Fairytale", "
Among the Shooting Stars" e "
We Are What We Are" e altri brani rispolverati dal vecchio repertorio tra cui "
Abandoned, Pleased, Brainwashed, Exploited" e "
The Power of One".
Il bis è affidato a "
Misplaced", "
I Have a Right" e l'immancabile "
Don't Say a Word" nonostante il pubblico avesse richiesto a gran voce un grande classico come "
San Sebastian".
Non possiamo certo lamentarci dell'esibizione ma dobbiamo fare due appunti: il primo sulla scelta della location che, almeno in questa occasione, non ha valorizzato al meglio le sonorità dei finlandesi; il secondo sulla setlist, che forse poteva essere modificata per proporre qualche novità extra in uno show che, ad eccezione della già citata "
Misplaced", è stato identico a quello della recente data di Milano.
Ciononostante la performance è stata all'altezza delle aspettative e ha confermato che i
Sonata sono tuttora una band estremamente valida che avrà ancora molto altro da dire in futuro.
StrikerCrossroadsFormer GloryLocked InLethal ForcePhoenix LightsOut for BloodBorn to LoseFull SpeedFight for Your LifeTriosphereMy FortressSteal Away the LightDrivenBreathlessAs i CallRelentlessThe Heart's DominionSonata ArcticaCloser to an AnimalLifeThe Wolves Die YoungIn Black and White TallulahFairytaleFullmoonAmong the Shooting StarsAbandoned, Pleased, Brainwashed, ExploitedWe Are What We AreThe Power of OneEncore:
MisplacedI Have a Right Don't Say A Word