(16 marzo 2018) Black Label Society @ Alcatraz Milano

Info

Provincia:MI
Costo: €30,00 in prevendita, €35,00 in cassa
Milano , 16 Marzo.

Il grande giorno è arrivato già da un po di tempo desideravo vedere i Black Label Society dal vivo e finalmente arriva la fatidica data.

Il locale è l’Alcatraz ormai storica meta x concerti di spessore quindi metto la dose d adrenalina nello zaino e già nel tardo pomeriggio sono all’esterno del locale in attesa di poter entrare.
Attesa che termina alle 19.15 ( un po in ritardo x qualche oscuro motivo ) ma c’è appena il tempo di entrare e bere qualcosa che i Monolord si presentano sullo stage.


La band svedese ( Thomas Jäger - Voce / chitarra, Mika Häkki - Basso e Esben Willems - Batteria ) attiva dal 2013 presenta brani dal suo terzo lavoro “Rust” del 2017.
Il loro è un sound cupo tanto pesante quanto aggressivo che in alcuni frangenti mi ricorda i primi Black Sabbath del buon Ozzy.
Sfruttano al meglio i 40 minuti scarsi concessi a loro e il pubblico apprezza.

A proposito del pubblico: Alcatraz non sold out ma poco ci manca, lo dimostra il fatto che il palco piccolo viene aperto sin da subito.
Alle 21 si spengono le luci e sull’intro di “Whole Lotta Love” dei Led Zeppelin si scatena l’inferno.


Ladies and Gentleman ecco i Black Label Society che aprono con “Genocide Junkies” primo brano di una scaletta inarrestabile.
Da questo momento infatti non ci si ferma più Zakk e compagni sono in formissina, parlano poco preferendo dare la parola agli strumenti trascinando il pubblico e per una buona oretta niente pause fino alla presentazione della band in stile “boxe” cioè rivelando scherzosamente il peso dei membri in puonds.

È tempo x la ballad “Bridge To Cross” e per la famosa “In This River” da sempre dedicata all’amico Dimebag Darrell, leggendario chitarrista dei Pantera.



Poi via dritti come un treno verso la fine dello show ma è su “Fire It Up”, un pezzo che personalmente adoro, che succede il finimondo Zakk Wylde scende dal palco durante l’assolo e aiutato dal pubblico va a suonare sulla balconata sopra il bar per poi tornare sul palco e chiudere lo show con “Concrete Jungles"[I] e “Stillbor”[/I].

Termina cosi uno show travolgente come un fiume in piena.



Setlist Black Label Society
Genocide Junkies
Funeral Bell
Suffering Overdue
Bleed for Me
Heart of Darkness
Suicide Messiah
Trampled Down Below
All That Once Shined
Room of Nightmares
Bridge to Cross
In This River
The Blessed Hellride
A Love Unreal
Fire it Up
Concrete Jungle
Stillbor


Report a cura di Giancarlo Frigerio

Immagine
Report a cura di Ghost Writer

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