L'unica data italiana del tour europeo dei Symphony X cade di sabato sera. Questo evento è piuttosto insolito per il nostro paese, e quindi non deve stupire l'incredibile afflusso di fan che si è verificato al Transilvania Live di Milano. Già pochi minuti dopo le 19 (ora di apertura dei cancelli), il locale milanese si popola in maniera vistosa.
In perfetto orario gli Headline salgono sul palco per scaldare il pubblico con la loro breve scaletta. Il gruppo transalpino è poco conosciuto qui in Italia, e questo tour gli darà sicuramente l'opportunità di conquistare qualche fan, anche perché la proposta musicale degli Headline non si discosta troppo da quella di Romeo e soci. Lo show si apre con “Getting Down to It”, e sin dalle prime note la band suona con grande intensità. Segue “In High Dudgeon”, primo estratto dell'ultimo disco degli Headline “Duality”. Tocca poi a “The Time of Lords”, uno dei classici del gruppo, e quindi a “Bereft of Sky”. In questo pezzo la singer Sylvie Grare è autrice di un'ottima prestazione, con una sofferta interpretazione di una canzone toccante che riprende la Sonata al Chiaro di Luna di Beethoven. Gli Headline propongono ancora un vecchio pezzo, “Sad Clown”, prima della conclusiva “Exorcise Me”, il pezzo di apertura dell'ultimo album. Gli Headline si sono resi protagonisti di uno show di apertura onesto e di buona qualità, e in particolar modo le canzoni dell'ultimo disco sono state le più convincenti della setlist. Da sottolineare anche la buona performance del chitarrista Didier Chesneau, resta solo da stabilire se “Duality” confermerà le buone impressioni che gli Headline hanno suscitato in sede live.
E così, a distanza di pochi mesi dal tour di supporto agli Stratovarius, i Symphony X hanno l'opportunità di dimostrare al pubblico milanese tutto il loro valore, con una scaletta che sfiorerà le due ore e non mancherà di alcune sorprese. Il concerto si apre col duo “Inferno (Unleash the Fire)” - “Wicked”, le prime canzoni di “The Odyssey”, e bastano pochi secondi per accorgersi della straordinaria abilità del gruppo di Michael Romeo: le canzoni acquistano ancora più potenza in sede live, e un Allen in forma strepitosa impressiona la platea con una versatilità vocale da far impallidire i migliori singer della scena metal. Applauditissimo il consueto assolo vocale al termine di “Wicked”, testimonianza dell'incredibile background tecnico di Russell. Il concerto prosegue con la stupenda “Evolution (The Grand Design)”: centinaia e centinaia di fan in delirio accompagnano Allen nel ritornello, mentre Romeo e Pinnella si rendono protagonisti dei consueti “duelli” chitarra – tastiera. E poi il turno dell'emozionante “Communion and the Oracle”, uno dei momenti più toccanti di ogni concerto dei Symphony X. Anche in questo pezzo Allen dimostra un carisma e un'abilità fuori dal comune, la sua voce calda danza sulle note del piano di Pinnella, mentre Michael Romeo è semplicemente inimitabile. Molto curati anche i cori della canzone, e anche in questo caso i Symphony X ricevono l'aiuto di numerosi fan estasiati. La prima sorpresa della serata arriva con la successiva “King of Terrors”, song potente e diretta, proposta per la prima volta dal vivo. Segue la classica “Out of the Ashes”, con un Romeo sempre più padrone della scena, ed è poi il turno delle due “Accolade”, proposte una dopo l'altra, come era già accaduto ad Aprile. Questa volta però le due parti della saga cavalleresca vengono suonate in maniera più energica e decisamente più veloce, ma il risultato è sempre lo stesso: emozione allo stato puro, il pubblico applauda soddisfatto. E' quindi il turno dei grandi classici, che mai mancano in uno show dei Symphony X: “Smoke and Mirrors”, “Sea of Lies” e “Of Sins and Shadows” sono scelte irrinunciabili, canzoni potenti che colpiscono in pieno lo spettatore e impressionano per l'incredibile tasso tecnico del gruppo. Terminata l'ultima canzone, i Symphony X lasciano il palco per il consueto encore. Di cosa si tratterà? In cuor mio speravo fortemente che fosse “The Odyssey”, e quando Michael Pinnella da' inizio alla parte orchestrale che introduce la canzone, si sente una grande ovazione da parte di una platea che non aspettava altro. La monumentale suite viene proposta in una versione leggermente accorciata negli assoli, ma il cuore del pezzo è presente ed è proprio questo il punto di forza di una canzone emozionante e profonda, suonata con grande fedeltà e passione. Allen si destreggia abilmente in ogni parte dell'odissea di Ulisse, e il “luminoso” finale suggella idealmente il ricongiungimento dell'eroe greco con la sua amata Itaca.
Concerto strepitoso e incredibilmente coinvolgente, e si può tranquillamente chiudere un occhio sui due difetti che ho riscontrato: le luci del palco non mi hanno convinto in pieno, e Jason Rullo non è stato in una delle sue migliori serate, fornendo comunque una prestazione più che soddisfacente. I Symphony X ci hanno regalato una serata memorabile e si sono anche dimostrati molto disponibili e amichevoli nei confronti dei fan che si sono fermati fino a tarda ora per avere un autografo o scattare una foto con loro!
Da Milano è tutto... a voi studio!
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