“The End of the Road” … è vero la storia è piena zeppa di annunci di tour d’addio o presunti tali con relativi ripensamenti e ritorni sulle scene, gli stessi
KISS avevano già manifestato in passato l’intenzione di abbandonare le scene salvo poi ripensarci e continuare a calcare i palchi di mezzo mondo.
Questa volta però è diverso, vuoi per l’età che inevitabilmente passa per tutti, vuoi perché come dichiarato da
Paul Stanley“Ci siamo resi conto che tutto ha un termine, che tutto finisce in un modo o nell’altro … fosse per me andrei avanti fino a novant’anni, ma con addosso jeans e maglietta, non con i 40 chili di attrezzatura che ciascuno di noi si porta in scena»
Sia chiaro potrebbe non essere la fine del “marchio”
KISS, la band potrebbe continuare ad esistere con nuovi elementi, del resto ne aveva già parlato Gene Simmons che come sappiamo in queste cose è lungimirante ma questo sarebbe un altro discorso, forse anche triste per certi versi.
Nel 2018 i
KISS annunciano l'
End of the Road Tour, come da titolo il tour di addio, dalla durata di 2 anni, il più grande tour dei loro
quarantasei anni di storia, anzi
“la definitiva celebrazione per i nostri fan e l’ultima opportunità di vederci per quelli che non ci conoscono”
, come spiegano i
KISS parlando dell’
End of the Road World Tour, che nella “Crazy Night” del 2 luglio è sbarcato sul palco dell’
Ippodromo Snai di Milano.
La band di New York è in giro per il mondo già dal 31 gennaio scorso partendo dalla Rodgers Arena di Vancouver e in questi mesi sta toccando tutta Europa, con un ruolino di marcia infernale che prevede
112 repliche solo in questo 2019 i in cui il pubblico in visibilio celebra i propri beniamini.
La Location è quella del
Milano Summer Festival @ Ippodromo SNAI - San Siro, ormai divenuta la sede estiva del capoluogo meneghino, per gli eventi musicali in città.
Facilmente raggiungibile coi mezzi pubblici, è dotata di un palco molto alto che permette a tutti i presenti di poter vedere al meglio lo show.
L’acustica ottimale e il maxischermo situato all’interno del palco completano il quadro.
Tuttavia come per gli show degli
Iron Maiden e dei
Metallica, anche in questo caso è doveroso spendere due parole.
Personalmente ritengo che un evento che riesce a portare più di 20mila persone in una location meriti location più “adeguate” se proporzionate al prezzo del biglietto.
Mi spiego meglio, se una persona spende 92 euro per un “posto unico” e poi si ritrova a malapena poter seguire il concerto da uno schermo, c’è qualcosa che non va, per non parlare di chi spende più di 120 euro per un posto un un ambito ticket pit visto come un “posto privilegiato” che però alla fine dei conti è talmente pieno che il risultato finale è lo stesso di chi ha speso poco meno.
La soluzione? utilizzare gli stadi, ma in Italia pare che questi siano concessi solo di determinati “““artisti”””
Ma torniamo alla
pazza notte dei
KISS, prima di loro a dare colore allo spettacolo alle 19:45 è salito sul palco
David Garibaldi, pittore californiano che sta accompagnando la band durante tutto il tour.
Si tratta di un artista capace di realizzare graffiti ritraenti i più grandi musicisti del rock’n’roll scelto dai
KISS perché lasciasse una traccia iconografica su tela dell’
End Of The Road World Tour.
"Alright Milano! You wanted the best? You got the best! The Hottest Band in the World…KISS!”, da questo momento in poi, per le successive due ore, la città si trasformerà in
Milano Rock City
Dispiace per tutti quelli che:
“ma ormai sono bolliti”, “Stanley non ha più la voce”, “Simmons non è più credibile” e via andare, dispiace perché nonostante tutto i
KISS con l’esperienza e i limiti di 45 anni di storia meritano solo rispetto!
Non aspettatevi un report in cui andremo ad analizzare la prestazione vocale in quella canzone o in quel refrain, come dico sempre, se volete la perfezione, comprate il CD e lasciate perdere i Live, i concerti vivono anche di queste sfumature, le valutazioni positive o negative lasciamole da parte, un concerto dei
KISS va prima visito con gli occhi poi ascoltato con le orecchie.
Subito dopo l’intro
“Rock and Roll” dei
Led Zeppelin, viene tolto il mega drappo col logo del bacio, ora lo spettacolo può iniziare, si parte spediti con il trittico iniziale che vede nell’ordine
“Detroit Rock City”,
“Shout It Out Loud” e
“Deuce” il tutto fra una moltitudine di luci, laser, fuochi d’artificio e fiamme, il pubblico è praticamente in delirio e siamo solo alle prime battute.
In scaletta troviamo anche
“Say Yeah” e
“Heaven's on Fire”, passando per
“I Love It Loud” che viene cantata da tutto il pubblico presente.
Arriva anche il momento in cui
Gene, “sputa fuoco” parliamo di
“War Machine”, cui segue l’iconica
“Lick It Up”.
Fra “Drum solo” durante la quale la batteria di
Eric Singer si eleva come da copione, il “Guitar Solo” di
Tommy Thayer e soprattutto l’atteso “Bass Solo” in cui
Gene Simmons è ancora protagonista col celeberrimo “spits blood” trova spazio anche
“Cold Gin” e l’atteso volo sulla piattaforma rialzata da dove prende il via
"God Of Thunder”.
Altro momento topico è rappresentato dalla splendida
“Psycho Circus” cui segue
“Let Me Go, Rock 'N' Roll”.
D’ora in poi sarà un crescendo di emozioni dovuto alle canzoni che ancora ci attendono, al solito
Stanley si conferma un grandissimo frontman durante
“Love Gun” prende il “volo” e subito dopo arriva uno dei beni più iconici e rappresentativi dei
KISS, l’immancabile “dance”
“I Was Made for Lovin' You” cantata da tutti i presenti all’interno dell’area concerti, gente di mezza età e bambini che l’aspettavano con evidente trepidazione, passando per chi come me ha conosciuto i
KISS anche grazie a questo pezzo che mio padre metteva sempre nell’autoradio, “costringendomi” ad ascoltarla.
Paul fa ritorno sul palco ed è la volta di
“Black Diamond”, al termine della quale la band saluta il pubblico, ma ovviamente tutti sappiamo che lo spettacolo non è ancora finito e infatti passano pochi minuti che il
Figlio delle Stelle, il
Demone e
l'Uomo dello Spazio tornino sul palco del
Milano Summer Festival, con l’intensa ballad
“Beth” che vede
Eric Singer esibirsi al piano.
Devo ancora riprendermi dall’emozione che partono le note di una delle mie canzoni preferite degli statunitensi vale a dire
“Crazy Crazy Nights”: fantastico cantarla tutti insieme saltando come dei “pazzi” in questa “notte davvero pazzesca”
L’intramontabile
“Rock and Roll All Nite” è probabilmente uno dei brani più famosi dei
KISS, che va a chiudere il concerto.
E' una vera “festa” coriandoli, luci, fuochi pirotecnici e fiamme, lo show adesso è davvero finito, mentre dagli altoparlanti partono le note di
“God Gave Rock 'n' Roll to You II” è inevitabile un attimo di magone per la fine di uno show unico nel suo genere sapendo che, come avevano pubblicato i nostri
eroi mascherati sul sito kissonline
“Ce ne andiamo nello stesso modo con cui siamo arrivati: impazienti e inarrestabili”
Grazie di tutto
KISSP.S ho volutamente evitato di parlare del fatto che la band non ha menzionato gli ex
KISS durante la serata, trattandosi di un tour d’addio credo che un ricordo per
Peter Criss,
Ace Frehley,
Bruce Kulick,
Vinnie Vincent e gli indimenticabili
Mark St. John e
Eric Carr sarebbe stato doveroso, probabilmente queste è l’unica macchia di una notte magica.
Setlist:Rock and Roll (Led Zeppelin song)
Detroit Rock City
Shout It Out Loud
Deuce
Say Yeah
I Love It Loud
Heaven's on Fire
War Machine (Gene breathes fire)
Lick It Up
Calling Dr. Love
100,000 Years (with drum solo)
Cold Gin (with Tommy Thayer guitar solo)
God of Thunder (with bass solo)
Psycho Circus
Let Me Go, Rock 'N' Roll
Love Gun (Paul on stage in crowd)
I Was Made for Lovin' You (Paul on stage in crowd)
Black Diamond
Encore:Beth (Eric Singer on piano)
Crazy Crazy Nights
Rock and Roll All Nite
God Gave Rock 'n' Roll to You II
KISS - End of the Road World Tour
Martedì 2 Luglio 2019
Milano Summer Festival @ Ippodromo SNAI - San Siro.
Apertura porte h. 18:00
David Garibaldi live painter h. 19:45
KISS h. 20:45
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