Io ho un legame speciale con la città di Genova, un legame viscerale d’amore per quello che nella mia infanzia la città della Lanterna e orgogliosa repubblica marinara mi ha donato.
Ora ci sono tornato da grande ed é stato un tuffo al cuore rivederla dopo tantissimi anni, e poter dire la mia verso una manifestazione di amore, passione e impegno come il
Porto Live Metal Fest.
Questa manifestazione può contare su una cornice spettacolare come il porto della città, un’area suggestiva e particolare.
Entro a ritirare il mio accredito e mi godo l’esibizione dei giovani
No Regrets e
Chaos Factory.
Due formazioni molto giovani e combattive che con il loro metal potente, energico e graziati da suoni all’altezza, che proseguiranno per tutta la manifestazione, servono a far carburare l’evento nonostante la calura.
I
Damnation Gallery, mi hanno conquistato veramente; sono rimasto veramente stupito dalla performance della band.
I nostri giocano in casa e forti di un disco come
Black Stains uscito l’anno scorso offrono una performance davvero convinta, sicura e giocata molto sulla teatralità.
Un metal a tinte fosche, diaboliche e horror, con i vari musicisti truccati e mascherati a dovere che meriterebbero un clima più fosco e temporalesco per rendere ancora più suggestiva la proposta.
La parte del leone la fa la singer
Scarlet che offre una prestazione vocale potente, teatrale, passando da ruggiti a parti recitate o pulite con naturalezza e si nota l’affiatamento di tutta la band; veramente bravi.
Intanto, durante il cambio palco, avviene un piccolo “evento” ulteriore che attira gli astanti, me incluso, ovvero l’arrivo degli headliner della serata a fare il “meet and greet”; grande gentilezza e disponibilità verso tutti da parte dei
Death SS.
Ora ci aspettano le sonorità plumbee, drammatiche e senza speranza dei meneghini
Black Oath.
La band doom metal nonostante il caldo torrido della serata offre una prestazione potente, convinta e si nota l’esperienza della band che offrono uno spettacolo sonoro gradito agli astanti intervenuti per vedere il concerto.
I nostri sono autori di un doom metal intinto nella tradizione sabbathiana con un singer dotato di un’ugola espressiva e acuta; una band che merita attenzione e seguito.
Purtroppo per un contrattempo mi perdo l’esibizione degli
Antropofagus, ma sentendo i giudizi e i commenti la band genovese ha come al solito annichilito tutti al suono del più distruttivo brutal death metal; d’altronde sono una leggenda nostrana da esibire con orgoglio.
Sta spuntando la sera ed é l’ora del gruppo che tutti aspettavano, una band che é un’icona nostrana e ammirata anche da calibri metal internazionali ovvero i
Death SS.
La band entra in scena dopo l’intro “
Ave satani”, tema famoso del film “
Il Presagio”; i nostri sono protagonisti di una performance eccelsa tra vecchi e nuovi classici come “
Terror”, “
Horrible eyes”, “
Where have you gone?”, “
The crimson shrine” e altri ancora.
La band guidata dal frontman
Steve Sylvester offre uno spettacolo nello spettacolo grazie a un meccanismo oliato, sicuro che può contare su effetti, teatralità, sano gusto dell’horror con spruzzate sensuali offerte da deliziose performer e la band é una macchina da guerra potente.
I brani del nuovo album
Rock And Roll Armageddon dal vivo rendono alla grande e sono cantati da tutti compresa la titletrack e il nuovo singolo “
Hellish knights”; io poi ho una predilezione particolare per il brano “
Vampire” che reputo un classico immortale dei nostri che dal vivo acquista ancora più fascino.
Il tutto si chiude con tre brani in successione con chiusura affidata all’iconica “
Heavy demons” cantata a squarciagola da tutti; questa é l’ennesima prova di quanto il metal nostrano sia importante, e l’affetto e la stima che questi musicisti grandiosi guidati da un leader carismatico e unico come
Steve Sylvester si sono guadagnati con passione, amore, integrità e impegno sono meritati.
Lo spettacolo purtroppo volge al termine ma un ringraziamento va soprattutto a chi ha permesso la riuscita della serata come la
Black Widow Records, la
Nadir Promotion e tutti quelli che con passione, impegno, amore e sacrificio hanno creato questo grande evento.
Ora permettetemi una breve nota polemica; purtroppo e mi spiace, si registra che il metallaro da tastiera sia solito lamentarsi e basta che non si organizza nulla o poco da noi, salvo non partecipare quando invece questi eventi vengono realizzati; il pubblico del concerto era purtroppo inferiore del previsto e avrebbe dovuto essere di più dato che il prezzo era proprio alla portata di tutti e soprattutto per rendere merito alle formazioni partecipanti; invece di lamentarsi per nulla, bisogna partecipare se possibile per far si che queste manifestazioni vivano; vi siete persi una grossa occasione per godervi un grande spettacolo.
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