La settimana è di quelle impegnative a livello di eventi: il concerto dei
Tenacious D a Milano il 19 febbraio, sabato sera con festa in maschera (quasi) segreta per il mio quarantesimo genetliaco -sigh, quanta vecchiaia…-, e nel mezzo lo
show dei
Nanowar of Steel in quel di Nonantola.
Appena in tempo, visto che nelle prossime settimane, a quanto pare, il ben noto virus obbligherà tutti ad una quotidianità più casalinga e solitaria…
Stasera, però, dalle parti del
Vox si respira un clima felice e spensierato: i
fans della compagine capitolina sono numerosi, ridanciani e orribilmente giovani -scusate, devo ancora metabolizzare appieno il fatto di essere entrato negli
anta-; forse è proprio a causa della lunga fila che serpeggia fuori dal locale se l’esibizione parte con discreto ritardo.
Nulla di drammatico in ogni caso: l’attacco dell’
intro “
Declination” e l’ingresso sul palco della
band fomenta subito l’entusiasmo. Analogo effetto può vantare la vera
opener “
Barbie, MILF Princess of the Twilight”, che mette in mostra una band in palla ed una serie di
outfit quantomeno discutibili, come da tradizione.
Il volume, complice un posizionamento in prima fila ed a pochi centimetri dall’amplificatore, si dimostra a dir poco esuberante, tanto da farmi rimembrare alcuni vecchi concerti degli
Slayer da sangue alle orecchie.
Dopo la parodia dei
Rhapsody interviene “
The Call of Cthulhu” (forse il mio brano favorito di “
Stairway to Valhalla”) ad appesantire le sonorità, con ritmiche ai limiti del
thrash ed il
singer Potowotominimak munito di telefonino e di maschera della celebre semi-divinità piovresca.
È ancora l’ultimo
full a spadroneggiare con la divertente “
L'opelatole ecologico”, mentre la successiva “
Il Cacciatore della Notte” viene introdotta da una breve rivisitazione di “
V per Viennetta”, per l’occasione rimodellata sulla querelle sanremese
Morgan –
Bugo. Tanto geniale quanto attuale.
L’inebriante
anthem anti-vegano “
Bestie di Seitan” alza il livello di coinvolgimento, che si mantiene ragguardevole in occasione del singolo - tormentone “
Norwegian Reggaeton”.
Con la successiva “
...And Then I Noticed That She Was a Gargoyle” si verifica, almeno per i miei padiglioni auricolari afflitti dalla vetustà, un fenomeno tanto spiacevole quanto inusuale: la qualità audio, anziché migliorare nel corso dello
show, decresce, tanto da rendere le spettacolari lyrics intonate da
Baffo pressoché inintelligibili.
Per fortuna, la chitarra di
Mohammed Abdul ed il basso di
Gatto Panceri 666 si mantengono granitici durante l'esecuzione delle epiche “
Ironmonger (The Copier of the Seven Keys)” e “
Valhalleluja”, doppietta ad altissimo tasso di bricolage.
Sin troppo fragorosa, invece, la resa di “
Uranus” ed “
Hail to Liechtenstein”, in cui l’impasto sonoro sbrocca definitivamente: un autentico macello, almeno dalle mie parti.
Un breve commiato per rifiatare e si riparte: il compito spetta alla frenetica “
400 Calci”, in occasione della quale ci accorgiamo di un
Uinona Raider un po’ affaticato dietro le pelli -ed in effetti si scoprirà che il poveretto suona da una settimana con la febbre-.
Si chiude come meglio non si potrebbe, con due inni senza tempo: “
Giorgio Mastrota (The Keeper of Inox Steel)” e “
Feudalesimo e libertà”, intonati con trasporto da tutti gli astanti.
Gloria a pacchi.
Usciamo dal
Vox soddisfatti: al netto di qualche magagna tutto sommato sorvolabile, i
Nanowar of Steel si confermano, anche in sede
live, capofila del
metal demenziale, italiano e non.
Lieti di esserci divertiti con voi prima dell’avvento del
COVID-19…
“
Tempriamo l’acciaio, affiliamo le spade
Scacciam l’inemico da queste contrade
Calziam li gambali, selliam lo destriero
Vittoria est vicina davvero!”
Report di Marco Caforio
Foto di Giulia BianchiNANOWAR OF STEEL setlist:
1-
Declination2-
Barbie, MILF Princess of the Twilight3-
The Call of Cthulhu4-
L'opelatole ecologico5-
Il cacciatore della notte6-
Bestie di seitan7-
Norwegian Reggaeton8-
...And Then I Noticed That She Was a Gargoyle9-
Ironmonger (The Copier of the Seven Keys)10-
Valhalleluja11-
Uranus12-
Hail to Liechtenstein13-
Power of the Power of the Power of the Power (Of the Great Sword)Encore:
14-
400 Calci15-
Giorgio Mastrota (The Keeper of Inox Steel)16-
Feudalesimo e libertà
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