Da quando ho scoperto l’esistenza e l’operato della Etrurian Legion Promotion la seguo assiduamente, e cerco di non mancare agli eventi che organizza in zona: stavolta è toccata la serata più particolare del tour italiano dei Goblin, o di quel che ne resta.
La locandina recita: Profondo Rosso, proiezione e sonorizzazione del film, eseguita da: Claudio Simonetti’s Goblin. Questa era l’unica data di questo tour con queste caratteristiche, la cosa più simile è stata fatta qualche giorno fa nella ridente cittadina tedesca di Leipzig (Lipsia), con la differenza che non era Profondo Rosso ad essere proiettato e sonorizzato, ma il cugino Suspiria, di qualche anno dopo.
Non avevo mai assistito ad un evento simile, in pratica la proiezione di un film con la colonna sonora suonata dal vivo: principalmente perchè spesso è molto difficile, la maggior parte delle volte le colonne sonore sono suonate da orchestre, ma questa volta sul palco del teatro “Idelfonso Neri” di Ponte a Moriano (Lucca) sono solamente in 4.
Mi sembra superfluo dire che questa non è né la sede né ho la competenza necessaria per parlare di un film considerato un capolavoro senza pari del cinema horror italiano, per di più a distanza di 45 dalla sua uscita.

La colonna sonora è perfettamente sincronizzata con la pellicola, procede senza intoppi e con un’ottima esecuzione e un audio ottimale (non dimentichiamoci che ci troviamo in un teatro, l’acustica è per forza di cose ottima). Se proprio debbo trovare il pelo nell'uovo potrei parlare del leggero (e comprensibilissimo) squilibrio dei due volumi (quello del film e quello del live), ma si nota ogni tanto e non da affatto noia. Pensandoci bene questo tipo di esecuzione è anche più difficile di un concerto “normale”, nel quale puoi decidere tu le pause e il resto. Invece il film è quello, le parti che devi suonare vanno da qui a lì, non puoi sgarrare.

Finito il film Simonetti parlotta un attimo, ironizzando su l’età del film e sulla sua, ringrazia tutti e fa notare che nel pubblico è presente Jacopo Mariani, l’attore che da bambino ha interpretato Carlo nella iconica scena finale (e Albert in Suspiria). Poco dopo chiede al pubblico se vuole altra musica, e con un’ovazione generale ottiene facilmente una risposta.
In questo che potremmo definire tranquillamente encore di un’ora abbondante, Simonetti e gli altri alternano pezzi nuovi, da l’ultimo album “The Devil Is Back” (che ho prontamente acquistato prima dell’inizio dell’esibizione), con alcuni dei classici tratti dalle più celebri colonne sonore da lui composte (Profondo Rosso escluso chiaramente). Nello specifico troviamo pezzi delle più famose “Suspiria”, “Phenomena” e (ben tre!) di “Zombi”, fino a quelle considerate minori, o comunque che sono meno celebri come ”Demoni”, “Opera” e “Il Cartaio”, se la memoria non m’inganna.

In sostanza è stato un ottimo concerto, una bellissima serata in compagnia di grande musica e grande cinema, un’esperienza che avrei augurato a tutti, se solo non fosse stata anche l’ultima data di questo tour.