Un gruppo come i Behemoth, nel bene o nel male, riesce sempre a far parlare di sé.
In un periodo drammatico -soprattutto per gli artisti- come quello che stiamo vivendo, ognuno si è arrangiato come ha potuto. Molte band, da tutto il mondo, hanno avuto la bella idea di fare dei concerti in streaming, a causa dell’interruzione dell’attività dal vivo. C’è chi lo fa modestamente e con sobrietà, e chi invece fa le cose in grande stile.

La band di Nergal non ha affittato una grande sala prove o un modesto pub per imbastire il proprio show in live streaming, ma bensì una chiesa privata e diroccata (ma non sconsacrata) nella ridente cittadina di Pisarzowice, in terra natia. Sotto il patrocinio della Nuclear Blast E della Metal Blade, i Behemoth non hanno allestito solo un concerto in live streaming, ma quasi uno spettacolo teatrale. O meglio un film, con tanto di attori, registi, produttori, sceneggiatori e droni!

Però qualcosa “del concerto classico” conservano: una band di supporto! Ovvero una mezzoretta di Imperial Triumphant, un gruppo interessante, che si sta facendo notare sul panorama internazionale e con una certa affinità d’immagine con i Behemoth. Su queste cose Nergal non sbaglia. Però loro non hanno registrato il loro “concerto” in una chiesa diroccata, ma se non sbaglio in una sala prove.

Io mi rendo conto che un’opera così è realmente dispendiosa e faticosa, ma non so quanto sia giusto far pagare la bellezza di 18€ per un concerto in streaming, disponibile per sole 72h sul proprio sito, con un’altissima possibilità che “In Absentia Dei” nel giro di pochissimi mesi diventi un DVD/Blueray. Però se ci penso bene sono realmente combattuto: una parte di me grida a gran voce “18€ son troppo pochi per un’impresa del genere! Dovrebbe costar di più, visto anche che per chissà quanto non ci saranno concerti con un pubblico normale”, e un’altra parte, più consistente, ma con una vocina più esile, mi sussurra: “ma è un maledetto concerto che ti guardi dal pc o dal divano, doveva costare 3 volte di meno!”. Lascio a voi le conclusioni su questo argomento così complesso, controverso e divisivo.



La qualità audio/visiva è veramente stellare, sotto ogni punto di vista. Molte scelte registiche sono realmente azzeccate e interessanti, con un intelligente uso dell’ambiente circostante, anche per il piazzamento delle macchine da presa (sono passati 40 minuti buoni prima che mi accorgessi della disposizione di alcune di queste!).
Quasi ogni canzone ha una intro visiva, con una scenetta o una coreografia particolare. Fuoco e fiamme abbondano, come la “triplice croce rovesciata” -che ormai è diventata il loro simbolo- e come il fumo. Tantissimo fumo.

Ah si c’è anche la musica, dimenticavo.

Mi sembra superfluo dire che l’esecuzione dei brani è ineccepibile e inattaccabile. Devo dire bene anche della scaletta: pesca a piene mani da quasi tutto il repertorio del gruppo ed è stata scelta con equilibrio e funziona davvero bene per circa 1h e 45 minuti di spettacolo, suddiviso in 4 atti (ecco che torna il teatro). Forse la performance che mi ha colpito di più è quella che conclude il secondo atto, ovvero quella di “Lucifer”, con questa performer che viene appesa in un macchinario, che sembra una tortura medievale, per dei ganci (chiaramente finti) infilati nelle spalle e nelle braccia di questa poveretta, che resta “appesa” per tutta la durata del brano.



In conclusione, se c’è un live show in streaming che consiglio di recuperare è “In Absentia Dei”.

Act I

Evoe
Wolves ov Siberia
Prometherion
From the Pagan Vastlands

Act II

Blow Your Trumpets Gabriel
Antichristian Phenomenon
Conquer All
Lucifer

Act III

Ora Pro Nobis Lucifer
Satan’s Sword (I Have Become)
Ov Fire and the Void
Chwała mordercom Wojciecha (997-1997 dziesięć wieków hańby)
As Above So Below
Slaves Shall Serve
Chant for Eschaton 2000

Act IV

Sculpting the Throne ov Seth
Bartzabel
Decade of Therion
O Father O Satan O Sun!