725
Questi sono i giorni passati dal mio ultimo concerto indoor in Italia.
Attesa finita con la calata in Italia dei
Marduk, a recupero del tour del trentennale pianificato lo scorso anno e rimandato causa pandemia.
La location per questo evento è lo
Slaughter Club di Paderno Dugnano (MI), locale ormai punto di riferimento dell'hinterland milanese per concerti metal e uno dei pochi che ancora resiste, assieme al
Legend a Milano.
A farmi compagnia Tiziana, un'amica compaesana amante di sonorità estreme come me.
A livello logistico entrare è stato un incubo per parecchi presenti. Io e lei avevamo già biglietto (io già quello dello scorso anno) e tessera del club, ma la maggior parte dei presenti doveva fare entrambi o solo biglietto o solo tessera, con conseguente coda all'ingresso.
Ad aprire le danze in un club ancora quasi deserto i nostrani
Fiume Nero, che hanno suonato una mezz'oretta.
Il black metal non è il mio genere preferito ed è sicuramente particolare il cantato in italiano. Hanno fatto quello che hanno potuto per coinvolgere i pochi presenti e onore alla loro professionalità.
A seguire le
Doodswens, duo olandese femminile che non conoscevo. Il locale con loro ha iniziato a riempirsi e i volumi sonori hanno iniziato a salire vertiginosamente. Il duo in realtà era un trio e 2/3 erano uomini (solo la batterista presente). Boh, ho chiesto anche a uno dello staff del Club ma non ha saputo darmi risposta. Cmq proposta sonora abbastanza interessante, con un muro sonoro che iniziava a dilaniarci i timpani.
Dopo una generosa dose di birra e Jack&Coca ci apprestiamo a seguire i
Valkyrja, spostandoci un po' più vicino al palco...mal ce ne incolse perché i volumi iniziano ad essere impegnativi, tanto che ho avuto le orecchie ronzanti per i due giorni successivi.
Pur avendo un nome che potrebbe ricordare pagan o viking metal, il gruppo svedese affonda le sue radici in un puro black metal che tratta argomenti come misantropia e violenza.
Una quarantina di minuti di rara intensità, pause ridotte al minimo e pochi intermezzi per annunciare qualche pezzo da parte del chitarrista/cantante
Wizen. L'ultimo album risale al 2018 quindi i pezzi proposti iniziano ad avere qualche annetto, anche se la band è cmq relativamente giovane, essendosi formata nel 2004. Promossi
Cambio palco abbastanza veloce e inizia la carneficina sonora dei
Marduk. Il locale si riempie totalmente (ad occhio saremo stati in 300) e nelle prime file, dove il volume a mio giudizio era quasi insopportabile, si scatena un pogo selvaggio.
Mortuus è forse uno dei migliori cantanti black ora in circolazione e il resto della band è perfettamente a regime con
Morgan sugli scudi. Uno schiacciasassi ininterrotto per un'ora di blasfemia black. La band snocciola tutti i suoi classici e chiude con
Christraping Black Metal e
Panzer Division Marduk.
Al termine ce ne andiamo soddisfatti e con i timpani devastati.
Un plauso a tutti i presenti (pubblico e staff), perché i concerti si sono svolti in modo ordinato e anche le difficoltà logistiche sono state affrontate disciplinatamente.
E grazie ai Marduk e ai gruppi di supporto di essere passati da noi: con la pandemia chi fa tour in questo momento in Europa sono solo gruppi black/death e spesso non passano nemmeno per l'Italia.
Prossimo evento di rilievo il
Black Winter Fest il 4 dicembre al Legend.
See you there.
Non è ancora stato scritto nessun commento per questo concerto! Vuoi essere il primo?