Uno dei migliori festival cui abbia mai assistito in oltre 30 anni di concerti.
Sia per caratura delle band intervenute, sia per cornice di pubblico e organizzazione.
Dopo un'estate funestata da episodi poco lusinghieri per la scena metal italiana con cancellazione di festival (o presunti tali), una 2 giorni da ricordare e incorniciare.
Sabato 17 settembre - day 1
Torno al Live di Trezzo dopo quasi 3 anni, causa pandemia e lockdown assortiti e respiro atmosfera familiare, dato che qua ho assistito a molti concerti/festival
Già all'ingresso si nota una buona presenza di pubblico. Scelta azzeccata e "furba" quella di fare i Meet&Greet con le band headliner alle 13.30, prima dell'inizio dei concerti. Merito degli organizzatori, che d'altro canto hanno reso questa due giorni impeccabile sia per le formazioni coinvolte, sia per la qualità dei servizi offerti a prezzi ragionevoli (cibo e bevande).
Aprono le danze i connazionali
NATIONAL SUICIDE, esponenti di un sano e muscolare thrash metal old school. Fra i pezzi eseguiti da segnalare "
Nobody's coming".
Dopo di loro salgono sul palco (cambi fra una band e l'altra molto veloci, questo va rimarcato) gli
HYADES, thrash metal band lombarda che, a differenza di quanto pubblicizzato, non faceva un reunion show, dato che non si era mai ufficialmente sciolta.
Autori di una buona prova con il bassista
Rob Orlando che fisicamente mi ha ricordato un misto fra il mio professore di filosofia del liceo e Mark "The Animal" Mendoza dei TS. Fra i brani mi sono particolarmente piaciuti "
Megamosh" tratto da "
And the Worst Is Yet to Come" del 2007 e"
Ignorance is no excuse".
In attesa degli
IN.SI.DIA, meet&greet con Andy e A.C. dei
Bulldozer. Non sarò mai loro grato abbastanza per aver reso la mia adolescenza meno scontata di quello che avrebbe potuto essere. La band bresciana intanto è salita sul palco e ha fatto un'ottima performance, molta sostanza e pochi fronzoli, anche se la voce usciva un po' impastata. Nuovo album in uscita il 30 settembre. "
Dentro il cerchio" veramente ottima. Complimenti!
A seguire i milanesi
EXTREMA. Nati proprio a Trezzo sull'Adda nel lontano 1985, la band di
Tommy Massara &Co ha fornito una prova incandescente. Avendo avuto la possibilità di vederli con 3 cantanti diversi (
GL Perotti,
Ermes Pegorari e l'attuale
Tiziano Spigno), devo dire che la formazione attuale è veramente ben affiatata.
Tommy, che ha tenuto alto il nome della band anche in periodi non certo facili per il genere, non si è risparmiato, macinando riff a manetta, ben coadiuvato da Gabri, Francesco e Tiziano "Titan". Dedica anche "
Tell Me" a GL e fra le altre ricordo con piacere anche "
Like Brothers", entrambe dallo storico "
The Positive Pressure (Of Injustice)" del 1995.
Dopo il filotto di band italiane e in attesa dei Bulldozer (posso dire che sono venuto essenzialmente per loro?), salgono sul palco gli
ONSLAUGHT...
L'Inghilterra non è certo mai stata rinomata per una terra fiorente di gruppi thrash e infatti la scena da quelle parti non poteva essere certo paragonata a quella tedesca o della Bay Area o di NYC, ma questi personaggi hanno raso al suolo il live di Trezzo con la loro esibizione. Guidati dal nuovo cantante/chitarrista
Dave Garnett e seppure penalizzato da un volume vocale insufficiente, hanno fatto una carneficina con pogo assassino e continuo. "
Metal Forces", "
A perfect day to die" e "
Destroyer of World" le migliori cartucce sparate da questa macchina da guerra. Veramente complimenti. I più coinvolgenti della giornata, a mio giudizio.
Dopo di loro, uno dei gruppi della mia adolescenza, i mitici
BULLDOZER. Il concerto si concentra sull'esecuzione di pezzi dei primi due album,
The Day of Wrath e
The Final Separation, con
AC Wild che torna al basso. Pezzi tiratissimi, con
Panigada e
Ghiulz Borroni scatenati.
Lacrime su "
Fallen Angel" e "
Whiskey Time" (con bevuta di Jack Daniel's prima dell'esecuzione), ottime anche "
The Cave", "
Never Relax" e "
Ride hard, die fast".
Concerto seguito a bordo transenna con tanta ammirazione per questi "ragazzi" che avrebbero meritato molto di più nella loro carriera.
Dopo di loro è il turno dei
CORONER.
Il combo elvetico è sicuramente quello tecnicamente più preparato e
Vetterli è impressionante. Personalmente è quello che mi ha coinvolto di meno, da un punto di vista prettamente emotivo, ma pezzi come "
Son of Lilith" e "
Semtex Revolution" hanno impressionato positivamente e moltissimi presenti erano lì per loro.
A chiudere la prima giornata i
SODOM, guidati da quel personaggio iconico di
Tom Angelripper. Meno famosi dei
Kreator e più simpatici dei
Destruction, i Sodom rappresentano da decenni una delle punte di diamante del thrash teutonico (ai tre citati si possono avvicinare solo i
Tankard).
Concerto ottimo e tanto coinvolgimento del pubblico, carisma e violenza esecutiva ben equilibrati. "
Agent Orange", "
Sodom & Gomorrah" "
Equinox" e "
Outbreak of evil" fra le migliori.
Dopo quasi un'ora e mezza di Sodom e complessive dieci ore e mezza di festival, si chiude la prima giornata.
Torno a casa stanco ma consapevole di aver vissuto una giornata eccezionale, pregustando la seconda...
Si ringraziano Cerberus Booking, Fulvio Trinca e tutto lo staff di Metalitalia!Clicca
QUI per il report della seconda giornata.