Serata black metal "ignorante" e blasfema allo
Slaughter Club di Paderno Dugnano.
Io e la fidata Tiziana ci rechiamo al locale poco prima che inizi una pioggia fastidiosa con umidità indecente.
Entriamo e c'è già un discreto numero di presenti. Alla fine si conteranno circa 150 aficionados.
Sul palco stanno già "suonando" i
Vomitvulva, progetto black i cui membri sono già conosciuti (nonostante siano incappucciati sul palco) per essere appartenenti ad altre realtà underground dell'hinterland milanese, quali
Morbus Grave e
Macabro Genocidio. Un concentrato di cacofonia blasfema accompagnata dalle urla del cantante Ermanno, mio amico da anni.
Dopo di loro salgono sulle assi i toscani
Necromorbid, autori di un black/death metal con forte impronta satanica e anticristiana.
Una mezz'ora di pura violenza in cui vengono proposti i loro classici dei 2 full-length fin qui pubblicati. Chiude una performance convincente il classico "
Antichrist Command Supremacy".
Dopo di loro è il turno degli austriaci
Theotoxin, gruppo formatosi circa sei anni fa, autori pure loro di un roccioso black metal dalle tematiche oscure e antireligiose.
Tecnicamente si sale di livello e il frontman Ragnar, con la sua mole e il suo sguardo assassino, conduce i suoi sodali lungo una quarantina di minuti di concerto molto ben fatto. A mio giudizio i migliori della serata.
Dopo di loro tocca ai norvegesi (di Trondheim)
Whoredom Rife le cui tematiche negli album si rifanno alla mitologia nordica e al paganesimo...che dire...tecnicamente nulla da eccepire, un bel pugno nello stomaco, ma ascoltare un gruppo metal, per giunta black, senza cantante alla fine risulta abbastanza pesante.
Il cantante infatti era ammalato, aveva saltato anche il concerto precedente a Lucerna, ma almeno da uno dei quattro sul palco che spiccicasse due parole non sembrava di richiedere la luna.
Rapido pit stop alcolico e ci accingiamo ad ascoltare gli headliner della serata, i finlandesi
Archgoat.
Il terzetto, ormai sulle scene da oltre 30 anni e autore di 5 album e un live, più svariati Ep e split, sale sul palco e deve affrontare qualche problema tecnico e di volumi...poi si parte ed è un massacro, con tanto di pogo assassino fra il pubblico.
Proposti tutti i loro classici tratti dai capolavori "
Whore of Bethlehem" e "
The Luciferian Crow" e anche dagli altri full length.
Un'ora abbondante di black metal rozzo e ignorante, condito da basi pre-registrate di maiali sgozzati e fanciulle lascive.
Nel complesso una buona serata con una discreta presenza di pubblico.
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