Serata all'insegna del thrash/death di classe nella capitale: la
A.L Produzioni ci offre un pacchetto niente male davvero, con i
Darkane di
Peter Wildoer a presentarci dal vivo il loro ultimo disco "
Demonic Art", appena uscito per la
Massacre (e venduto sul posto a soli 12 euro, ottima occasione per accaparrarselo ad un prezzo validissimo), con di supporto ben 3 bands molto valide, contando che i
DISEASE sono saltati all'ultimo momento: 4 gruppi per soli 10 euro di biglietto, tra cui appunto i maestosi Darkane, è veramente un'occasione da non lasciarsi sfuggire per nulla al mondo.
Questo nel mondo perfetto.
Ma Roma sotto questo punto di vista è ben lontano dal mondo perfetto, anzi oseremo dire che è un vero scandalo: ed infatti apro la porta del locale in modo sconsolato, già sapendo che al suo interno troverò dei pochi irriducibili, veri amanti del metal e della musica in generale, che sono venuti ad assistere ad un concerto eccezionale, perchè per chi non lo sapesse i Darkane dal vivo sono qualcosa di inumano, di bestiale: coinvolgenti, tritaossa, iper tecnici e devastanti.
150 persone presenti in sala, una presenza dignitosa per una serata tutto sommato riuscita ma in ogni caso certamente un pubblico non adatto per una band di questo calibro in una capitale con 3 e passa milioni di abitanti.
Il resto della massa bovina della capitale sarà sicuramente in qualche rock club, dopo aver pagato 8 euro di ingresso e 20 in bevute, a ballare in maniera ridicola su discoteca dei rammstein, di marylin manson e qualche altro sciabordito del genere, come loro d'altronde: tra bestie ci si intende.
Mi scuso con i romani
LUNARSEA dei quali non sono riuscito a vedere l'esibizione promozionale del loro nuovissimo Route Code Selector: speriamo di poter presto rimediare dato che il cd è davvero valido.
Entro in sala mentre i fiorentini
EXENCE (già Essence) sono circa a metà della loro esibizione: sulle prime sono onestamente distratto dalla loro presenza fisica, dei muscoli che il loro braccio era equivalente ad una mia gamba. Palestratissimi e perfino abbronzati, abbattono un po' la mia autostima: una volta ripresomi, non posso non notare il tecnicismo, a volte forse anche esagerato, che
Federico Puleri, anche nei
Vision Divine, e compagni mettono nella loro esibizione, comunque sempre densa e satura di sano furore: i ragazzi sul palco ci sanno stare di brutto e coinvolgono senza problemi i presenti sebbene, che io sappia, non abbiano ancora pubblicato il loro cd di debutto che però dovrebbe essere in arrivo per la nostrana e sempre attenta Punishment 18. Lo aspettiamo con deciso e fermo interesse.
E' la volta dei
SUBLIMINAL CRUSHER ed onestamente a questo punto mi metto comodo in fondo alla saletta dell'Init a godermi lo spettacolo: ho assistito numerose volte ai concerti della band umbra e conosco bene il loro potenziale dal vivo: in questa serata per il sottoscritto c'era solo da verificare l'inserimento del nuovo singer Stefano, peraltro proveniente da un gruppo romano di ottimo spessore come i
Withate. La prova è nettamente superata ed il frontman si dimostra padrone del palco ed ottimo inteprete sia sui vecchi brani che in quelli "suoi" del neouscito
Endvolution: “
Unfertile Suggestions” è uno dei migliori episodi del precedente Antithesis, mentre è dei tempi attuali è “
Later” a scatenare i presenti in un headbanging sfrenato. Il gruppo ternano si muove in scioltezza, sciorinando tutta la propria furia ed esperienza ed è veramente un bel vedere (e sentire ovviamente), fino al concitato e ritmato finale in cui tutto il pubblico acclama ed applaude alla perfetta esibizione dei nostri.
Beh, ormai ci siamo e gli stanchissimi
DARKANE (con quasi 24 ore di non riposo alle spalle dato che sono partiti da Helsingborg alle 6 del mattino di quel giorno) salgono sul palco, attaccano la spina e resettano tutto: non sono più degli uomini, si trasformano in macchine, micidiali, terremotanti, pazzeschi: fin dalle prime note di
Variations of an Eye Crush si capisce che la stanchezza per loro non conta più nulla.
Il fatto che la band in tutti i loro 10 anni di carriera non abbia mai cambiato i membri della propria line-up è più che eloquente ed evidente: un affiatamento raramente visto, una coesione davvero incredibile e stupefacente è vedere la pulizia e la precisione di esecuzione unite alla foga ed alla ferocia delle loro composizioni.
La curiosità più grande ovviamente era quella di vedere il nuovo screamer
Jens Broman in sede live, dato che in studio rispetto al suo predecessore
Andreas Sydow lasciava un po' di amaro in bocca: fortunatamente in sede live il buon Jens, che al contrario di Andreas è davvero un animale dal palco, inverte la tendenza e si dimostra un frontman davvero scatenato e letteralmente perfetto nelle parti in scream: buono tuttavia anche in quelle "vagamente" pulite, in cui dal vivo Sydow a volte non era affatto esente da critiche. Di buono c'è che Broman non si ferma un secondo ed oltre ad interpretare in maniera esemplare le varie "
Impetuous constant chaos”, “
Emanation of fear”, la vecchia "
Convicted", "
Leaving existence" e la title track del loro ultimo cd "
Demonic Art, riesce anche ad esaltare i presenti grazie ad una tenuta del palco davvero magistrale.
Ovviamente la punta più alta dello show coincide con l'esibizione di "
Layers of Lies", uno dei brani più azzeccati della loro carriera cantato a squarciagola da tutto il pubblico, ma anche "
Execution 44" non è da meno e dimostra come non ci si sbagliava a reputarla la migliore dell'ultimo lavoro.
Si chiude con la doppietta "
Innocence Gone" ed il bis di "
Secondary Effects" questo incredibile live che dimostra ancora una volta un paio di cose:
1)
I Darkane non sono umani..li avevo visti nel tour del disco precedente al Sonar di Colle Val D'Elsa e pensavo che mai li avrei rivisti così stratosferici...invece per loro la perfezione è semplice routine. Da bocca spalancata.
2)
Il pubblico romano deve andare a zappare la terra, ed i tanti terreni incolti lungo le autostrade italiane avrebbero finalmente un senso. Speriamo vi cada addosso il tetto del Palalottomatica quando in 15 mila andrete a vedere i Dream Theater od i Metallica e vi possa cogliere la diarrea fulminante quando lamentate di non avere 10 euro per venire a concerti del genere e poi il venerdì sera ve ne andate in qualche locale alternativo in voga a fare i ridicoli e danzanti truzzi metallari spendendo 3 volte tanto.
Vi meritate i Tokyo Hotel.