Si battezza la nuova annata concertistica del 2024 con l'unica data italiana del tour europeo di
Abbath.
Slaughter Club di Paderno Dugnano (Milano) sold out, con lunga coda per entrare e presenze anche da lande lontane come la Toscana e la Sardegna.
D'altronde Abbath è un nome leggendario nel panorama del black metal europeo per quello che ha saputo fare con gli
Immortal.
Ad accompagnarlo in questo tour ci sono gli scozzesi
Hellripper e gli statunitensi
Toxic Holocaust.
Dopo una discreta attesa per entrare sotto una pioggia fastidiosa riesco a fiondarmi nel locale già bello pieno.
Gli
Hellripper hanno iniziato da qualche minuto la loro esibizione e il coinvolgimento dei presenti è già tangibile.
Autori di tre album in cui propongono uno speed metal gradevole e scapocciante, la band capitanata da
James "Hellripper" McBain (essenzialmente una one-man band con musicisti live) offre una mezz'ora energica e muscolare dove moshpit, pogo e crowd surfing sono all'ordine del giorno.
E' sicuramente un bene vedere una band di tal fatta avere già un certo seguito, dato che McBain non ha ancora 30 anni e in un ambiente dove il cambio generazionale è quasi una chimera, a mio giudizio è un fatto positivo. Mi ha ricordato molto
John Connelly dei
Nuclear Assault. Dopo l'esibizione la band è stata gentilissima con tutti i fan che si sono presentati al loro banchetto del merchandise...a differenza di un altro...e avete già capito di chi si tratta.
Bravi, preparati, coinvolgenti e simpatici.
LineupJames McBain – voce, chitarra
Joseph Quinlan – chitarra
Clark Core – basso
Max Southall – batteria SetlistVampire’s Grave
Hell’s Rock ‘n’ Roll
Nekroslut
Demdike (In League with the Devil)
Goat Vomit Nightmare
The Affair of the Poisons
Bastard of Hades
The Nuckelavee
From Hell
All Hail the Goat
Headless Angels Dopo di loro, con il locale ormai pieno, è la volta dei
Toxic Holocaust, gruppo originario dell'Oregon, sulla scena da quasi 25 anni.
Unico membro originario rimasto è il leader
Joel Grind, cantante e bassista, accompagnato da qualche anno da
Rob Gray alla chitarra e
Tyler Becker alla batteria.
Anche loro, come gli Hellripper, sono autori di uno speed metal bello tosto con più di una venatura di rozzo thrash, in cui spiccano sei full lenght (ultimo nel 2019). Autori di una prova maiuscola dove il pogo è stato ben più furioso, anche se abbastanza ridotta, una trentina di minuti come per chi li ha preceduti. Grind me lo ricordavo magro e biondo, stasera era ben più in carne e capigliatura marrone. Divertimento e attitudine allo stato puro con riff marci e trainanti al punto giusto. Anche loro disponibilissimi dopo il concerto al loro banco del merchandise e fra la folla...a differenza di un altro (repetita iuvant).
LineupJoel Grind – voce, chitarra
Rob Gray – basso
Tyler Becker – batteria SetlistBitch
Silence
Gravelord
Acid Fuzz
Wild Dogs
I Am Disease
War Is Hell
In the Name of Science
Reaper’s Grave
Death Brings Death
Nuke the Cross
The Lord of the Wasteland Cambio di palco con tanto di logo in acciaio di
Abbath che campeggia minaccioso e verso le 22 appare l'headliner, accompagnato dai suoi sodali in sede live, tutti rigorosamente pittati.
Un'ora scarsa in cui la band si produce in una performance non particolarmente coinvolgente, rispetto a chi l'ha preceduta.
Suoni non ottimali, scaletta che comprende alcuni brani degli Immortal, perizia tecnica indiscutibile ma l'esibizione mi ha dato l'idea di un compitino, ben fatto, ma sempre di routine mi è sembrata.
Al penultimo Metalitalia festival le cose erano andate ben diversamente...
Se si pensa che questa era una delle prime date del tour, speriamo che per il prosieguo le cose vadano meglio per i fans che accorreranno.
Dopo "
Winterbane" Abbath saluta con un laconico "good night" e se ne va. Nessun bis, nessuna interazione col pubblico...attitudine black?
Può essere, ma certi personaggi dovrebbero ricordarsi da dove arrivano e dove sono arrivati grazie alla devozione dei propri fans.
Se finita l'esibizione sali direttamente sul tour bus e non ti fermi manco un attimo non ci fai una bella figura.
Io non stravedo per Abbath e abito a mezz'ora dal locale. Se fossi un suo fan sfegatato e avessi fatto centinaia di km per vederlo magari i coglioni un po' mi girerebbero.
Alla prossima.
LineupAbbath – voce, chitarra
Ole André Farstad – chitarra
Frode Kilvik – basso
Ukri Suvilehto – batteria SetlistTriumph (Immortal cover)
Acid Haze
Dream Cull
Hecate
Battalions (Immortal cover)
Ashes of the Damned
Dread Reaver
In My Kingdom Cold (Immortal cover)
Tyrants (Immortal cover)
Nebular Ravens Winter (Immortal cover)
The Artifex
Winterbane
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