Ci sono città che hanno sviluppato nel tempo una fervida e vivace scena underground, diventando dei poli importanti per un determinato modo d'intendere la musica: nel nostro paese, Bologna è senza dubbio alcuno una delle principali roccaforti, grazie alla presenza di luoghi come il
Circolo Dev, piuttosto che il
Freakout o il
TPO tra i tanti, che danno spazio e importanza al sottobosco musicale.
Sempre a Bologna, un live club come il
Freakout ha un'agenda fittissima di appuntamenti, permettendosi il lusso di attirare un certo numero di persone pure durante le date infrasettimanali che spesso sono un vero terno al lotto per quanto riguarda i concerti Metal/Punk nel nostro paese.
La parola ora al buon
Franz "Demiurge" Cutugno che ha la grande fortuna di stare a Bologna e che sfruttiamo molto volentieri per farci raccontare la data bolognese degli inossidabili
Nebula.
I
Nebula riprendono da dove avevano lasciato, con un
Eddie Glass sempre protagonista,
Mike Amster oramai cittadino europeo ad honorem (tour in primavera coi
Nebula, in estate coi
Mondo Generator e in autunno di nuovo coi
Nebula) e il confermato
Ranch Sironi al basso in luogo del compianto
Tom Davies che a inizio mese ci ha lasciato e a cui è doveroso dedicare un pensiero.
Il
Freakout di Bologna ospita quindi la prima data assoluta del nuovo tour che vede i californiani in giro per l'Europa e l'occasione è quasi quella di un evento "
a night with…": inizio concerti ore 22, fine ore 23.40 e nel bill solo i
Nebula.
Per chi fosse poco avvezzo al genere basti prendere i
Fu Manchu, di cui il buon
Eddie Glass è stato membro fondatore, ridurne al minimo indispensabile la componente Punk e aumentarne il carico allucinogeno.
Ne esce un mix di Psichedelia e Blues con una strizzata d'occhio in alcuni passaggi che ammiccano ai
Nirvana di
Aneurysm (e questo va letto come un complimento).
Il trio, che vede il solo
Glass come unico membro fisso dalla sua fondazione, propone quindi una scaletta ben assortita, con brani che pescano un po' ovunque nella ormai
venticinquennale storia dei
Nebula, e un pathos man mano crescente nei 100 minuti che hanno visto solo una brevissima pausa per permettere a
Glass il cambio di chitarra.
Per il resto sono minuti dilatati dalla voce riverberata, da accordi e assoli psichedelici del frontman ben supportato dal basso di
Sironi, molto bravo a coprirne il tappeto durante gli assoli, e dall'approccio molto atletico di
Amster alla batteria che picchia duro fino all'ultimo brano come se non ci fosse un domani.
Quasi superfluo soffermarsi sulla scaletta, visto che per
ammissione del batterista hanno una setlist puramente indicativa che varia spesso in base agli umori dei tre: è in tutto e per tutto un trip da vivere brano per brano, nota per nota annaffiato con qualche birra a rendere il tutto ancor più rilassante.
E se vi dovesse capitare, approfittatene: se una band gira sotto
Heavy Psych Sounds è indubbiamente sinonimo di altissima qualità a ottimo mercato.
In chiusura concedeteci una menzione per il fonico che ha curato i suoni del concerto, molto capace nel cogliere gli aspetti salienti del sound dei
Nebula e capace di restituirli al pubblico senza spiacevoli picchi forieri di insopportabili acufeni notturni.
Link utili:
https://www.facebook.com/FreakoutClubBolognahttps://www.facebook.com/NebulaBandhttps://www.facebook.com/HEAVYPSYCHSOUNDS
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