Ebbene sì, aspettavo questo concerto da molto tempo.
Chi mi conosce sa benissimo l'amore che mi lega alla band di
Lemmy della quale
Phil Campbell ha fatto parte per ben 31 anni (da "
No Remorse" del 1984 a "
Bad Magic" del 2015). Vedere e soprattutto risentire alcuni classici dei
Motorhead nonostante l'orario ristretto ed un pò assurdo (il concerto è iniziato alle 22.30 ed è finito alle 23.45 circa) e dopo l'esibizione degli inglesi
Fury che, ahimè, ho perso, è stata una grande emozione.
Beninteso, il buon Phil si è ampiamente sdoganato da tempo dall'ingombrante ombra di Lemmy, continuando dopo la sua morte col suo progetto "familiare"
Phil Campbell's All Starr Band, poi rinominati
Phil Campbell and the Bastard Sons e pubblicando sotto questo monicker cinque dischi tra cui un live quest'anno oltre al recentissimo studio album "
Kings Of The Asylum".
Dicevo, l'attesa è finita giovedi 28 Settembre al Druso di Ranica, un piccolo locale che ha il pregio - come tutti i piccoli locali - di favorire un rapporto più diretto fra artisti e pubblico e difatti mi sono potuto godere lo spettacolo in prima fila potendo quasi toccare le scarpe dei musicisti!
La setlist è stata composta da 14 pezzi fra album solisti di Campbell ed inclusi 5 pezzi dei Motorhead ("
Going To Brazil", "
Born To Raise Hell", "
Ace Of Spades", "
Rock Out" e "
Killed By Death"), inutile dire che l'headbanging è stato assicurato così come i cori a squarciagola dei presenti (non era sold out in verità) sui chorus anthemici di "
Born To Raise Hell", "
Killed By Death" e l'immortale "
Ace Of Spades".
Musicalmente lo show è stato coinvolgente ed un plauso va sicuramente ai figli di Phil, assolutamente ineccepibili come musicisti, così come la marcia in più data dal nuovo singer
Joel Peters (dei Bootyard Bandits), un marcantonio di quasi 2 metri, capelli e barba lunga e occhiali da sole.
Phil ha suonato da par suo, uno stile diretto e duro proponendo alcuni dei brani più veloci del suo repertorio, da segnalare infine anche la cover di "
Hero" di
David Bowie, brano presente nella raccolta postuma dei Motorhead "
Under Cover" uscita nel 2017.
La leggenda dei Motorhead continua anche grazie a Phil Campbell, ma non sottovalutate la sua produzione solista che merita un attento ascolto come l'esibizione live al Druso ha dimostrato.
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