La seconda giornata del
Black Winter Fest XV edizione prevede ben sette gruppi e da freddo e pioggia siamo passati a vento furioso e freddo :-)
Causa arrivo in ritardo non posso dire nulla dell'esibizione dei
Deathcrush, ma sentendo il parere di chi era già arrivato,sembra che abbiano spaccato di brutto.
Entriamo con i
Monastery che iniziano il loro gig. Questi ceffi pelati provenienti dall'Ungheria accompagnano nel tour europeo i
Belphegor (assieme ad
Atrocity ed
Arkona) e fra varie vicissitudini arrivano da oltre 30 anni di carriera e 5 album e, l'ultimo "
From Blood", proprio di quest'anno. Death metal vecchia scuola, energia a manetta e pogo massiccio sotto il palco nella mezz'ora a loro disposizione. Una sana sferzata di energia, consiglio di darci un ascolto perchè meritano davvero.
LineupRoland Kovács – voce
Ferenc Tóth – chitarra
Krisztián Tóth – chitarra
Szabolcs Szanati – basso
Róbert Kovács – batteria SetlistRiver of the Fallen
Bolt Thrower
Faceless Nothing
Pulled into Stake
Dreadfull Thing
Bleed
Divine Damnation Dopo di loro i nostrani
Imago Mortis. Provenienti dalle lande orobiche hanno la peculiarità di proporre un sano e puro black metal con cantato in italiano. Autori di quattro full-length in una carriera trentennale, hanno sempre trattato nei loro testi le tradizioni antiche della loro terra e anche oggi ad ogni brano accennano ad una breve presentazione. Ottima performance davvero. Fra il black italiano sicuramente nei posti alti, anche se personalmente nel panorama nostrano prediligo band più selvagge tipo
Handful of Hate,
Necromass o
Kurgaal.
LineupAbibial – voce, basso
Scighèra – chitarra
Axor – batteria SetlistPestilentia
Nera Mistica
Al passo con l’Eresiarca
Il Canto del Negromante
1330 Dopo di loro è la volta dei tedeschi
Atrocity, capitanati da quel folle di
Alexander Krull. Formazione a quattro con due chitarristi e nessun bassista. Impatto scenico e sonoro devastante. Una macchina da guerra che ha raccolto i favori del numeroso pubblico presente. Partiti come gruppo quasi grind ora si sono spostati su territori prettamente death metal. L'essersi agganciati al tour dei Belphegor potrebbe essere l'occasione per ampliare i loro adepti e, vista l'esibizione di oggi, se lo meriterebbero davvero.
LineupAlexander Krull – voce
Thorsten Bauer – chitarra
Pete Streit – chitarra
Andre Nasso – basso (non presente oggi)
Joris Nijenhuis – batteria SetlistDesecration of God
Death by Metal
Fire Ignites
Necropolis
Bleeding for Blasphemy
Shadowtaker
Reich of Phenomena
Outro Cambio di scenografia e tocca ai russi
Arkona. Visti anni fa all'Insubria Festival a Marcallo con Casone (MI) e come allora mi stavo addormentando. Non mi piace la loro proposta musicale, una sorta di folk metal ben fatto ma insipido. Se non fosse per la presenza scenica della cantante
Masha "Scream" parleremmo di un gruppo abbastanza anonimo. Grazie al suo carisma e al suo fare da druido al femminile l'esibizione sta a galla, ma sono completamente fuori contesto. Parere personale.
LineupMasha “Scream” – voce
Sergey Lazar – chitarra
Ruslan “Kniaz” – basso
Alexander Smirnov – batteria SetlistKob’
Ydi
Ugasaya
Mor
Razryvaya plot’ ot bezyskhodnosti bytiya
Goi, rode, goi!
Zakliatie Dopo di loro arrivano quelli che a mio parere sono stati i migliori di tutto il festival ossia i tedeschi
Darkened Nocturn Slaughtercult.
Un'ora di puro e malvagio black metal che non ha fatto prigionieri. Formazione a tre senza bassista, non pervenuto per problemi di volo aereo. Non li avevo mai visti dal vivo ma la loro esibizione mi rimarrà impressa finché campo. Corpse paint di rigore (
Onielar vestita come un fantasma), una violenza inaudita, perizia tecnica assoluta e attitudine blAck old school al 100%.
Velnias alla chitarra e
Horrn alla batteria sono stati due schiacciasassi.
Lascio per ultima Onielar, la leader e frontwoman dei DNS. Ho avuto l'onore di scambiare due parole con lei mentre gironzolava fra il pubblico e abbiamo fatto una foto insieme.
Mi è sembrata in forma e ristabilita dal cancro al seno che l'ha colpita 2 anni fa e che le l'ha costretta a una chemioterapia piuttosto pesante e a due interventi di mastoplastica.
Sul palco ha dato tutta se stessa senza un attimo di pausa, macinando riff sovrastati dalla sua voce demoniaca e terrificante. Una prestazione incredibile e senza fronzoli come deve essere quella di un gruppo black tradizionalista ed oltranzista. Ho sempre ammirato Onielar per la sua attitudine (difficile trovare leader donne nel black metal), per la sua arte e ovviamente, negli ultimi 2 anni, per la sua tenacia, il suo coraggio e la sua forza d'animo. Bentornata.
LineupOnielar – voce
Velnias – chitarra
R.K. – basso (non presente oggi)
Horrn – batteria SetlistMardom – Echo Zmory
In the Land of the Mountains of Trees
A Beseechment Twofold
Bearer of Blackest Might
Malignant Deathcult
Das All-Eine
In The Hue Of Night
Imperishable Soulless Gown
Spectral Runlets of Tulwod
…to Necromancy A chiudere la serata gli headliner
Belphegor. Purtroppo salta la corrente e l'esibizione inizierà con mezz'ora di ritardo. Locale ormai pieno all'inverosimile. Per me era la quinta volta che li vedevo dal vivo e
Helmut e co. (in questo turno manca il suo sodale di lunga data
Serpent) sono una garanzia, sia a livello musicale che a livello scenico, con tanto di fiamme e simboli prettamente black. Un'ora di violenza e perizia tecnica a 18 carati. Avendoli visti già altre volte bene o male sapevo cosa aspettarmi ma le loro esibizioni sono sempre molto buone e hanno sciorinato i migliori pezzi del loro repertorio.
LineupHelmuth – voce, chitarra
Wolfgang “Wolf” Rothbauer – chitarra
Julian David Guillen – basso
Krzysztof Klingbein – batteria SetlistThe Procession
Baphomet
The Devil’s Son
Sanctus Diaboli Confidimus
Belphegor – Hell’s Ambassador
Conjuring the Dead / Pactum in Aeternum
Lucifer Incestus
Virtus Asinaria – Prayer
The Devils
Der Lichtbringer
Totentanz – Dance Macabre Una quindicesima edizione veramente ben riuscita al netto di qualche problema tecnico. Locale pieno sabato, per metà venerdì. Un plauso agli organizzatori e ai ragazzi dello Slaughter che hanno gestito al meglio tutti gli aspetti logistici, lasciando anche il giusto spazio a tutte le bancarelle del merchandise delle bands e dei venditori di CD e vinili.
Arrivederci alla prossima edizione.
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