Foto di Marco "Lendar" Pessione
E' in una gelida serata milanese che mi avvicino al Transilvania Live in compagnia dell'inseparabile amico Cocco, per assistere al concerto di uno dei gruppi che negli ultimi anni mi hanno impressionato di più: gli olandesi Epica. Non solo per la presenza estetica della bellissima cantante, ma soprattutto per quel mix di metal e opera lirica condito dalle sapienti orchestrazione in stile 'colonna sonora'. Proprio la recente uscita del nuovo "The Score" (con cui si realizza il sogno di due membri degli Epica di comporre musica per un film) mi offriva i primi spunti di perplessità: faranno qualche pezzo di un album che non appartiene propriamente a tutta la band, o preferiranno dedicarsi agli album precedenti? Lo scopriremo al momento giusto...
XYSTUS
Ovviamente - in accordo con le infallibili leggi di Murphy - l'unica volta che arrivi in ritardo di dieci minuti ad un concerto, lo show non è iniziato solo puntualmente ma addirittura in anticipo. Solitamente è lecito pensare che la band di apertura sia la meno interessante, ma in questo caso non è proprio così. Anzi, gli olandesi Xystus (evidentemente amici degli Epica) sono la vera rivelazione della serata! Il gruppo di giovanissimi musicisti (alcuni sembrano proprio dei ragazzini) propone un gothic metal molto progressivo ed interessante, accompagnato da una buona tecnica individuale e dal carisma del cantante, a suo agio con tonalità mai troppo impegnative. Purtroppo da quando entriamo nel locale la loro esibizione dura solo una manciata di minuti, lasciandomi con l'acquolina in bocca dopo aver saputo dell'esistenza di un album uscito l'anno scorso.
MACBETH
Nella pausa riesce ad arrivare anche il prode Lendar (accompagnato da Claudia, dopo tre ore di macchina per raggiungere il Transilvania da Torino), subito alle prese con i primi problemi per scattare delle foto sul palco, fortunatamente risolti in breve tempo. Durante l'esibizione della band milanese mi accorgo che in realtà tutti i componenti degli Epica sono attorno al banco del mixer (quindi in mezzo al pubblico) a seguire il concerto. Ma non si limitano a guardare semplicemente lo show, dedicandosi ad un divertente siparietto in cui coinvolgono anche alcuni degli amici Xystus per giocare con le luci del palco cercando di andare a tempo con la musica, trangugiando nel frattempo una Heineken dietro l'altra. Certamente non molto rispettoso nei confronti dei Macbeth che proprio lì sotto stavano suonando, ma c'è anche da dire che il loro spezzone è stato sicuramente il meno interessante del lotto. Per carità, un pezzo molto carino c'è anche stato, ma la band non è riuscita esattamente a coinvolgere il pubblico, soprattutto chi come me non conosceva prima le loro canzoni. Buona la prova del cantante nelle parti più aggressive, un pò meno in quelle pulite che risultavano quasi lamentose. Nel complesso non una brutta prova, ma il gruppo ha dato l'impressione di avere ancora ampi margini di miglioramento.
EPICA
Si chiude il sipario e durante l'attesa per gli headliner si diffonde dagli altoparlanti la musica di "The Score", sicuramente non malvagia ma non certo ai livelli delle composizioni di Danny Elfman (ci mancherebbe altro). Questo fino alla partenza dell'intro di "Consign To Oblivion" che fa partire il concerto vero e proprio! Entrano tutti i componenti della band fino all'ingresso di Simone, che fa partire subito un caloroso applauso. Purtroppo in partenza le sue qualità canore non fanno il paio con la bellezza, visto che pare non trovarsi a suo agio con la parte lirica iniziale di "Dance Of Fate". Fortunatamente forse è solo un problema di riscaldamento, perchè successivamente la sua prova è stata del tutto perfetta! Come quella di tutta la band che non perde un colpo, permettendosi di replicare esattamente le canzoni dell'album grazie a cori e orchestrazioni registrate. Ed è così che vengono selezionati pezzi in maniera equa da entrambi i fortunati album, privilegiando i pezzi oggettivamente di maggiore qualità: "The Last Crusade", il nuovo singolo "Quietus" e "Mother Of Light" dall'ultimo, "Sensorium", "Cry For The Moon" e "The Phantom Agony" dal precedente (tra gli altri). La prestazione della band è superlativa e coinvolgente, e raccoglie l'entusiasmo del pubblico davvero scatenato nelle prime file. Dopo l'uscita della band, il simpatico tastierista rientra in scena con tanto di birra e sigaretta per chiacchierare un pò con il pubblico e annunciare l'ultimo pezzo. Che ovviamente non poteva che essere la grandiosa "Consign To Oblivion", eseguita in maniera impeccabile. Dal vivo Simone è incredibilmente bella e carismatica, sia quando è impegnata nei suoi gorgheggi sia quando si presta ad episodi di headbanging o a simpatici siparietti insieme agli altri membri della band. In finale un concerto che non può aver insoddisfatto nessuno, né i fan della band né chi magari li ascoltava per la prima volta. Li aspettiamo ancora in Italia con molto piacere!
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