Hey hey hey… i Lordi finalmente in Italia per una data tutta loro, e per di più a Bologna.
Ottimo, andiamo subito a vederli!
Giusto il tempo di arrivare al nuovo Estragon (ad un tiro di schioppo dall’uscita dell’autostrada, in zona Pala Nord) ed i nostrani The Dogma sono pronti a salire sul palco.
La band anconetana, attualmente molto considerata in Europa, appare subito in vena, proponendo uno show diretto e convincente, basato su una ottima tecnica strumentale e su composizioni davvero buone.
Le songs, una miscela tra Goth Prog e classico Heavy (Iron Maiden, Helloween e Primal Fear) sono suonate con verve e personalità, da band che comunque di palchi ne ha calcato già diversi.
Il tempo a loro disposizione non è moltissimo, ma nella mezz’oretta abbondante, non sono mancati incitamenti e continui richiami al pubblico che mano a mano si attinge a riempire il locale.
Certo, l’attesa per Lordi è notevole, ed il buon singer Cosimo, prendendone atto, riesce a coinvolgere più volte i kids nel tributare uno ‘screaming’ per la band finlandese.
Ottima prova e buona risposta dal pubblico, un segno non casuale!
Ma ora arrivano i Lordi.
Il palco si sgombera dalla strumentazione del combo tricolore, e subito la keyboard, agghindata ad organo, prende possesso della parte destra dello stage, mentre la batteria troneggia sulla sinistra. Anche la scenografia non è da meno, con un telone a ricordare la facciata di un castello e due enorme finestre ai lati della porta ad inglobare visori LCD per le varie coreografie di sorta.
L’intro non ufficiale spetta ad un brano dei Kiss, ‘God Of Thunder’, prima delle note introduttive di ‘The Arockalypse’ e della bellissima ‘Bringing Back the Balls To Rock’ (seguita a ruota da una super ‘Get Heavy’) che segna l’entrata sul palco di Mr. Lordi e della sua allegra combriccola di mostri.
I fans sono in delirio… le centinaia di persone accorse (veramente ottima la risposta del pubblico!) sono completamente rapiti dai ragazzi finlandesi. Le maschere sono davvero ottime (e faccio veramente fatica ad immaginare che caldo questi musicisti debbano avere sul palco), con la conseguenza di un notevole impatto visivo, ma i Lordi non sono solo questo. Nel corso dello show, quasi un ora e mezza di musica) tutti i presenti, me compreso, non hanno potuto non notare che la Monster Band suona veramente bene, in special modo il chitarrista Amen sembra veramente un ulteriore bel valore aggiunto.
Le songs presentate sono prese da tutti e 3 gli studio album fin ora usciti, con una particolar attenzione per l’ultima fatica e dal primo ‘Get Heavy’ (l’album migliore per il sottoscritto).
Tributo ed osanna per ‘Would You Love A Monsterman?’ e per la finale ‘Hard Rock Hallelujah’, canzone diventata oramai un cavallo di battaglia.
Si ma… loro?
Beh, loro sono solo da vedere dal vivo. A ogni song c’è sempre qualcosa di diverso, che sia dal semplice berretto di Mr. Lordi, alla motosega spruzzante utilizzata in ‘The Chainsaw Buffet’, fino alle enormi ali da pipistrello o ai vari fantocci utilizzati di quando in quando, passando per la finta neve sparata dai cannoncini sul pubblico.
Ragazzi, i Lordi è una band che spacca, sia a livello musicale che a livello visivo. Lasciate perdere i pregiudizi che si possono avere verso un branco di burloni mascherati ed andate a vederli se potete… sono una band vera, che ama la musica e quello che fa… e sono moooolto meglio che tante altre band che fanno i fichetti della situazione.
Grandi, simpatici, coinvolgenti Lordi!
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