Ed eccoci giunti quindi, cari amici e amiche delle tenebre e dell’oscurità, esattamente come in un incantesimo “magicamente” riuscito nella notte di Halloween, alla seconda edizione del
Samhain - La Notte Esoterica, che bissa nella stessa location della prima edizione quel clamoroso successo riscosso lo scorso anno e che per la nuova occasione ha attirato la partecipazione di appassionati e cultori del genere provenienti anche da molto lontano. Per restare a tema magico dell’evento in questione, formula che funziona non si cambia quindi?
Non esattamente….se da una parte la location prescelta è rimasta la medesima, ovvero l’Esoteric theatre di Villafranca di Verona (perfetto nella distribuzione del suo piccolo spazio intimistico e con un'acustica eccellente), rispetto alla passata edizione, l’organizzatore della manifestazione, ovvero l’artista
Daniele “OZZY” Laurenti (fondatore, compositore, chitarrista e vocalist dei
KRYHUM), ha voluto giustamente premiare e valorizzare due bands locali, del nostro territorio Veneto: una di esse non ha bisogno di tante presentazioni, ovvero gli
Epitaph di Verona, capostipiti incontrastati del doom metal e del dark sound italiano, che per l’occasione speciale ci faranno sentire gran parte del terzo nuovo album in uscita a dicembre, in una vera e propria “release party” esclusiva, preceduta dal nuovo progetto
VII Vitium che vede coinvolti una serie di rinomati e navigati musicisti provenienti dalla scena metal veneta, con testi scritti dal mago di Orciano
Daniele Donini, e che prevede recitazione degli stessi da parte di
Sandra Silver (ex Paul Chain Violet Theatre e Tony Tears, tra gli altri), stasera in veste di “special guest” e fisicamente presente sul palco.
Gli ingredienti da far bollire nel pentolone per preparare una pozione magica potentissima ci sono tutti in questo Samhain!
A rendere ancora più succosa e avvincente la programmazione, ci pensa il grande esperto
Gianni Della Cioppa, questa sera come ospite in veste di presentatore ufficiale, icona del giornalismo metal nazionale, nonché grande conoscitore della scena metal veronese, essendo stato uno dei protagonisti della stessa molti anni fa or sono …
VII VITIUM Nati da un idea di
Ozzy Laurenti (anche qua come coi KRYHUM in veste di chitarrista e vocalist), il progetto ruota attorno al tema dei sette vizi capitali, con artisti che ruotano e si scambiano i ruoli ogni brano, creando un qualcosa di suggestivo e molto versatile.
La scelta del recitato e cantato in sola madrelingua è un valore aggiunto che si sposa perfettamente con la filosofia del dark sound italiano, dove il messaggio sinistro e diabolico arriva in maniera più diretta all’obiettivo. La musica proposta dai VII Vitium è letteralmente un riassunto e un misto di tutto…si spazia dal metal, alla new wave, al post punk, al prog…e chi più ne ha, più ne metta, come in una sorta di “famiglia allargata “, dove ognuno porta le proprie esperienze artistiche personali e ci mettete del suo.
Si inizia con la splendida recitazione della carismatica Sandra Silver che ci introduce il tema del progetto, cioè quello dei sette vizi capitali sopracitati, supportata da
David Cremoni alla chitarra classica e da
Giampi Tomizzoli (KRYHUM ed Epitaph) alla tastiera/cello. Superbia/Lucifero vede protagonista alla voce il talentuoso
Emiliano Cioffi (ex Epitaph, e oggi IV Sigillo), Daniele Laurenti (chitarra e cori con Melissa, corista anche dei KRYHUM), Giampi al basso,
Dario Menace (Menace, IV Sigillo) alla chitarra e
Pedro (Kayleth) alla batteria.
Avarizia/Superbia vede invece protagonista alla voce
Davide Cagnata (ex Dark Ages), prima di addentrarci nel brano più introspettivo Lussuria “Osmodeo”, con una formazione a tre elementi, dove Laurenti mette in campo tutta la sua grande e potente estensione vocale, supportato da Giampi al basso e da Pedro che si avvale ora di una batteria elettrica. Invidia “Leviatan” vede ancora Laurenti alla voce, questa volta in compagnia di David Cremoni e Giampi alle chitarre classiche e di Pedro, onnipresente batterista e percussionista. Gola “Belzebù”, rivede ancora il ritorno dell’ ex Epitaph Emiliano alla voce, e di Melissa con la new entry Lisa ai cori, prima di ritornare al recitato con Sandra Silver in Ira “Amon”, e con cori di Laurenti/ Melissa, chitarra solista di Dario Menace e la consueta sezione ritmica Pedro/Giampi.
Il sipario dei vizi capitali si chiude con Accidia “Belfagor”, dove torna protagonista alla voce Davide Cagnata , e che conclude nel modo migliore un live di rara intensità ed emotività, capace di fare viaggiare la mente verso l’ignoto e il mistero. Ora attendiamo con trepidazione il debutto discografico, atteso per l’anno nuovo, e nel frattempo custodiamo gelosamente il ricordo di questa magia regalataci stasera…
EPITAPHRapido e veloce cambio palco, ed ecco pronti sul palco (a tempo quasi record) gli iconici Epitaph, leader assoluti della scena doom metal nazionale, precursori prima con i seminali
Black Hole e successivamente coi
Sacrilege di quel dark sound unico ed esclusivo della nostra scena tricolore, snobbato da molti connazionali ma di contro tanto invidiato e amato all’estero.
Di quella storica formazione originale oggi sono rimasti solo il fondatore, il batterista
Mauro “Tolly” Tollini ed il bassista
Nico “Doominus” Murari, ovvero la sezione ritmica degli Epitaph attuali.
Da molti anni è diventato un perno fondamentale e insostituibile della band il talentuoso chitarrista
Lorenzo “Loah” Loatelli, con il quale hanno registrato entrambi i due album precedenti, e naturalmente anche questo terzo intitolato “
Path To Oblivion”, in imminente uscita (dicembre 2024). La vera novità e rivoluzione in casa Epitaph, riguarda invece l’introduzione delle tastiere e del cambio alla voce, ruolo che da un paio di anni viene ora ricoperto dal mitico
Ricky Del Pane (anche Witchwood) in sostituzione del dimissionario Emiliano “Emy” Cioffi, con il quale hanno inciso questo nuovo terzo capitolo, di cui stasera ci faranno sentire in esclusiva e per la prima volta ben cinque brani nuovi di zecca!
L’altra novità, se così si può dire, riguarda invece l’inserimento del tastierista Giampi Tomizzoli, che in realtà è più un ritorno alle origini in quanto è stato già un ex membro della band in passato…quindi sarebbe più appropriato parlare di un ritorno!
Pronti via: l’antipasto viene servito con due pezzi celebri e conosciuti dal primo album ”
Crawling Out Of The Crypt”, ovvero “
Beyond The Mirror” e “
Battle Of Inside”, dove Ricky Del Pane dà l’idea di adattarsi molto bene anche con la vecchia discografia.
L’impressione che si percepisce vedendo sul palco questa nuova formazione è che si badi più al sodo che allo spettacolo, dove ad esempio sono totalmente spariti i vecchi siparietti dell’ex Cioffi, a favore di un qualcosa di più minimalista e diretto. D’altronde, la gigantesca figura del nuovo frontman è talmente imponente, anche grazie alla folta e lunghissima capigliatura, che riempie da sola la scena, senza più bisogno di altri ausili. Naturalmente, questo dettaglio puramente estetico non oscura certamente ed in alcun modo nessuno degli altri elementi, dove ognuno svolge un ruolo chiave ed essenziale nell’economia della band. Certamente, l’apporto delle tastiere di Giampi conferisce un taglio più melodico e diretto ai nuovi brani e una miglior bilanciatura del sound sulla distanza.
”
Sizigia” dal secondo album “
Claws” è da sempre uno dei miei pezzi preferiti degli Epitaph ed ottimo preludio per introdurvi in sequenza i nuovi cinque brani. “
Path To Oblivion”, “
Embraced By Worms”, “
Nameless Demon”, (presente anche nella tape limitata “Bootleg From The Crypt ) “
Fall From Grace”, “
Kingdom Of Slumber”, (anticipata già come singolo apripista), sono tutti pezzi che ad un primo rapido ascolto funzionano, ma che necessitano ovviamente di un riascolto più attento per coglierne i contenuti e i dettagli… naturalmente, e per ovvie ragioni, quella che stasera mi ha maggiormente del nuovo lotto è stata “Kingdom Of Slumber”, ma solo per il semplice fatto che era dal sottoscritto la più conosciuta e già assimilata.
L’idea complessiva che ho avuto comunque è di una band che cerca di suonare un doom metal più diretto, ma anche ipnotico rispetto al passato, picchiando duro, compatto e malato, creando così un muro di suono oscuro tra i
Candlemass ed i
Blue Oyster Cult, senza tuttavia mai perdendo di vista il loro tipico ed inconfondibile sound Epitaph!
Altro veloce salto nel passato al primo album per il gran finale, affidato a “
Necronomicon” e “
Sacred And Profane”, che potremmo definire tra i cavalli di battaglia dei veronesi, e quasi sempre inseriti in scaletta.
Purtroppo, come tutte le cose belle, giungono velocemente anche al termine, ma portiamo a casa il ricordo di un Samhain 2024 seconda edizione, da incorniciare!
Un grazie di cuore a tutti, e in particolare all’ amico Daniele “Ozzy” Laurenti che mi ha gentilmente ospitato in questo evento da lui organizzato in sede di cronista dell’ evento, che spero di aver descritto al meglio possibile! Doom On!