(27 marzo 2025) Gorgoroth + Aeternus + Death Rattle + Archaic @ Audiodrome, Moncalieri (TO)

Info

Provincia:TO
Costo:non disponibile
I Gorgoroth fanno parte di quei gruppi “storici” con cui ho incrociato la strada davvero troppe poche volte: non sono mai riuscito a vederli in nessun festival estivo e le volte che sono passati in Italia c’è sempre stato qualche impedimento. L’unica volta che ho avuto il piacere di vederli on stage è stato agli inizi degli anni 2000 in quel di Biella, nel compianto Babilonia. Quando ho scoperto che sarebbero venuti a suonare dietro casa ho segnato immediatamente la data così da colmare un vuoto che, ormai, durava da circa 24/25 anni. Ma andiamo con ordine. Passo a prendere a casa un amico e mi accingo ad imboccare la tangenziale torinese e, come nei migliori film, parlando col mio compagno di merende mi distraggo e tac, sbaglio uscita. Nulla di grave, ma allunghiamo il brodo di una manciata di km. Arriviamo nella zona del locale, si parcheggia e via verso il palco. Purtroppo arriviamo un filo lunghi e on stage ci sono già i Death Rattle, band che con il proprio sound cattura i presenti in sala che reagiscono a suon di pogo e movimenti a tempo del capoccione. Personalmente non sono un amante di questo tipo di sonorità, una specie di death metal dall’attitudine hardocreggiante, ma devo ammettere che questi americani sanno il fatto loro, sanno tenere il palco come band decisamente più blasonate, sanno interagire col pubblico e sanno come far muovere il culo a chi li ascolta. Il risultato è un concerto che cattura, colpisce e regala agli ascoltatori un 3/4 d’ora di potente metallo colante. Come biglietto da visita non c’è male anche se, personalmente, ad un concerto dei Gorgoroth avrei preferito come opener band dal sound più black oriented.

Immagine


Veloce cambio di palco e tocca ai norvegesi Aeternus prendere le redini della situazione: passati dal black metal delle origini ad un sound più death oriented e lasciato il face paint a casa ormai da anni, i nostri ci deliziano con 50 minuti di quello che loro stessi definiscono dark metal. Veterani della scena con quasi 33 anni di presenza, dimostrano la loro esperienza coinvolgendo il pubblico distribuendo plettri in più occasioni e snocciolando brani da un po’ tutta la propria discografia, passando da “Raven and Blood” del 1996 all’ultimo album con “Existensialist Hunter” del 2023. Il risultato è una “presa bene” generale da parte del pubblico che interagisce col cantante, headbanga il giusto e accenna in alcuni passaggi un timido pogo.

Immagine


Arriva poi il turno dei Gorgoroth e se da una parte son per me gioie dall’altra son dolori. Perché vi starete chiedendo? Cerco di andare con ordine. I Gorgoroth, come tutti sappiamo, sono una delle band più importanti arrivate dalle lande norvegesi e, negli anni, si è parlato di loro anche per cose che con la musica non hanno nulla a che fare ma che, sopratutto nella Norvegia degli anni ’90, erano molto in “voga”. Senza contare, poi, che la band è diventata semplicemente leggendaria dopo il malvagio live “Black Mass Krakov” del 2004, dove la band si esibì su un palco fra croci rovesciate, uomini e donne nudi messi in croce, teste di capre impalate, spettacoli pirotecnici che fanno qui e là capolino e spikes ad adornare le figure dei musicisti che neanche ad un bbq (se non lo avete mai visto si trova facilmente su YouTube). Le aspettative, almeno per me, sono quindi alte ma, aihmè, in parte deluse. Di tutta questa leggendaria scenografia e di questo background “evil oriented” è rimasto poco nulla, con un Inferno fermo nel proprio angolino che non si è mai spostato di un millimetro (credo che abbia messo i piedi in un esatto punto del palco ad inizio show e non li abbia mai spostati) e di scenografie completamente assenti, fumo a parte. E se un live si deve anche “guardare” e non solo “sentire”, dopo 30 anni che giro per concerti e festival dalle band, sopratutto storiche, a livello visivo e scenografico pretendo e mi aspetto decisamente di più. E con questo chiudo la parte “negativa”. Passiamo al resto. Come tutti sappiamo, in passato, hanno militato fra le fila della band musicisti di un certo spessore nella scena quali King Ov Hell al basso e Gaahl alla voce, entrambi oggi non più in seno al gruppo. Fortunatamente i loro attuali rimpiazzi non solo sono perfettamente all’altezza della situazione ma, in alcuni casi, riescono anche a superare i loro blasonati colleghi. Se da un lato Hoest è una sicurezza assoluta (come già ampiamente dimostrato coi suoi Taake più e più volte), capace di tenere il palco in modo completamente differente da quanto fatto in passato da Gaahl, con il suo andare da una parte all’altra dello stage, giocare con l’asta del microfono e via dicendo, dall’altro non sapevo cosa aspettarmi dal sostituto di King Ov Hell. E qui sono stato davvero stupito dall’attuale musicista al 4 corde, di cui purtroppo non sono stato in grado di trovare notizia alcuna sulla rete. Quel che però so è che siamo di fronte ad un animale da palco, capace di pose improponibili e linguacce che Gene Simmons spostati solo, capace di attirare su di sé l’attenzione di tutti i presenti dividendo la scena col sopracitato Hoest. I 2 chitarristi, invece, a livello di impatto visivo li ho trovati davvero anonimi e considerando che uno è proprio Inferno direi “no buono”. Passando alla ciccia, una volta spente le luci i nostri scendono la scala che porta al palco (in questo locale i camerini sono al primo piano), colpo di fumo, luci rosse appalla e via, dagli amplificatori cominciano a fuoriuscire le prime note: ecco quindi susseguirsi senza grandi soste “Gorgoroth”, “Destroyer”, “Kala Brahman”, “Reveletaion of Doom”, giusto per citarne alcune. In circa 55 minuti arriviamo alla conclusiva “Unchain My Heart” ed una domanda mi sorge spontanea: ma è mai possibile che una band che è in giro da 33 anni e che ha una discografia piuttosto ampia suoni per meno di un’ora come headliner? A mio modestissimo parere no, ma questa è un’altra storia…

Immagine
Report a cura di Rix619

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per questo concerto! Vuoi essere il primo?