(02 maggio 2003) Rosae Crucis, SRL, Hyades - 2 Maggio 2003 - Alkatraz, Roma

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Un Alkatraz davvero troppo rilassato e tranquillo è stato il palcoscenico di questa inedita data romana che ha visto i padroni di casa Rosae Crucis, band epic metal da poco giunta al debutto discografico su Scarlet Records, affiancarsi al mini tour in Italia centrale degli SRL, band umbra sulle scene da parecchi anni, e degli Hyades, formazione lombarda dedita da un thrash d'annata misto ad un heavy metal rigorosamente anni '80 che vede la presenza di ben 3 writers di EUTK.net, Lorenzo Testa (chitarra), Marco Negonda (chitarra) e Marco Colombo (voce).

Sono proprio gli Hyades ad aprire le danze e sicuramente il quintetto milanese si dimostra in splendida forma ed adattissimo a scaldare un pubblico che man mano si scioglie e comincia a sbattere la testa al ritmo forsennato di "Burning" e "Rush of the Deathbringers", in cui si mette bene in luce la coppia di chitarristi, sempre efficace e precisa. I miglioramenti rispetto alla "Night of Glory" di Metal.it di più di un anno fa sono evidenti, il gruppo è notevolmente più incisivo e compatto, anche grazie ad una sezione ritmica ben rodata, e la marcia in più è rappresentata dal singer Marco che possiede grande carisma, si agita, incita la folla, si arrampica sulla gabbia che circonda il palco...insomma un funambolo dalla voce come carta vetrata che alla fine ha saputo coinvolgere tutti i presenti. Da rimarcare la presenza di due cover più che apprezzate come "Trapped Under Ice" dei Metallica che furono e la conclusiva "Fabolous Disaster" degli Exodus, cantata in coppia con l'ospite Francesco Bucci, bassista degli Stormlord ed anche lui writer di EUTK.net.

Passano pochi minuti ed il piccolo palco diviene ancora più stretto per i sei componenti della SRL, gruppo dedito ad un pesantissimo thrash-core dalle venature death metal cantato in italiano.
Nonostante non avessi mai avuto modo di ascoltarli, sono rimasto particolarmente colpito dalla prestazione offerta dalla band che ha sciorinato un affiatamento invidiabile oltre che una buona tecnica individuale. Molto interessanti i brani eseguiti, caratterizzati davvero da un impatto furioso a livello sonoro e visivo, anche dovuto al look particolare del singer Pietro che ha incorniciato dei testi interessanti e non banali, davvero un punto forte del gruppo. Brani come "2000 Anni Dopo di Cristo", "Il Funambolo" e "RIP" hanno dimostrato il valore della SRL che mi auguro di rivedere ben presto e di poter gustare anche su cd.

Infine è la volta degli headliners Rosae Crucis che per questo show scelgono di presentare una scaletta completamente estratta dal loro primo cd "Worms of the Earth", tralasciando i vecchi pezzi estratti dai demo, molto ricercati anche dai nuovi sostenitori della band.
Dopo l'evocativa intro "Behind the eyes of Partha McOthna" si susseguono così in ordine sparso le dirompenti "The Justice of Roma", "Bran Mak Morn", "The Dagon's Moor", "Escape from Eboracum", che non possono non mettere in luce come sempre la possente voce di Giuseppe "Ciape" Cialone che rappresenta un po' il marchio dei Rosae Crucis. Da segnalare per questo concerto il passaggio da quartetto a quintetto con l'inserimento di un secondo chitarrista nella persona di Tiziano Marcozzi che va così ad affiancare Andrea Magini, ed il nuovo drummer Piero "Miccoli" Arioni che va a sostituire il defezionario Mirko Lai.

Indubbiamente la formazione a cinque dal vivo risulta più "piena" ed aggressiva e questo non può che valorizzare ulteriormente il metal dei Rosae Crucis anche in sede live.
"The Black Stone" e la magnifica "The Witch" chiudono così il concerto e la serata dell'Alkatraz che avrebbe meritato ben altra affluenza ma che ha lasciato in ogni caso molto soddisfatti i presenti e ha presentato tre ottime bands italiane che proprio dal vivo trovano la loro dimensione migliore.

Ancora una volta, ha perso chi non c'era.

Report a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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