Gli American Tears sono un gruppo di pomp-rock nato nell’area di New York agli inizi degli anni settanta e formato inizialmente da Mark Mangold alle tastiere e voce, Gary Sonny al basso e Tommy Gunn alla batteria.
Pubblicano il loro primo disco, “Branded Bad” nel 1974 e il secondo, “Tear Gas” (che vede l’ingresso di Greg Baze al basso), nel 1975, entrambi per la Columbia Records.
La band, nonostante apprezzate esibizioni live al fianco di artisti come Peter Frampton, Gentle Giant, Gary Wright, ..., dove Mangold si erge ad assoluto ed istrionico protagonista, non va oltre una certa fama locale.
Con il terzo album, “Powerhouse”, gli American Tears rimodellano la line-up attorno al loro leader, con il chitarrista e cantante Craig Evan Brooks e la sezione ritmica affidata a Kirk Powers e Glenn Kithcart, gettando le basi, vista ancora una volta i tiepidi responsi commerciali, per una nuova avventura artistica denominata Touch.
Nel 2018 Mangold riesuma l’antico monicker e con tale intestazione vengono pubblicati “Hard Core” (2018) e “White Flags” (2019), mentre è del 2020 l’uscita di “Free Angel Express”, che si avvale della partecipazione di Alex Landenburg (Stratovarius, Kamelot, Rhapsody, Cyhra), Barry Sparks (UFO, Dokken), Doug Howard (Touch, Utopia, Edgar Winter Band) e Charlie Calv (Shotgun Symphony, Angel).