Ghostwound è l’unione di quattro rockers anticonformisti che decidono di formare una band a Milano, nel 2020.
Questi quattro “eroi maledetti in cerca di riscatto” provengono da svariate formazioni attive nei malsani sotterranei della scena musicaledell’underground milanese — Matra, Lord Shani, Psicotaxi, Noise Under Dreaming, Free The Nation, per citarne alcune.
Nel loro passato, però, forse per colpa della loro scellerata e bizzarra condotta di vita, o forse a causa di un’infantile, e ridicola velleità di pensarsi invincibili e immortali, i nostri hanno buttato al vento le poche occasioni propizie che la vita di un artista offre, finendo per perdere tutti i treni.
Tutti, tranne uno.
Ed è in questa vecchia e malconcia simbolica locomotiva che hanno trovato un feeling comune nel creare uno stile che inserisce improvvise incursioni space funk ‘70 su un solido
terreno di rock psichedelico dominato dall’impasto fuzz/delay del chitarrista Paolo Bramino e dal synth analogico del vocalist Michele Ricciardi.
Queste linee guida del loro linguaggio musicale si completano con uno stile vocale onirico e dreamy che contribuisce a creare il giusto contrasto creativo che sarà fonte d’ispirazione per la composizione di dieci brani originali, registrati poi in due diverse sessioni al MaiTai Studio di Milano da Gianluca Mancini e mixati da Paolo Bramino.
Nel frattempo Ghostwound iniziano l’attività live che li porta a condividere il palco con Giöbia, Da Captain Trips, Black Delta Movement, Huge Molasses Tank Explodes, Bluedaze, Diplomatics, The Devils e altri.
Nel 2024 la band firma con Go Down Records per la pubblicazione dell’omonimo esordio, stampato in edizione limitata su vinile trasparente — dieci perle di groovy acid rock con un suono grezzo e genuino, che svela di volta in volta complessi piani d’ascolto e variegate atmosfere.