Dobbiamo innanzitutto premettere che poiché con molti ex-membri del gruppo non siamo più in contatto per varie ragioni li chiamerò con nomi disparati e soprannomi di vario tipo in modo da tenere celata la loro identità. Ma Voi sapete chi siete e se visitate questo sito sappiate che non vi abbiamo dimenticato e che tutte le follie musicali collettive del periodo in cui suonavamo insieme sono state tramandate a chi veniva dopo... Per raccontare la storia di questo gruppo che e’ assai variegata e popolata di gente dobbiamo tornare indietro fino alla fine degli anni novanta (credo 18/10/1997).Quando io, il vostro affezionatissimo, avevo due amici che chiameremo Frank e Sferla. Sferla che suonava il basso da qualche anno decise di smettere e di mettersi a cantare, vendette il suo strumento a Frank (che invece voleva imparare)e gli propose di mettere su un gruppo musicale. Con quest’obiettivo: esiste una legge in Italia secondo la quale se sei abbastanza famoso eviti di fare il servizio militare poiché è dannoso per la tua carriera e poiché Sferla era un metallaro patito per gli Iron Maiden, l’indirizzo musicale del gruppo non fu mai messo in discussione. Io avevo da poco smesso di suonare con un gruppo hard rock, e volevo dare una mano a due amici quindi gli chiesi se avessero bisogno di un chitarrista erano nati i MourningStar ma ancora non avevano un nome né sapevano precisamente cosa fare. Per un periodo provammo a suonare delle cover per affiatarci l’un l’altro ma era difficile sia per la mancanza di un batterista che per l’inesperienza nel suonare insieme intanto Sferla chiedeva insistentemente di scrivere pezzi nostri in modo da poter iniziare ad avere una nostra identità musicale e tanto disse e tanto fece che alla fine dopo un paio di mesi cominciai a scrivere musica, il primo pezzo che venne fuori fu Exile of solitude che non aveva il testo che ha ora né l’arrangiamento. Da quel momento in poi ho iniziato a scrivere musica, e Sferla i testi mentre Frank si dimostrava un ottimo giudice per quanto riguarda gli arrangiamenti e i riff da tenere e da scartare ma il problema di cercare un batterista rimaneva, specialmente per il genere che volevamo fare; provammo anche ad aggiungere una seconda chitarra, un altro amico che chiameremo Bizio e che già suonava con altri gruppi rock, ma il suo stile non si adattava al nostro e quindi decidemmo per la formazione a quattro Cambiammo il cantante dopo sette mesi, infatti, mentre io e Frank volevamo fare un metal più anni ottanta Sferla voleva essere più sinfonico e con sonorità più oscure sulle orme di gruppi come Dimmu Borgir e Cradle of filth. Ci ritrovammo in due, un bassista e un chitarrista con molta voglia di suonare ma non trovavamo persone con cui ci piacesse suonare quindi continuammo a comporre riff ed arrangiare pezzi fino a che non incontrammo il nostro secondo cantante che chiameremo col suo vecchio soprannome Blodham, non ho mai saputo cosa significasse. La fortuna volle che Blodham conoscesse un batterista a cui piaceva quello che suonavamo, ora la formazione era completa scegliemmo come nome Morningstar( come l’arma medioevale) e non restava che suonare, suonare, suonare e fu proprio quello che facemmo ma per varie vicissitudini nel giro di un altro anno ci ritrovammo con un nuovo cantante detto Pilo ed una nuova batterista che, nonostante fosse una donna, andava veramente come un treno; questa gentile fanciulla prende il nome di Guardianne La fatica più grande fu di riarrangiare di nuovo i pezzi e di cambiare i testi delle canzoni tranne quello di Last Prayer scritto da Blodham e mai cambiato, e quello di Scream of Revenge e di Damned Soul scritti da Frank. E’ con questa formazione che suonammo ad una delle tante manifestazioni per gruppi emergenti dell’estate romana nel 1999 ma poco tempo dopo per motivi personali dovemmo cambiare batterista e poco prima dell’arrivo del nuovo anno anche Frank smise di suonare con noi a causa di vari impegni e varie divergenze col vostro affezionatissimo.Io ed il Pilo ci trovammo senza bassista ma con un nuovo batterista. Quest’ultimo si chiama Demian ed è un nostro carissimo amico che nonostante amasse tutt’altro genere (ora, infatti, suona con gli Inferno, un atro gruppo Hard Core romano) venne a darci una mano in un momento in cui probabilmente senza di lui ci saremmo sciolti definitivamente. L’inizio del Duemila ci trova con la formazione completata da un nuovo bassista quello che appare su questo sito e che suona col vostro affezionatissimo da ormai quasi cinque anni, Edoardo Santese "EDDIE" per gli amici. Su di lui c’e’ da raccontare un aneddoto interessante. Ci conoscemmo ad una festa e una volta saputo che suonava il basso cominciai ad infastidirlo con mille domande sui suoi gusti musicali e sul suo tipo, modello e marca di basso preferito, ma quando gli guardai le mani e gli dissi che erano troppo piccole per suonare il basso, lui mi rispose dicendo che erano poco più di sei mesi che suonava, che riusciva benissimo ad eseguire pezzi degli Iron Maiden come Phantom of the opera o Wrathchild e che stava iniziando con discreto successo a studiare anche alcuni brani dei Dream Theater. Chiesi immediatamente perdono ed implorai perché venisse a suonare con noi e ne traemmo subito un gran beneficio sia per il suo buon gusto che per la sua maniera di comporre. Per altre informazioni su Eddie potete guardare la sua scheda tecnica sempre su questo sito. Quando Demian dovette smettere di collaborare con noi perché molto impegnato con altri suoi gruppi trovammo quasi subito un altro batterista che chiameremo Magno per ragioni legate al suo nome di battesimo. Lo conoscemmo tramite un annuncio e si dimostrò veramente un gran batterista, preciso e molto potente con un buon gusto per gli arrangiamenti e talmente preso dal suo strumento che un giorno portò in sala una foto ingrandita della batteria dei suoi sogni, che appese subito vicino al poster gigante del suo idolo Nicko Mc Brain. Anche su Magno ci sono alcune cose interessanti da raccontare, quella più singolare è che più di una volta l’ho visto addormentarsi in piedi e restare in questa posizione, non per modo di dire ma letteralmente! Ci sono altre persone che hanno assistito a questo fenomeno per mia fortuna ed anche il Magno stesso potrebbe confermare che si tratta di verità. Ma la cosa più strabiliante del Magno è che anche se a volte dorme in piedi, quando si siede sulla batteria si accende qualcosa in lui che lo cambia. Venne a suonare ad un nostro concerto nonostante avesse trentanove di febbre e fu lo stesso precisissimo e potente, talmente tanto che suonò l’ultima canzone con una mano sola mentre con l’altra faceva roteare a tempo la bacchetta! Con lui facemmo molti concerti in vari locali di Roma come il "Moon Club" o il "Two Pack", ci lasciò per suonare hard rock in altri gruppi dicendoci che il Metal non lo interessava più. Quasi un anno dopo avere iniziato a suonare col Magno cambiammo il nome del gruppo in MOURNINGSTAR poiché nonostante il precedente ci piacesse c’erano già altri gruppi che lo portavano e decidemmo di cercare anche un altro chitarrista per avere un suono più completo. Il chitarrista in questione che chiameremo Lello lo incontrai per la prima volta al Gods of Metal festival del 1999 e lo rividi qualche anno dopo all’università: io cercavo un chitarrista, lui un gruppo e ci piacevano quasi gli stessi generi Di Lello devo dire che lavorò sodo fin dall’inizio, infatti, preparammo un concerto in meno di un mese, lui imparò molto velocemente i nostri pezzi, arrangiammo insieme i brani del gruppo per essere suonati da due chitarre e al suddetto concerto si fece onore. Suonammo insieme per un paio d’anni, su di lui non ci sono particolari aneddoti da raccontare ma la cosa più importante è che il suo arrivo ci fece venire voglia di ricominciare a scrivere pezzi nuovi, infatti, fummo Eddie, io e lui a scrivere la musica di MourningStar, la canzone che porta il nome del nostro gruppo. Pilo e Magno smisero di suonare con noi prima l’uno e poi l’altro nel giro di un paio di mesi e continuammo in tre, in quel periodo cominciammo a scrivere pezzi nuovi ed a cercare nuovi componenti per i MourningStar. La fortuna girò dalla nostra parte quando Demian ci disse che conosceva un cantante di un gruppo cover degli Iron Maiden che stava cercando altri gruppi con cui cantare magari facendo anche pezzi propri, è in questo modo che abbiamo conosciuto il nostro cantante Giovanni Butera detto Johnes per gli amici e fra le molte cose che ci sono da dire di lui è che dopo i primi veti minuti che ci siamo incontrati volevo ucciderlo ma grazie alla calma di Lello abbiamo chiacchierato con il buon Johnes per il tempo di un’altra birra. Insomma birra dopo birra ci siamo resi conto che la vedevamo simile su molte cose e che il Johnes era davvero una persona simpatica oltre che un cantante competente (almeno secondo quello che diceva lui). Quest’ultima cosa la dimostrò nelle prime due prove che fece con noi.Infatti, prima di iniziare la seconda prova Eddie mi prende da parte e mi dice: Non ti arrabbiare ma vedrai che oggi canterà malissimo perché mentre eravamo sui mezzi si è mangiato ben due Mc menù completi e con lo stomaco così pieno non potrà certo esprimersi al meglio. Non solo si espresse al meglio, aveva anche un memoria di ferro per la musica ed i testi! Per ulteriori informazioni su Johnes potete consultare la scheda tecnica su questo sito. Poco dopo l‘arrivo di Johnes trovammo anche un nuovo batterista, Daniele Peschiaroli detto il Peschio o per le amiche L’elefante Bianco e sono ovvi i motivi del secondo sopranome! Di nuovo un lavoraccio dover riarrangiare tutto specialmente per il fatto che il buon Peschio è un fissato del Jazz e un po’ anche della Fusion ma visto che sia io che Eddie sapevamo che sotto sotto conservava ancora un cuore di Metallo bastava ricondurlo alle origini. Altre peculiarità di Daniele vengono taciute per non incorrere in una denuncia per oscenità dicendo solo che di alcuni particolari video didattici girati da donne molto disponibili conosce persino gli operatori delle luci ed i costumisti. Scherzi a parte l’arrivo di Daniele ha veramente cambiato molto il nostro modo di suonare sia per quanto riguarda la precisione che il suo tocco particolare sulle pelli. Per ulteriori informazioni sul Peschio potete consultare la scheda tecnica su questo sito. Ma la nostra formazione non era ancora completa, infatti, il buon Lello smise di suonare con noi per vari motivi e varie divergenze di opinioni, decidemmo allora in modo molto azzardato di provare a far suonare con noi il fratello del nostro bassista e siccome buon sangue non mente, Filippo Santese detto Pippo suona ancora con noi dopo quasi due anni ed ha registrato con noi il nostro primo demo, che dopo tutti questi anni di concerti, cambi di formazione e tutto il resto quasi non sembra vero di esserci arrivati. Su Pippo c’e’ da dire che anche lui ha una vastissima cultura di video educativi ed e’ in parte a questa educazione che deve la scioltezza con cui le sue dita muovono sul manico della sua sei corde e il suo polso destro è così sciolto.Mentre per quanto riguarda il suo impegno per il gruppo ha riarrangiato molte delle parti di chitarra suonate dal suo predecessore. La storia dei MourningStar è stata soprattutto la mia quella del chitarrista Gabriele Giuliani detto: Morby come il cantante di un altro famoso gruppo Metal italiano, oppure detto Gabbo da un po’ di tempo a questa parte (cioè da quando è arrivato Johnes); in questi anni di perseveranza, amicizie e suoni, sono stato io a scrivere la maggior parte dei pezzi e degli arrangiamenti fino a che non ho conosciuto le persone con cui ora suono e spero di suonare ancora per molto tempo cinque menti pensanti ognuno con una sua sensibilità musicale ma che quando si tratta di scrivere sanno supplire ciascuna ai vuoti dell’atra. Questa è anche un po’ la storia delle persone che hanno creduto in noi e che sono venute ad ogni concerto (e che ringraziamo sentitamente), da quelli nei locali Metal all’ultimo nel centro sociale Spartaco e che ora è un po’ anche la tua se stai leggendo e sei arrivato fino a qui senza romperti i cosiddetti c..i. La Storia continua!!!!...Al prossimo concerto!