I Coroner non sono altro che tre roadies dei compatrioti Celtic Frost che nel 1985 decidono di fondare il proprio gruppo, dedito ad un thrash metal dalle tinte progressive e tecniche, come bene evidenziato nel loro debut album “R.I.P.”.
Il gruppo elvetico però con il trascorrere degli anni e dei dischi ha mutato la propria proposta musicale, dapprima lasciando maggiore spazio alla componente progressiva del proprio sound, come accade per i seguenti “Punishment For Decadence”, “No More Color” e “Mental Vortex”, e più tardi abbandonando i territori più canonici del thrash per dedicarsi ad una specie di avantgarde con “Grin” del 1993, vero e proprio canto del cigno della band che da lì a poco si scioglierà in maniera definitiva.
Ogni pezzo composto del gruppo è come un viaggio sulle montagne
russe: un continuo saliscendi, con momenti tesi, alternati ad altri più rilassati, per poi ripartire ancora con tratti ancor più veloci ed adrenalinici. Una band dalla personalità spiccata, come dimostrano non solo i lavori in studio, ma anche il gusto e l'intelligenza con cui il trio fa rielabora e fa propri alcuni classici della musica moderna, come "Purple Haze" di Hendrix e "I Want You (She's So Heavy)" dei baronetti Beatles.
I Coroner rappresentano una delle band maggiormente rappresentative del thrash tecnico e uno dei gruppi più originali della storia del metal, progredendo di disco in disco e proponendo soluzioni che pochi ai tempi hanno saputo capire ed apprezzare. E come tutti i gruppi culto che si rispettino, anche i tre svizzeri hanno pagato per le loro scelte musicali controcorrente e molto spesso lungimiranti, non ottenendo quel successo e quella considerazione che giustamente sarebbe spettata loro, salvo poi essere riscoperti e rivalutati in tempi più recenti. Si tratta comunque di una band che troppo spesso rimane ancora nell'ombra, quando invece il loro nome meriterebbe di essere citato al fianco di gruppi storici quali Metallica, Megadeth e Slayer.I Coroner non sono altro che tre roadies dei compatrioti Celtic Frost che nel 1985 decidono di fondare il proprio gruppo, dedito ad un thrash metal dalle tinte progressive e tecniche, come bene evidenziato nel loro debut album “R.I.P.”.
Il gruppo elvetico però con il trascorrere degli anni e dei dischi ha mutato la propria proposta musicale, dapprima lasciando maggiore spazio alla componente progressiva del proprio sound, come accade per i seguenti “Punishment For Decadence”, “No More Color” e “Mental Vortex”, e più tardi abbandonando i territori più canonici del thrash per dedicarsi ad una specie di avantgarde con “Grin” del 1993, vero e proprio canto del cigno della band che da lì a poco si scioglierà in maniera definitiva.
Ogni pezzo composto del gruppo è come un viaggio sulle montagne
russe: un continuo saliscendi, con momenti tesi, alternati ad altri più rilassati, per poi ripartire ancora con tratti ancor più veloci ed adrenalinici. Una band dalla personalità spiccata, come dimostrano non solo i lavori in studio, ma anche il gusto e l'intelligenza con cui il trio fa rielabora e fa propri alcuni classici della musica moderna, come "Purple Haze" di Hendrix e "I Want You (She's So Heavy)" dei baronetti Beatles.
I Coroner rappresentano una delle band maggiormente rappresentative del thrash tecnico e uno dei gruppi più originali della storia del metal, progredendo di disco in disco e proponendo soluzioni che pochi ai tempi hanno saputo capire ed apprezzare. E come tutti i gruppi culto che si rispettino, anche i tre svizzeri hanno pagato per le loro scelte musicali controcorrente e molto spesso lungimiranti, non ottenendo quel successo e quella considerazione che giustamente sarebbe spettata loro, salvo poi essere riscoperti e rivalutati in tempi più recenti. Si tratta comunque di una band che troppo spesso rimane ancora nell'ombra, quando invece il loro nome meriterebbe di essere citato al fianco di gruppi storici quali Metallica, Megadeth e Slayer.I Coroner non sono altro che tre roadies dei compatrioti Celtic Frost che nel 1985 decidono di fondare il proprio gruppo, dedito ad un thrash metal dalle tinte progressive e tecniche, come bene evidenziato nel loro debut album “R.I.P.”.
Il gruppo elvetico però con il trascorrere degli anni e dei dischi ha mutato la propria proposta musicale, dapprima lasciando maggiore spazio alla componente progressiva del proprio sound, come accade per i seguenti “Punishment For Decadence”, “No More Color” e “Mental Vortex”, e più tardi abbandonando i territori più canonici del thrash per dedicarsi ad una specie di avantgarde con “Grin” del 1993, vero e proprio canto del cigno della band che da lì a poco si scioglierà in maniera definitiva.
Ogni pezzo composto del gruppo è come un viaggio sulle montagne
russe: un continuo saliscendi, con momenti tesi, alternati ad altri più rilassati, per poi ripartire ancora con tratti ancor più veloci ed adrenalinici. Una band dalla personalità spiccata, come dimostrano non solo i lavori in studio, ma anche il gusto e l'intelligenza con cui il trio fa rielabora e fa propri alcuni classici della musica moderna, come "Purple Haze" di Hendrix e "I Want You (She's So Heavy)" dei baronetti Beatles.
I Coroner rappresentano una delle band maggiormente rappresentative del thrash tecnico e uno dei gruppi più originali della storia del metal, progredendo di disco in disco e proponendo soluzioni che pochi ai tempi hanno saputo capire ed apprezzare. E come tutti i gruppi culto che si rispettino, anche i tre svizzeri hanno pagato per le loro scelte musicali controcorrente e molto spesso lungimiranti, non ottenendo quel successo e quella considerazione che giustamente sarebbe spettata loro, salvo poi essere riscoperti e rivalutati in tempi più recenti. Si tratta comunque di una band che troppo spesso rimane ancora nell'ombra, quando invece il loro nome meriterebbe di essere citato al fianco di gruppi storici quali Metallica, Megadeth e Slayer.I Coroner non sono altro che tre roadies dei compatrioti Celtic Frost che nel 1985 decidono di fondare il proprio gruppo, dedito ad un thrash metal dalle tinte progressive e tecniche, come bene evidenziato nel loro debut album “R.I.P.”.
Il gruppo elvetico però con il trascorrere degli anni e dei dischi ha mutato la propria proposta musicale, dapprima lasciando maggiore spazio alla componente progressiva del proprio sound, come accade per i seguenti “Punishment For Decadence”, “No More Color” e “Mental Vortex”, e più tardi abbandonando i territori più canonici del thrash per dedicarsi ad una specie di avantgarde con “Grin” del 1993, vero e proprio canto del cigno della band che da lì a poco si scioglierà in maniera definitiva.
Ogni pezzo composto del gruppo è come un viaggio sulle montagne
russe: un continuo saliscendi, con momenti tesi, alternati ad altri più rilassati, per poi ripartire ancora con tratti ancor più veloci ed adrenalinici. Una band dalla personalità spiccata, come dimostrano non solo i lavori in studio, ma anche il gusto e l'intelligenza con cui il trio fa rielabora e fa propri alcuni classici della musica moderna, come "Purple Haze" di Hendrix e "I Want You (She's So Heavy)" dei baronetti Beatles.
I Coroner rappresentano una delle band maggiormente rappresentative del thrash tecnico e uno dei gruppi più originali della storia del metal, progredendo di disco in disco e proponendo soluzioni che pochi ai tempi hanno saputo capire ed apprezzare. E come tutti i gruppi culto che si rispettino, anche i tre svizzeri hanno pagato per le loro scelte musicali controcorrente e molto spesso lungimiranti, non ottenendo quel successo e quella considerazione che giustamente sarebbe spettata loro, salvo poi essere riscoperti e rivalutati in tempi più recenti. Si tratta comunque di una band che troppo spesso rimane ancora nell'ombra, quando invece il loro nome meriterebbe di essere citato al fianco di gruppi storici quali Metallica, Megadeth e Slayer.I Coroner non sono altro che tre roadies dei compatrioti Celtic Frost che nel 1985 decidono di fondare il proprio gruppo, dedito ad un thrash metal dalle tinte progressive e tecniche, come bene evidenziato nel loro debut album “R.I.P.”.
Il gruppo elvetico però con il trascorrere degli anni e dei dischi ha mutato la propria proposta musicale, dapprima lasciando maggiore spazio alla componente progressiva del proprio sound, come accade per i seguenti “Punishment For Decadence”, “No More Color” e “Mental Vortex”, e più tardi abbandonando i territori più canonici del thrash per dedicarsi ad una specie di avantgarde con “Grin” del 1993, vero e proprio canto del cigno della band che da lì a poco si scioglierà in maniera definitiva.
Ogni pezzo composto del gruppo è come un viaggio sulle montagne
russe: un continuo saliscendi, con momenti tesi, alternati ad altri più rilassati, per poi ripartire ancora con tratti ancor più veloci ed adrenalinici. Una band dalla personalità spiccata, come dimostrano non solo i lavori in studio, ma anche il gusto e l'intelligenza con cui il trio fa rielabora e fa propri alcuni classici della musica moderna, come "Purple Haze" di Hendrix e "I Want You (She's So Heavy)" dei baronetti Beatles.
I Coroner rappresentano una delle band maggiormente rappresentative del thrash tecnico e uno dei gruppi più originali della storia del metal, progredendo di disco in disco e proponendo soluzioni che pochi ai tempi hanno saputo capire ed apprezzare. E come tutti i gruppi culto che si rispettino, anche i tre svizzeri hanno pagato per le loro scelte musicali controcorrente e molto spesso lungimiranti, non ottenendo quel successo e quella considerazione che giustamente sarebbe spettata loro, salvo poi essere riscoperti e rivalutati in tempi più recenti. Si tratta comunque di una band che troppo spesso rimane ancora nell'ombra, quando invece il loro nome meriterebbe di essere citato al fianco di gruppi storici quali Metallica, Megadeth e Slayer.I Coroner non sono altro che tre roadies dei compatrioti Celtic Frost che nel 1985 decidono di fondare il proprio gruppo, dedito ad un thrash metal dalle tinte progressive e tecniche, come bene evidenziato nel loro debut album “R.I.P.”.
Il gruppo elvetico però con il trascorrere degli anni e dei dischi ha mutato la propria proposta musicale, dapprima lasciando maggiore spazio alla componente progressiva del proprio sound, come accade per i seguenti “Punishment For Decadence”, “No More Color” e “Mental Vortex”, e più tardi abbandonando i territori più canonici del thrash per dedicarsi ad una specie di avantgarde con “Grin” del 1993, vero e proprio canto del cigno della band che da lì a poco si scioglierà in maniera definitiva.
Ogni pezzo composto del gruppo è come un viaggio sulle montagne
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I Coroner rappresentano una delle band maggiormente rappresentative del thrash tecnico e uno dei gruppi più originali della storia del metal, progredendo di disco in disco e proponendo soluzioni che pochi ai tempi hanno saputo capire ed apprezzare. E come tutti i gruppi culto che si rispettino, anche i tre svizzeri hanno pagato per le loro scelte musicali controcorrente e molto spesso lungimiranti, non ottenendo quel successo e quella considerazione che giustamente sarebbe spettata loro, salvo poi essere riscoperti e rivalutati in tempi più recenti. Si tratta comunque di una band che troppo spesso rimane ancora nell'ombra, quando invece il loro nome meriterebbe di essere citato al fianco di gruppi storici quali Metallica, Megadeth e Slayer.I Coroner non sono altro che tre roadies dei compatrioti Celtic Frost che nel 1985 decidono di fondare il proprio gruppo, dedito ad un thrash metal dalle tinte progressive e tecniche, come bene evidenziato nel loro debut album “R.I.P.”.
Il gruppo elvetico però con il trascorrere degli anni e dei dischi ha mutato la propria proposta musicale, dapprima lasciando maggiore spazio alla componente progressiva del proprio sound, come accade per i seguenti “Punishment For Decadence”, “No More Color” e “Mental Vortex”, e più tardi abbandonando i territori più canonici del thrash per dedicarsi ad una specie di avantgarde con “Grin” del 1993, vero e proprio canto del cigno della band che da lì a poco si scioglierà in maniera definitiva.
Ogni pezzo composto del gruppo è come un viaggio sulle montagne
russe: un continuo saliscendi, con momenti tesi, alternati ad altri più rilassati, per poi ripartire ancora con tratti ancor più veloci ed adrenalinici. Una band dalla personalità spiccata, come dimostrano non solo i lavori in studio, ma anche il gusto e l'intelligenza con cui il trio fa rielabora e fa propri alcuni classici della musica moderna, come "Purple Haze" di Hendrix e "I Want You (She's So Heavy)" dei baronetti Beatles.
I Coroner rappresentano una delle band maggiormente rappresentative del thrash tecnico e uno dei gruppi più originali della storia del metal, progredendo di disco in disco e proponendo soluzioni che pochi ai tempi hanno saputo capire ed apprezzare. E come tutti i gruppi culto che si rispettino, anche i tre svizzeri hanno pagato per le loro scelte musicali controcorrente e molto spesso lungimiranti, non ottenendo quel successo e quella considerazione che giustamente sarebbe spettata loro, salvo poi essere riscoperti e rivalutati in tempi più recenti. Si tratta comunque di una band che troppo spesso rimane ancora nell'ombra, quando invece il loro nome meriterebbe di essere citato al fianco di gruppi storici quali Metallica, Megadeth e Slayer.I Coroner non sono altro che tre roadies dei compatrioti Celtic Frost che nel 1985 decidono di fondare il proprio gruppo, dedito ad un thrash metal dalle tinte progressive e tecniche, come bene evidenziato nel loro debut album “R.I.P.”.
Il gruppo elvetico però con il trascorrere degli anni e dei dischi ha mutato la propria proposta musicale, dapprima lasciando maggiore spazio alla componente progressiva del proprio sound, come accade per i seguenti “Punishment For Decadence”, “No More Color” e “Mental Vortex”, e più tardi abbandonando i territori più canonici del thrash per dedicarsi ad una specie di avantgarde con “Grin” del 1993, vero e proprio canto del cigno della band che da lì a poco si scioglierà in maniera definitiva.
Ogni pezzo composto del gruppo è come un viaggio sulle montagne
russe: un continuo saliscendi, con momenti tesi, alternati ad altri più rilassati, per poi ripartire ancora con tratti ancor più veloci ed adrenalinici. Una band dalla personalità spiccata, come dimostrano non solo i lavori in studio, ma anche il gusto e l'intelligenza con cui il trio fa rielabora e fa propri alcuni classici della musica moderna, come "Purple Haze" di Hendrix e "I Want You (She's So Heavy)" dei baronetti Beatles.
I Coroner rappresentano una delle band maggiormente rappresentative del thrash tecnico e uno dei gruppi più originali della storia del metal, progredendo di disco in disco e proponendo soluzioni che pochi ai tempi hanno saputo capire ed apprezzare. E come tutti i gruppi culto che si rispettino, anche i tre svizzeri hanno pagato per le loro scelte musicali controcorrente e molto spesso lungimiranti, non ottenendo quel successo e quella considerazione che giustamente sarebbe spettata loro, salvo poi essere riscoperti e rivalutati in tempi più recenti. Si tratta comunque di una band che troppo spesso rimane ancora nell'ombra, quando invece il loro nome meriterebbe di essere citato al fianco di gruppi storici quali Metallica, Megadeth e Slayer.
Foto band tratta da
Metal Archives