All'anagrafe Kristian Vikernes, il Conte Grishnackh rappresenta una delle incarnazioni più originali e rivoluzionarie del black metal norvegese, ricalcando anche nell'immagine e nelle pose il prototipo del black metaller-tipo. Dopo aver militato come bassista in molte band del circuito black undergound norvegese, tra cui si annoverano Old Funeral, Mayhem e Darkthrone, Vikernes decide di fondare un suo gruppo in modo da poter dare libero sfogo alla propria concezione del black metal. Ed ecco che nasce il progetto Burzum, one-man-band composta dal solo Conte, che si fa subito notare per la sua rielaborazione originale e personale del black: l'album di debutto, intitolato semplicemente "Burzum", esce nel 1993 ed è ancora molto legato agli stilemi tipici del genere, anche se compaiono già pezzi in cui inizia già a manifestarsi la vena più intimista di Vikernes, come nel caso di "Channeling The Power Of Souls Into A new God", totalmente tastieristica. Nello stesso anno Varg viene arrestato con l'accusa di aver ucciso a coltellate Øystein Aarseth, alias Euronymous, allora cantante della band Mayhem, oltre a alle accuse di essere responsabile della distruzione di alcune chiese. Viene quindi condannato a 21 anni di carcere, pena che non gli impedisce tuttavia di dare alle stampe altri dischi, tra cui i suoi capolavori "Hvis Lyset Tar Oss" (1994) e "Filosofem" (1996), apologetici della concezione della musica black di Burzum: le canzoni sono costruite attorno a pochi riff, lenti, ripetitivi, spossanti, che vengo ripetuti per l'intera durata dei pezzi, che nella quasi totalità dei casi non è inferiore ai cinque minuti, mentre la voce del Conte perde qualsiasi connotazione umana, sembrando più che altro una serie di latrati agghiaccianti. Se a tutto ciò aggiungiamo una produzione amatoriale e di qualità scadente, il risultato sono due dischi che trasudano disperazione, gelo, e quanto di più negativo l'animo umano possa provare. I dischi successivi di Burzum sono fortemente influenzati ed ispirati dalla condizione di prigionia ed isolamento del proprio creatore, che si cimenta in una sorta di musica ambient totalmente tastieristica, senza uso di voci, che mantiene l'impianto minimalista e scarno che già aveva caratterizzato i lavori precedenti. Conosciuto più che altro per i fatti di cronaca che lo vedono coinvolto, Burzum rimane una tappa obbligata per la nascita e l'evoluzione del black metal, nonchè grande fonte d'ispirazione per tutti i gruppi del filone del black metal atmosferico.