Steve Hackett deve la sua fama soprattutto alla militanza nei Genesis del periodo d’oro (da
“Nursery Cryme” a
“Wind & Wuthering”). Dopo l’abbandono di
Peter Gabriel,
Hackett lavora ad altri due album della band prima di dedicarsi alla carriera solista.
Hackett continua a perseguire i propri ideali progressivi fino a quando i dati di vendita non lo “costringono” ad avvicinarsi al pop, con album non propriamente memorabili (la copertina di
“Cured” parla da sé).
Negli Anni Novanta/Duemila, in piena epoca di revival progressivo,
Hackett rispolvera il repertorio dei Genesis, lo ammoderna (
“Genesis Revisited”) e torna a osare “un po’ di più” con collaborazioni sorprendenti (su tutte i Guardian Knot di
Sean Malone) e dischi sperimentali dal sapore nostalgico indubbiamente riusciti (da
“To Watch The Storms” in poi il chitarrista non ha sbagliato praticamente nulla, circondandosi di artisti di tutto rispetto e riempiendo i teatri di mezzo mondo con i suoi tour).
L’ultimo album in studio
“The Circus And The Nightwhale” è uscito nel 2024 via
InsideOut Music.
(photo credits: Tina Korhonen)