Steven Wilson è un musicista inglese, conosciuto soprattutto come frontman del gruppo progressive rock Porcupine Tree. Sono degli anni Ottanta le prime esperienze in studio di registrazione, che sfoceranno negli anni Novanta nei suoi due progetti principali Porcupine Tree e No-Man (con
Tim Bowness).
Come molti artisti del settore,
Steven Wilson fa parte di altri progetti collaterali. Nel 2004 ha formato un progetto a due, chiamato Blackfield, con
Aviv Geffen, un cantautore israeliano. Nei progetti Bass Communion e I.E.M.,
Steven suona tutti gli strumenti e cura tutti gli aspetti tecnici inerenti al suono, alla programmazione e alla produzione. Fondamentale è la sua collaborazione con
Lasse Hoile, grafico, regista e fotografo danese, da anni abilissimo nel tradurre in forma visiva le idee artistiche di
Steven.
In ambito solista, il primo lavoro è
“Insurgentes”, registrato tra gennaio e agosto 2008. Il disco vede la partecipazione di alcuni dei più acclamati musicisti in ambito progressive, tra cui
Gavin Harrison (già con lui nei Porcupine Tree) alla batteria,
Tony Levin (Peter Gabriel, King Crimson) al basso e
Jordan Rudess (Dream Theater) alle tastiere. Nella sua evoluzione stilistica (un percorso tracciato dai successivi
“Grace For Drowning” e
“The Raven That Refused To Sing”) l’artista fagocita generi diversi che vanno dal jazz all’elettronica.
In veste di produttore è stato scelto da band del calibro di Jethro Tull e King Crimson per il remastering del proprio catalogo, così come in studio è stato in grado di plasmare il sound di band seminali come gli Opeth.
“Hand. Cannot. Erase.”, l'EP
“4 ½” e il successivo
"To The Bone" rappresentano l’ultima incarnazione di
Wilson, ormai un mondo “a sé” nel genere progressive rock.
"The Future Bites" è uscito nel 2021, seguito nel 2023 da
"The Harmony Codex".
(photo by Hajo Mueller)