I Syndone nascono verso la fine del 1989 dalla volontà del compositore/tastierista Nik Comoglio di formare un trio, stile ELP, con Paolo Sburlati alla batteria e Fulvio Serra al basso, puntando molto sulle idee ed evitando totalmente sia l’arrangiamento fine a se stesso sia, soprattutto, l’uso della chitarra elettrica, da sempre strumento inflazionato in ogni genere.
… “Volevamo un nome che evocasse insieme: Sacralità, Torino, Spiritualità e Solchi Incisi (come un vecchio LP di vinile) così pensai a SYNDONE, con la “Y” per differenziarlo dalla famosa reliquia e renderlo internazionale al tempo stesso, senza essere blasfemo. Questo nome, infatti, evoca subito Torino in qualunque parte del mondo ti trovi … e questo mi piaceva”… [Nik]
Dopo due lavori: “Spleen” (1990) e “Inca” (1992), prodotti da Beppe Crovella, la band si scioglie per motivi interni al gruppo e ciascuno dei musicisti seguirà percorsi personali diversi.
Dopo diciotto anni la band ritorna sulla scena con una nuova formazione a quintetto. I nuovi musicisti sono: Federico Marchesano (basso e contrabbasso) – Francesco Pinetti (vibrafono e timpani) – Paolo Rigotto (batteria e percussioni) – Riccardo Ruggeri (voce) e Nik Comoglio, unico rimasto della vecchia formazione (piano, hammond, moog, rhodes e tastiere).
Recentemente la formazione della band è tornata ad un trio, Nik Comoglio, Francesco Pinetti e Riccardo Ruggeri.
“Odysséas” è l’ultima fatica discografica dei Syndone, cui hanno partecipato in veste di ospiti il drummer Marco Minnemann (Steven Wilson, Adrian Belew, The Aristocrats, …) e il flaurista John Hackett (fratello e collaboratore di Steve Hackett).