Soundstrike: rabbia controllata

Ho particolarmente gradito "Manifesto", secondo lavoro dei nostrani Soundstrike, per la sua miscela di metal moderno capace di essere violenta e ragionata e, soprattutto, mai banale.
In un panorama musicale, come quello attuale, in cui le band spuntano come funghi è sempre un piacere trovarsi di fronte ad artisti preparati ed in grado di produrre dell'ottima musica come quella contenuta nell'album del gruppo.
E' dunque con vero piacere che ho scambiato due chiacchiere con i ragazzi.

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal.it
Inizierei presentando il gruppo ai nostri lettori: raccontateci la vostra storia. Chi sono i Soundstrike?
Ciao a tutti i lettori di Metal.it!
I Soundstrike nascono nel 2003, da un’idea del chitarrista Francesco. Inizialmente, con la line-up formata da Francesco Coppo alla voce, Francesco Grandoni alla chitarra, Arianna Svizzeretto al basso e Leonardo Miliacca alla batteria, abbiamo esplorato vari generi musicali, fino ad arrivare nel 2007 a un cambio che ci ha orientati verso il Crossover/Alternative Metal.
Nel 2008 abbiamo registrato il nostro primo album “Machiavelli’s Art”, che ha riscosso pareri positivi da molte webzines, riviste, radio ed esperti del settore. Nel 2009 il nostro ex batterista lascia il gruppo e dopo un anno di ricerche e provini entra a far parte dei Soundstrike Mattia (ex batterista dei TER). Così, nel 2011, dopo un periodo di intenso lavoro in sala prove, entriamo con la nuova line-up negli “Skylab Studios” di Terni per le registrazioni del secondo full-length “Manifesto”, disponibile al pubblico da giugno 2012. Per la promozione di questo album ci siamo affidati alla “Necrotorture Promotion Agency”.
Come descrivereste la vostra musica e da dove traete ispirazione?
L'ispirazione ci è data dalla vita di tutti i giorni, cerchiamo di trasporre in musica tutti i sentimenti sia positivi che negativi che raccogliamo dalla vita. Infatti, anche per questo, possiamo descrivere la nostra musica come diretta e senza troppi fronzoli.
Come mai la scelta del vostro monicker?
Un po' per gioco, abbiamo accostato due parole che ci piacevano, Sound e Strike. In qualche modo poi il nome rende bene l'idea della nostra musica e quindi lo abbiamo tenuto volentieri!
In cosa è differente "Manifesto" rispetto al passato del gruppo?
"Machiavelli's Art", il nostro primo lavoro, rappresenta il nostro punto di inizio. Sono passati quattro anni dalla sua uscita e da quel periodo sono cambiate molte cose, sia la line-up che noi, che quando avevamo scritto i pezzi avevamo 20 anni. Il nostro ultimo album, rispetto al precedente, ha un proprio filo conduttore, contiene contaminazioni da vari generi, che vanno dal metal all'elettronica; quest'ultima crediamo sia la vera perla che differenzia di molto il nuovo album da quello precedente, infatti continueremo su questa strada, forse accentuando ancora di più questa caratteristica per farla diventare un elemento proprio del nostro genere, insieme a un grande groove e alle chitarre ribassate.
Mi piacerebbe sapere il motivo del titolo del nuovo album. Di quale manifesto parliamo?
Il titolo prende il nome dalla canzone dell'album, che rappresenta di più il nostro sound.

Manifesto è un titolo che incarna perfettamente l'idea di far conoscere la nostra musica, di sperimentare e di far critica alla società di oggi.
Ho trovato interessante l'artwork del lavoro: me lo descrivete? Si lega ai testi dell'album?
Il nostro artwork è caratterizzato da una bicromia: nero e verde. Il nero rappresenta la condizione di oppressione e di schiavitù, mentre il verde la speranza e la libertà.

L'immagine della copertina vede un filo spinato in primo piano, e in secondo piano degli uccelli in volo su un cielo cupo.

Il filo spinato è la condizione umana in cui viviamo, senza libertà e senza un prospettiva, ma gli uccelli liberi rappresentano la voglia di superare questa oppressione, che va al di là del cielo cupo ossia la paura di un cambiamento.

Si in qualche modo si lega anche ai testi, infatti c'è sempre una denuncia delle condizioni umane, che siano politiche o sociali.
Se doveste indicare qualche band che vi ha influenzato che nomi fareste?
Sicuramente Fear Factory.

Le altre lasciamole alla fantasia dei recensori (di altre webzine ...) che magicamente ci accostano sempre band con le quali noi non ci troviamo in linea.
Nu Metal - Crossover - Groove - 3 parole che mi piacerebbe voi descriveste.
Nu Metal: un genere musicale a cui ci accostano, si dice che sia morto, se ne dicono tante, se ne trovano tanti che ci sputano sopra...

Non lo amiamo tutto ma ha portato una grossa innovazione musicale nel mondo, e oggi, come del resto tutti i generi, a meno che non vogliamo progredire e vogliamo rimanere fossilizzati nei favolosi anni '80, si sta modificando ancora e sta diventando un genere difficilemente etichettabile.

Crossover: miscuglio di generi musicali, tutta la musica è crossover.

Groove: SOUNDSTRIKE
Come promuoverete l'album e il gruppo?
Cerchiamo di coniugare sia la promozione tramite internet con i social sia affidandoci ad un'agenzia di promozione, in particolare ci siamo rivolti alla Necrotorture Promotion Agency.
Cosa vi piace di più dell'essere musicisti e cosa no?
Essere musicisti permette di avere una valvola di sfogo creativa, di passare del tempo con gli amici cercando di costruire un progetto insieme e far arrivare ad altra gente le nostre emozioni.

Non ci piace essere presi sottogamba come spesso accade ai musicisti.
Le ultime parole famose...
Vi ringraziamo per questo spazio! Vi ricordiamo il nostro sitoattraverso il quale potete trovare tutti i link alle nostre pagine su internet e scaricare gratuitamente il pezzo "Manifesto"!

Grazie a voi, ed alla prossima!
Intervista a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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