Sono anni che si sente dire che l’hard melodico e l’AOR sono generi wimpy, vetusti e sorpassati, eppure “loro”, tra alti e bassi, sono sempre lì, con l’arma invincibile delle melodie, dei sentimenti e delle “canzoni”, hanno superato indenni anche le prove più difficili (il “ciclone” grunge), sapendosi rinnovare (forse anche solo minimamente) senza snaturarsi, convivendo con (e a volte “sopravvivendo” a) stili musicali apparentemente più “innovativi” e continuando ad allietare i loro fedeli sostenitori, tra i quali oggi si possono annoverare (almeno spero …) parecchi neofiti, che magari hanno imparato a conoscere i “classici” del genere anche tramite le cover dei talent shows (?!?).
L’Italia, agli occhi del “mondo”, non è mai stata particolarmente “credibile” nell’ambito specifico (e non è una novità …) e questo ha verosimilmente “tarpato le ali” a quegli irriducibili di talento che hanno comunque imperterriti continuato a “crederci”. A volte, però, la determinazione e il lavoro pagano e se l’Adult Rock tricolore ha sconfitto i “pregiudizi” (e un po’ di atavico provincialismo) è merito della convinzione dei pionieri e dei loro migliori epigoni, capaci di apparire finalmente per quello che in realtà sono: eccellenti interpreti di settore che attraverso qualità, professionalità e ispirazione non banali possono competere con chiunque.
Ragioniamo di questa “rivincita” e di molto altro con i graditissimi protagonisti di quest’intervista, Davide "Dave Rox" Barbieri, Pierpaolo "Zorro11" Monti e Amos Monti, ovvero la scintillante base esecutivo-concettuale su cui si sono edificati i Charming Grace, all-star band cosmopolita autrice di un disco veramente pregevole sotto tutti i punti di vista ed ennesima dimostrazione che spesso è vero che “italians (with a little help) do it better” …
Ciao ragazzi, grazie per il tempo concessoci, complimenti vivissimi per il vostro straordinario Cd e benvenuti su Metal.it! Ok, cominciamo “dall’inizio” … raccontateci qualcosa di voi e della “folle patologia” che vi ha contagiato: credere nella possibilità che l’AOR “made in Italy” potesse conquistare una forma inattaccabile di credibilità e attendibilità internazionale e concretizzare tale “visionaria” aspirazione …
Zorro:
Wow, partenza col botto! Innanzitutto grazie Marco per questa intervista, Metal.it è uno dei siti che giornalmente visito con grande piacere e di conseguenza è ancora una volta un onore farne parte dal punto di vista “artistico”!
Parlando dell’
AOR tricolore… credo che solo pochi anni fa nessuno avrebbe scommesso neanche un euro sulla possibilità che il nostro paese sarebbe stato in grado di sfornare prodotti competitivi per quanto concerne questo meraviglioso genere musicale … poche realtà, infatti, si erano affacciate sino ad allora nel mercato discografico internazionale, finendo per essere purtroppo eclissate da movimenti ben più coesi e attrezzati come quelli americano, scandinavo o centro-europeo.
Personalmente credo che quello che sia sempre mancato alla nostra scena possa essere individuato all’interno della parola “collaborazione”, nel senso che difficilmente le
bands e gli artisti della nostra penisola hanno unito le loro forze in passato per cercare di creare un movimento unitario di un certo spessore: questo si è riflesso ovviamente in maniera negativa sul movimento generale, facendoci fagocitare da scene ben più vivaci e baldanzose come quelle sopra citate.
Shining Line, Lionville, Wheels Of Fire, e poi ancora Los Angeles, Hungryheart, Soul Seller, Myland, Perfect View, Edge Of Forever, …, si affiancano oggi agli storici Elektradrive e Danger Zone e s’insediano direttamente nell’aristocrazia del rock melodico, proponendosi senza timori reverenziali come agguerritissimi contendenti nella sfida per il “trono” di categoria … come hai detto, impensabile fino a “qualche” anno fa … cos’è cambiato? E’ solo uno degli effetti positivi della “globalizzazione” (e della “tecnologia” …), di una nuova voglia di “solidarietà” o c’è dell’altro?
Zorro: Come ti dicevo, è cambiata l’ottica con cui gran parte degli artisti tricolori ora affrontano il mercato: lo si fa collaborando l’un l’altro in maniera continuativa e costruttiva, cercando di dare un senso ad un movimento non più circoscritto ad ogni singola entità, ma portato avanti in maniera unitaria per dare credibilità ad una scena che ora viene internazionalmente riconosciuta dopo tanto sudore e fatica.
Quando Shining Line (
il supergruppo che funge da l’illustrissimo “precedente” ai Charming Grace … n.d.r.) ha preso vita, ho tentato in primis di portare a collaborare diversi
singers e musicisti della nostra penisola, cosa resa possibile dall’importante sostegno in fase di produzione come l’amico e talentuoso produttore Alessandro Del Vecchio.
Purtroppo le mele marce esistono ancora, rappresentate da artisti nostrani che preferiscono sputare sulla reputazione dei propri colleghi invece di collaborare in maniera propositiva ed intelligente per questioni di stupide invidie e via dicendo, ma quello che costoro potranno ottenere non sarà altro che un triste isolamento all’interno della scena stessa, col risultato che la loro credibilità andrà pian piano scemando sino a perdere il rispetto e l’attenzione da parte di gran parte dei fans internazionali del genere.
In particolare voi, in effetti, siete “specializzati” nelle collaborazioni “eccellenti” … come siete riusciti a coinvolgere così tanti protagonisti della “scena”? Come avete fatto ad assicurarvi i “servigi” di un “mito” come David Forbes, ormai dato per “disperso”?
Zorro: Personalmente adoro collaborare ogni volta con artisti nuovi, credo che dall’unione artistica di due menti differenti e con lo stesso profondo amore per il medesimo genere musicale possa scaturire unicamente un qualcosa di magico dal punto di vista compositivo e sonoro!
Da Shining Line in poi ho avuto la conferma di quanto appena detto, e in ogni singolo giorno non vedo l’ora di confrontarmi con qualcuno nuovo artista per dar vita a idee sempre differenti e a nuove sfumature per quanto concerne la musica
AOR e tutti i suoi generi limitrofi.
Riguardo a David Forbes è stata una vera e propria avventura! Tutto è nato grazie al supporto del nostro grande amico Daniele Luzi, con il quale abbiamo scovato nel
web alcuni indizi che abbiamo seguito per scovarlo dopo più di venti anni di assenza dalle scene! Alla fine siamo riusciti ad entrare in possesso del suo numero di telefono, e grazie al fondamentale supporto del nostro perenne “riferimento” Alessandro Del Vecchio siamo stati in grado di chiamarlo a casa per proporgli questa inedita collaborazione. David si è dimostrato una persona estremamente gentile e ancora vogliosa di rigettarsi nel meraviglioso mondo del rock melodico … per cui è bastato davvero poco prima di avere il suo ok e dare il via ai lavori!
Ho apprezzato molto la soluzione dei duetti vocali, elaborati attorno all’eccellente voce “guida” di Davide "Dave Rox" Barbieri … di chi è stata l’idea e quale procedura avete seguito nella predisposizione degli accostamenti?
Zorro: L’idea è nata dopo una collaborazione tra il sottoscritto e lo stesso Dave, che contattai nel 2010 per proporgli di cantare un nuovo
demo a firma Shining Line, questo dopo aver sentito il suo ottimo
debut album a firma Wheels Of Fire uscito subito dopo Shining Line sempre per Avenue Of Allies Music. Dopo aver sentito quel disco ho subito creduto che Dave possedesse un enorme potenziale canoro per quanto concerne il rock melodico in tutte le sue possibili sfumature, e questo venne confermato da una prestazione eccezionale proprio all’interno del
demo che gli chiesi di cantare.
A quel punto gli proposi immediatamente di collaborare insieme in un nuovo progetto
AOR, sottolineando che da tempo mi frullava per la testa questa idea di costruire un album tutto di duetti imperniato attorno ad una voce guida principale: Dave si dimostrò subito entusiasta di questa grande possibilità di duettare insieme a nomi affermati della scena rock melodica, e in quel momento la collaborazione iniziò ufficialmente partendo proprio dal
demo che lui registrò per Shining Line: la canzone era, infatti “The Sound Of Your Heart”, che divenne a quel punto il primo vero e proprio brano a firma Charming Grace. :)
Davide, tra l’altro, dimostra di non temere i “paragoni” onerosi e di non avere soverchie manie di “protagonismo” (ed è strano per un frontman …:) ) … mi rendo conto che probabilmente non è una domanda “facile”, ma tra le tante voci con cui ti sei “confrontato”, quale ti ha procurato l’emozione più intensa? E con quale ritieni che la tua laringe si sia interfacciata meglio?
Dave: Grazie mille per i complimenti Marco. Sinceramente tutti i duetti sono stati per me qualcosa di speciale. Ma ti confesso che duettare con David Forbes, una leggenda nell’
AOR ed assente dalle scene da così tanto tempo, è stata un’emozione immensa. Spero tanto che questa
release gli abbia fatto tornare la voglia di fare musica … è un grande talento e noi tutti amanti del genere lo aspettiamo! Rispondendo alla seconda domanda, forse qui ti spiazzerò … ma mi sono trovato divinamente a cantare con Jessie Galante, cantante e persona straordinaria!
A Pierpaolo, invece, chiedo di sviscerare la sua ormai ampiamente riconosciuta abilità di compositore … chi sono i tuoi modelli e quali sono gli obiettivi primari che ti prefiggi nella stesura di un brano? Da dove trai le principali fonti d’ispirazione e, più generalmente, come nascono i tuoi pezzi?
Zorro: Grazie Marco per le tue parole, anche se sinceramente di fronte a frasi del genere mi sento sempre in imbarazzo … per me le “riconosciute abilità di compositore” sono caratteristiche che mi fanno venire alla mente nomi come Desmond Child, Neal Schon o attualmente il nostro Alessandro Del Vecchio, io mi ritengo solo un appassionato fan di questa musica che ha una gran voglia di dire ciò che sente dentro traducendolo in un linguaggio caro a tutti gli amanti dell’
AOR in genere.
Le fonti d’ispirazione nascono nella quotidianità della vita, nelle esperienze personali, ma anche nelle emozioni che provo ascoltando buona musica o guardando un bel film o una serie tv: personalmente ho sempre considerato il rock melodico come il genere “emozionale” per eccellenza, che mal si sposa con una perfezione di facciata esagerata e con la mancanza di cuore nel brano che si vuole presentare. L’obiettivo primario che mi prefiggo sempre è, infatti, cercare di emozionare l’ascoltatore alla stessa maniera in cui io mi sono emozionato nello scrivere e creare la composizione che si vuole presentare.
La partnership nel songwriting tra Davide e Pierpaolo appare davvero “illuminata” e pregna di fascino … qual è il modus operandi che avete utilizzato per ottenere tali risultati?
Zorro: Posso dire Marco che hai assolutamente ragione, nel senso che con Dave ho trovato da subito una perfetta alchimia che ci ha portati a collaborare in maniera sincera, rispettosa e fruttuosa al cento per cento.
Personalmente odio, infatti, tutti quegli artisti che vogliono imporre il proprio punto di vista in una possibile collaborazione, per quanto mi riguarda potresti anche essere Desmond Child ma non m’interesserebbe assolutamente collaborare se il
modus operandi dovesse significare sottostare al
diktat artistico di un solo personaggio … e questo indipendentemente da chi questo possa essere.
Con Dave c’è stata dal primo minuto una forte onestà di fondo e un grosso rispetto per le idee di ciascuno, e questo ponendo anche la giusta attenzione nei ruoli di ognuno così da dimostrarsi assolutamente rispettosi verso il lavoro di ciascuno di noi: come dicevo all’inizio, la parola chiave è sempre “collaborazione”, se questa viene messa in pratica nel migliore dei modi il resto viene fuori in maniera del tutto naturale!
Ad Amos (e allo stesso Pierpaolo) è inevitabile, poi, sollecitare un commento sulle eventuali differenze tra il nuovo progetto e gli Shining Line, troppo (con)vincenti per non costituire un precedente al tempo stesso “rassicurante” e assai “impegnativo” …
Amos: Non abbiamo registrato Charming Grace pensando di replicare Shining Line … i due progetti per noi sono, infatti, sensibilmente diversi: Charming Grace nasce con la chiara idea di essere un progetto
AOR senza mai sfociare nell’
hard-rock più duro, inoltre in CG c’è un’idea un po’ pazza, nata da Zorro, di costituire un album composto interamente da duetti vocali. A questo punto è bastato lasciare Zorro e Dave liberi di comporre e di esprimersi liberamente, e con l’apporto di altri
songwriter che hanno dato il loro importante contributo abbiamo rischiato, ancora una volta (e nonostante i buoni propositi), di non aver abbastanza spazio sul cd per incidere tutto il lavoro … purtroppo siamo irrecuperabili! (LOL)
Ora una domanda che normalmente non è “amata” dai musicisti intervistati, ma che in questi tempi di frenesia e diffusa superficialità ha una sua ragione di essere … anche se, come ho detto in sede di recensione, “Charming Grace” vive della sua globalità e non di singoli episodi, se foste “costretti” a selezionare una canzone (o magari anche un paio, va …) che in qualche maniera lo rappresenti, quale sarebbe la vostra scelta?
Zorro: Personalmente i due brani che meglio rappresentano Charming Grace sono “Shining Light” e “Through The Stars”: la prima, infatti, rappresenta il perno attorno a cui è stato sviluppato l’intero progetto Charming Grace (il ritorno di una vera e propria icona di culto della scena adulta come David Forbes), mentre la seconda è il manifesto che porto dentro di me di questo per me importante album: i lavori, infatti, sono iniziati quando la mia amata madre era ancora qui con me, e sono terminati quando purtroppo se n’era già andata a causa di una durissima quanto veloce battaglia persa nei confronti di un maledetto male come il cancro. Questa è la canzone che io le ho dedicato per ringraziarla di tutto quello che ha fatto per me in questa vita.
Due parole sulle cover, “Everybody's broken” di Bon Jovi e “Leave a light on” di Belinda Carlisle … illustrateci i motivi che vi hanno condotto alla trascrizione di queste tracce e diteci dove avete “scovato” Aurë, una voce tanto “sconosciuta” quanto interessante …
Dave: Per quanto riguarda la
cover dei Bon Jovi, l’idea iniziale era quella di rifare una loro
demo mai finita su un loro disco dei tempi di “New Jersey”, ma per motivi di
copyright (che non sapevamo bene di chi fossero) abbiamo optato per ri-arrangiare una canzone presente sull’album “Lost Highway” pensandola come fosse stata scritta nel 1988, dandole quindi un taglio meno
country e decisamente più
Bonjoviana. “Leave A Light On” di B. Carlisle è sempre stata una canzone che mi sarebbe piaciuto cantare e secondo me si sposa molto bene all’interno di questo progetto. Aurë è stata una piacevolissima sorpresa … o meglio, essendo la ragazza di Zorro, lui ne aveva già intuite le potenzialità canore e così mi propose il duetto. Era alla sua prima esperienza in studio e si è comportata alla grande. Sicuramente avremo modo di sentire altro da lei in futuro.
Siamo arrivati ad una questione per quanto mi riguarda molto “ansiogena” … avremo mai la possibilità di sperimentare “dal vivo” le prerogative dei Charming Grace, magari anche solo in una configurazione “ridotta”? Devo mettermi “il cuore in pace” e considerarla solo una “pia illusione”?
Zorro: “Mai dire mai” disse qualcuno! Mettiamola così: dipende dal tipo di offerta, nel senso che tutto può concretizzarsi solo nel caso di una data fatta con tutti i crismi del caso e in un’occasione artisticamente valida … in quel caso si potrebbe iniziare a discuterne!
Ed ora quali sono le prospettive e i prossimi passi di questo “dream team” dell’hard melodico?
Zorro: Più che “dream team”, la chiamerei semplicemente “squadra di appassionati”… perdonami ma purtroppo mi sento sempre un po’ fuori luogo quando mi s’inserisce in una specie di schiera di eletti o qualcosa di simile, personalmente ritengo i grandi artisti ben lontani da quello che noi siamo e che credo sempre saremo!
Attualmente ho innanzitutto voglia di dedicarmi al cento per cento nella promozione di questo progetto, ad esempio recentemente ci siamo sorbiti un viaggio di quasi tre ore sia all’andata che al ritorno per partecipare alla trasmissione “Italian Pie” condotta da Tommy Civieri all’interno di C-You.tv, la Web TV più grande d’Italia … è stata un’esperienza meravigliosa!
In più ho tutta una miriade d’idee che mi girano per la testa … ma come sempre devo fare un po’ d’ordine perché col poco tempo a disposizione ne posso portare avanti purtroppo solo una alla volta!
Gli anni ottanta (e pure i settanta, in realtà …) sono tornati prepotentemente in auge, un po’ in tutti i settori musicali e il ritorno del “classico” appare una tendenza importante dei nostri tempi … da cosa nasce, secondo voi, questa esigenza? Si tratta del frutto di un fenomeno ciclico di “corsi e ricorsi” tipico della storia del rock, o di qualcosa di maggiormente complesso? E qual è la vostra opinione sull’atavica diatriba tra “conservatorismo” e “innovazione”?
Zorro: Quella del ritorno in auge del rock con tutti i suoi generi limitrofi è una bella domanda, la cui risposta credo sia particolarmente complicata da estrapolare. Personalmente ritengo la ciclicità abbia senza dubbio una parte importante in tutto ciò, ma allo stesso tempo ho notato nelle persone una voglia di riscoperta di musica “suonata”, forse probabilmente legata a quell’alone di stanchezza oramai legato all’eccessivo utilizzo di
loop elettronici e battute campionate tipiche di generi come pop elettronico, dance e simili … si sta riscoprendo il valore aggiunto delle chitarre ed altri strumenti nei pezzi, i quali sono tornati in alcuni casi anche ad eseguire veri e propri assoli all’interno di brani composti per ambienti mainstream, cosa questa che sicuramente non accadeva da tempo.
Per la diatriba “millenaria” tra
conservatorismo e
innovazione …
beh io credo che sia sempre possibile trovare una via di mezzo che sia apprezzabile da tutti, del resto Charming Grace nasce proprio alla base di queste prerogative: melodie classiche e composizioni di tipico stile
AOR confezionate con una produzione sì
old-style nelle intenzioni ma al passo coi tempi dal punto di vista del sound: credo che questo sia il giusto compromesso!
Poi ovviamente sta anche all’ascoltatore porsi nella giusta maniera al momento dell’approccio: se si pensa di poter ascoltare
album che suonano come venti anni fa, credo che sia inutile anche solo abbozzare un discorso … io stesso sono un folle amante delle produzioni dei tempi che furono (che considero le migliori di sempre in generi come
AOR e
hard melodico), ma mi rendo comunque conto che sono cambiate mille variabili da allora e che quindi l’unica cosa possibile sia trovare, come già detto, un giusto compromesso tra quello che questo genere è stato e quello che può essere ai giorni nostri.
Avete collaborato con un sacco di grandissimi artisti, ma ce n’è qualcuno che finora vi è “sfuggito” e che invece “sognate” di avere prima o poi su un vostro album?
Zorro: Ci sono molti aneddoti relativi a nomi che per vari motivi (in alcuni casi anche poco eleganti) non hanno partecipato ai progetti da me presidiati, ma per ovvi motivi non li citerò proprio per una questione di eleganza di base: credo che abbiano perso l’opportunità di fare qualcosa d’importante che avrebbe potuto arricchire entrambi dal punto di vista artistico ed umano.
Parlando invece del sogno nel cassetto … io sogno ogni singola notte di avere la possibilità di collaborare, un giorno, con Bryan Adams. Se ho iniziato ad ascoltare
AOR è tutto merito suo, la mia vita è completamente cambiata dopo aver ascoltato quel capolavoro intitolato “Waking Up The Neighbours”… grazie Bryan!
Siamo alla fine … nel ringraziarvi nuovamente e rinnovando gli apprezzamenti per il vostro lavoro, vorrei consideraste questa “domanda” come una sorta di spazio “autogestito” … sfruttatelo come meglio credete!
Zorro: Vorrei ringraziarti Marco per la tua meravigliosa recensione di Charming Grace, per il tuo supporto e per questa davvero piacevole intervista: quello che trasuda in ogni tua parola è una grande e sincera passione per questo meraviglioso mondo che è il rock melodico, e senza persone come te non esisterebbe un giornalismo in grado di dare il giusto supporto agli artisti che tentano di tenerne alta la bandiera tuttora nel terzo millennio!
Vorrei invitare tutti i fans e i vostri lettori a visitare il nostro sito ufficiale
www.charminggraceaor.com , lì troverete tutti i dettagli del nostro
debut album (incluso il modo per acquistarlo autografato) e tutte le modalità per mettersi in contatto con noi come
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Facebook ufficiale e altro ancora! E come sempre … rock on!!!