E' proprio "The Last Embrace to Humanity" il titolo dell'ultimo album dei piemontesi Odd Dimension, ennesima band a sventolare con orgoglio la bandiera italiana anche al di là dei patri confini. E in un periodo di Gloria per il prog metal nostrano andiamo a scambiare due parole con Gianmaria Saddi e Gigi Andreone, rispettivamente chitarrista e bassista della band. Vediamo cosa ci hanno raccontato riguardo il disco, il loro futuro e la situazione del metal in Italia..
Prima di tutto direi che potreste presentarvi a quei pochi che ancora non vi conoscono. Chi sono gli Odd Dimension? Come definireste la vostra musica?
G.A. - Ciao a tutti I lettori di Metal.it! Il progetto Odd Dimension nasce nel 2001 e dopo molto lavoro ed alcuni cambi di formazione giunge al rilascio nel 2011 del debut album 'Symmetrical' anticipato nel
2005 dall'EP A New Dimension. L'album venne ben accolto dalla critica e ad inizio 2012 abbiamo intrapreso un tour europeo in supporto a Rhapsody of Fire.
Di ritorno abbiamo intrapreso le composizioni per l'attuale 'The Last Embrace to Humanity' che e'stato rilasciato a fine marzo, come per il primo album via Scarlet Records.
Il vostro ultimo lavoro, “The Last Embrace to Humanity”, è stato personalmente molto gradito. Se avete avuto l’occasione di dare un’occhiata alla mia recensione, quello che maggiormente ho riscontrato di diverso rispetto a “Symmetrical” è stata una maturazione a livello di songwriting, un abbandono al prog più “puro” e una maggiore ricerca della sperimentazione. Vi ci trovate?
G.S. - Sicuramente il tempo trascorso insieme in tour e le esperienze musicali variegate dei singoli membri della band hanno contribuito a far maturare il sound globale e ci hanno consentito di esprimere meglio la nostra vera personalità musicale in questo ultimo lavoro. Non c'è stata una mirata ricerca sperimentale ma semplicemente abbiamo lasciato libere di emergere le varie influenze presenti negli ascolti e nella vita musicale dei membri della band, il tutto miscelato insieme in sala, luogo dove nascono le nostre composizioni.
In particolare ho riscontrato atmosfere globalmente più “cupe”, se così vogliamo dire. E’ successo qualcosa nelle vostre vite che ha influenzato queste sonorità o semplicemente volevate provare qualcosa di diverso?
G.A. - L'album segue a livello testuale un concept che riguarda l'alienazione dell'uomo nel mondo moderno, questa tematica ha influenzato le sonorità del disco nel verso che tu hai ben colto. Come nel lavoro precedente, musica e testi si uniscono per cercare di esprimere le nostre idee compositive.Non pianifichiamo mai a priori le sonorità di un lavoro, nascono spontaneamente in sala mentre componiamo e certamente il difficile momento storico che viviamo ha avuto la sua influenza su di noi personalmente e quindi sulle nostre composizioni.
Cos’ha aggiunto l’ospitata di Michele Luppi al disco? Cosa pensate abbia Michele che gli Odd Dimension (non per forza solo Manuel) ancora non hanno? Sempre se c’è qualcosa, sia chiaro!
G.S. - Oltre ad essere un amico Michele ha collaborato alla produzione delle voci in questo disco, dal lavoro insieme in studio e'nata l'ospitata come segno tangibile della sua presenza in questo disco.Cantante e musicista di grande esperienza, con vari dischi importanti alle spalle, sicuramente a differenza nostra ha una visione musicale globale che noi stiamo ancora costruendo.
E’ difficile per Federico e Gabriele dividersi tra Odd Dimension e Secret Sphere? Lo scorso anno mi è capitato di vederli nel giro di 3 sere con entrambi i gruppi e le loro prestazioni sono state eccellenti in entrambi i casi!
G.S. - Direi di no ormai lo fanno da anni, grazie anche al buon rapporto con Aldo ed i Secret non abbiamo mai avuto problemi ad organizzare gli impegni nel rispetto di tutti.
Chi si occupa principalmente di scrivere la musica e i testi? E’ un processo globale che coinvolge tutti o dobbiamo ringraziare qualcuno in particolare?
G.A. - Per quanto riguarda le musiche vengono composte in sala in maniera corale, spesso Gianmaria o Gabriele arrivano con qualche riff ma il processo di sviluppo e costruzione dei brani molto articolati tipici del nostro genere avviene con un lavoro attento in sala prove.
Per quanto riguarda i testi sia nel primo che nel secondo album sono stati composti da me in collaborazione con Manuel che stende le linee vocali. Diciamo che cerco di unire al meglio le musiche di cui vivo in prima persona la composizione in sala ed i sentimenti che vogliamo esprimere di cui parlo con gli altri membri della band prima di iniziare la stesura.
Dove volete arrivare? Insomma, quali sono i vostri progetti per il futuro, prossimo e meno prossimo?
G.S. - La band ha vissuto tutti questi anni di duro lavoro con l'obiettivo primario di esprimere la nostra musica, e i due albumus usciti per Scarlet ci hanno consentito solo in parte di esprimere le molte idee e influenze che compongono il progetto.
Per noi Progressive vuol dire prima di tutto viaggio musicale e umano, che prosegue sperando di raggiungere nuovi fan e nuove esperienze live.
Come vedete la realtà prog e metal in generale in Italia? Per quanto mi riguarda proprio in questi ultimi 2 mesi sto notando parecchi gruppi molto validi sfornare album eccellenti: voi, i Kingcrow, i DGM..
G.A. - Ne stavamo parlando recentemente con un amico di Los Angeles appassionato di progressive italiano dai 70 ad oggi, credo sia uno dei trademark musicali più apprezzati all'estero, fortunatamente la passione ci consente di proseguire grazie anche all'aiuto di etichette come Scarlet.
Prima i nomi li ho fatti io, ma se doveste farmi voi un nome, italiano e non, su cui scommettere per il futuro? Odd Dimension non vale eh!
G.S. - Nonostante il momento non certo felice per la musica sono molte le band che stanno sfornando ottimi lavori sia in Italia che all'estero, sicuramente una corrente del progressive che andrà rafforzandosi e'quella capeggiata da Porcupine Tree ed Opeth che sono tra i pochi che negli ultimi anni hanno davvero alzato il livello musicale.In ambito nazionale sicuramente nomi come DGM o Secret Sphere continueranno nei rispettivi filoni a tener alto il nome del metallo italico. Per quanto ci riguarda faremo del nostro meglio per proseguire e migliorare nei risultati ottenuti!
Bene direi che è tutto! Grazie mille per il vostro tempo e in bocca al lupo per i vostri progetti! Ci vediamo presto on stage!
Grazie a Voi vi aspettiamo sotto il palco al prossimo live!
Quoth the Raven, Nevermore..
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