Quattro chiacchiere in completo relax con Joachim Cans, cantante degli Hammerfall e da pochi giorni sugli scaffali dei negozi con “Beyond the Gates”, primo disco del suo progetto solista.
Allora, Joachim, come va?
Tutto bene, grazie!
Raccontami un po’, come sta andando questo tour di interviste?
Guarda, è innegabilmente una figata il poter girare e vedere sempre gente nuova e interessante, ma dopo poco già si comincia a sentire il desiderio di tornarsene a casa!
Ok, Joachim, raccontami un poco di questo tuo album solista: dimmi tutto quello che vuoi.
Ok, vedi, prima di tutto vorrei spiegarti il motivo che mi ha spinto a realizzare tutto questo: fondamentalmente ero un po’ stanco della solita vita che stiamo facendo con gli Hammerfall: sai, era sempre il solito tran-tran : disco-pausa-tour- disco-pausa-tour…e alla fine la noia che si prova in tournè mi ha convinto a farlo. Così ho pensato di dare libero sfogo a tutto quello che avevo dentro e lanciarmi in questa avventura. Ti confesso che all’inizio ero un po’ teso, dato che era una cosa che non avevo mai affrontato, ma sono così contento del risultato che ora tutti i dubbi si sono dissipati!
La prima cosa che si nota ascoltando il tuo nuova disco è un netto distacco dalle tipiche sonorità degli Hammerfall.
Esatto, è stata la prima cosa che mi sono imposto: mi sono detto “se devi fare qualcosa, non fare come fanno tanti che clonano le proprie band principali”. Ho voluto sin dall’inizio che il disco suonasse così, e anche come songwriting, devo dire che ce l’ho messa proprio tutta per non far somigliare i pezzi a quelli degli Hammerfall!
I pezzi di “Beyond the Gates” suonano molto spesso oscuri e misteriosi: è solo una mia impressione o è effettivamente una cosa voluta?
No ,no, è assolutamente voluto! Vedi, io sono convinto che in un uomo esistano due parti: una, per così dire, alla luce del sole, l’altra molto più scura, intima e nascosta. Ho voluto far suonare il disco in questo modo per dare voce alla parte oscura di me: i pezzi che ho sempre cantato con gli Hammerfall contengono spesso e volentieri messaggi positivi e sono un tributo a molti valori della nostra vita; credo che però nel mondo non siano tutte rose e fiori, e che bisogna ammettere l’esistenza di questa “parte negativa” dentro a ognuno di noi; non fraintendermi, non sono una specie di pazzo dalla doppia personalità, penso solo che essere coscienti di queste due parti che abbiamo dentro possa aiutarci a controllare meglio quella negativa.
Hai in programma un tour, oppure qualche apparizione in un festival estivo, insieme ai Cans?
Ancora non te lo so dire con certezza, stiamo cercando di organizzare qualcosa, ma tutto dipenderà dalle vendite dell’album, perciò non c’è proprio nulla di certo nemmeno per i festival estivi: ovvio che se il disco non vende gli organizzatori non ne vorranno nemmeno saperne di farci suonare, hahaha!
Joachim, prima mi hai detto che è stata la noia che si prova durante un tour a spingerti a registrare “Beyond the Gates”, ma allora, scusa, dov’è finita la vita “alla grande” che le rockstar fanno durante le tournee?
Non credo sia mai esistita, almeno, non negli anni in cui io ho fatto questa vita. Vedi, all’inizio del tour vedi tutto come una figata pazzesca: vedi un sacco di gente nuova e stimolante, vivi un bus extra lusso, conosci tantissime ragazze; insomma, ti diverti alla grande, tanto che il concerto vero e proprio diventa quasi un obbligo da affrontare. Un bel giorno però ti svegli, e scopri di esserti incredibilmente rotto le palle di tutto questo: la gente diventa noiosa, il bus ti sembra sempre più stretto e via dicendo. L’unico momento di vero svago è il concerto: puoi aver avuto una giornata schifosa, ma miracolosamente quando sei nel backstage, senti partire l’intro e ascolti il boato della gente, ti passa tutto.
Quindi il vecchio detto “Sex, Drugs and Rock’n Roll”?
Cazzate, almeno per noi: non so se poi gli altri gruppi vivano “alla grande” ma noi certo no. Oddio, ci sono ovviamente delle feste, c’è l’occasione per bere un po’ di più del solito, e per avere “un po’ di compagnia”, ma tieni conto che io canto, quindi se dovessi cominciare a bere, drogarmi e fare cazzate del genere sarei senza voce nel giro di due giorni! Cerco, per quanto mi è possibile, di non bere, di evitare i locali pieni di fumo e nei quali bisogna urlare per farsi sentire: devo cercare di risparmiare la voce, altrimenti il giorno successivo farei una figura di merda sul palco!
C’è una domanda che volevo farti da parecchio tempo: qualche anno fa faceste un tour con i Virgin Steele: le informazioni che avevamo dicevano che voi e la band di David sareste stati co-headliner; invece i VS suonarono per circa 40 minuti, mentre voi suonaste per un’ora in più: cosa ricordi di quella tournee?
Ricordo che la cosa fece incazzare parecchio tutti quanti: fans, bands, addetti ai lavori, e noi per primi! Non volevamo assolutamente fare la figura degli stronzi arroganti che dicono “non ce ne frega un cazzo se siete i Virgin Steele, noi siamo gli Hammerfall e suoniamo più di voi”, ma fattostà che andò così: gli accordi, come hai detto giustamente tu, erano che avremmo suonato più o meno per lo stesso tempo, invece, poco prima dell’inizio del tour il management girò le carte in tavola, facendo questo casino. David DeFeis e Ed Pursino si comportarono da signori: avrebbero potuto mandare tutti a cagare e restarsene a casa, li avrei capiti benissimo, invece hanno accettato la cosa e abbiamo continuato. Ricordo che comunque è stato un bellissimo tour, anche se mi faceva molto strano avere come “spalla” uno dei gruppi mito della mia giovinezza, e più in generale, dell’intera scena mondiale! Ci tengo comunque a dire che l’episodio non ha assolutamente portato contrasti di alcun genere fra noi e i Virgin Steele, che hanno capito subito che la colpa dell’accaduto non era nostra.
Mi rendo conto che avrai già risposto 1000 volte a questa domanda, ma cosa bolle in pentola in casa Hammerfall?
Stai tranquillo, sono partito preparato ad affrontare domande sugli Hammerfall! Ahahaha! Comunque posso dirti che abbiamo un po’ di materiale pronto, dovremmo entrare in studio dopo l’estate e approssimativamente posso anticiparti che l’album uscirà nella primavera del 2005. Altro non posso dirti, anche perché i pezzi sono ancora solo abbozzati, quindi non posso sbilanciarmi più di tanto…direi che comunque promette bene!
Vedo che sei vestito dalla testa ai piedi con indumenti marchiati “Harley-Davidson”: ti piacciono le moto?
Si, ma più che altro mi piacciono i vestiti della Harley. Non fraintendermi, sono moto fantastiche, ma non ne guiderei mai una: ho troppa paura, e dopo quello che è successo poco tempo fa a Oscar (Dronjak, che si è “ mischiato le ossa” in
un incidente in moto) sono ancora più convinto che non ne prenderà mai una! Preferisco guardarmi un film, piuttosto!
E qual è l’ultimo film che hai visto?
“La maledizione della prima luna”, è uno spettacolo, davvero bellissimo
Ok, Joachim, siamo alla fine: saluta i lettori di EUTK
Ciao Ragazzi, siete i megliori!