È oramai sotto gli occhi di tutti che il metal mediorientale stia crescendo, che esso sia in grado di guadagnarsi un posto predominante nella scena mondiale, surclassando nazioni che sino ad ora l'hanno fatta da padrone. Dai celebri Orphaned Land ai blackster Melechesh, dai thrasher Hammercult fino ai Betzefer, Israele sta dimostrando di avere al suo interno un gran potenziale metallico con caratteristiche peculiari derivanti da un background musicale millenario. Fra le nuove proposte israeliane vi sono sicuramente i dark epic metallers Desert, band al lavoro sul secondo album 'Never Regret', in uscita il prossimo Marzo. Metal Hammer ha avuto il piacere di esser ospitato nel regno compositivo del sestetto per presentare in anteprima esclusiva la nuova release e discuterne il processo creativo.
Salve ragazzi! Benvenuti su Metal Hammer Italia! Grazie per la disponibilità! Come va?
È un onore per noi darvi questa prima intervista in assoluto riguardo al nuovo album. Per di più ad un magazine fondamentale di uno dei paesi che amiamo maggiormente!
Potete, prima di parlare dell'album, presentare la band?
Siamo nati nel 2002, abbiamo rilasciato il primo full-length 'Star Of Delusive Hopes' nel 2011 che ha ricevuto critiche positive in tutto il globo. Alle nostre release hanno partecipato artisti di grande calibro come Nick Savio (Hollow Haze), Andy LaRoque (King Diamond), Joakim Broden (Sabaton), Ralf Scheepers (Primal Fear) ed abbiamo suonato in festival importanti come il Sabaton Open Air, l'Aya Napa Youth Festival di Cipro e il vostro Total Metal Festival.
Parliamo ora del nuovo album, diteci qualcosa per introdurlo ai nostri lettori...
Il nuovo disco prosegue il tema concettuale del precedente, con argomenti come il coraggio, la battaglia per la giustizia e la libertà, narrando anche storie drammatiche di personaggi reali ed inventati. Le idee iniziali sono state partorite nel 2012, durante il tour passato e la pre-produzione è durata moltissimo a causa di diverse problematiche insorte. Nell'aprile del 2014 siamo entrati all'A.G. Studio di Tel-Aviv col nostro produttore Alex Zvulun per registrare il materiale. La registrazione, il mixing ed il mastering hanno coperto un periodo di due mesi ed ora stiamo definendo gli ultimi particolari.
Il luogo del delitto
Per quanto riguarda il songwriting, come si è svolto?
Durante lo scorso album due membri del gruppo, Max Shafranski e Oleg Aryutkin, svolgevano il 99% del lavoro, mentre io scrivevo le lyrics. Con questo disco il metodo è cambiato, i nuovi ragazzi della sezione ritmica e Sergei Metalheart hanno portato delle idee fresche, quindi tutta la band è stata coinvolta.
Quali sono le differenze con il precedente album?
Abbiamo rivoluzionato il modo di lavorare. Dalla pre-produzione con Erez Yohanan (Amaseffer), all'apporto di Alex Zvulun (The Fading), gran musicista e compositore che ha influenzato il processo creativo e l'ha innalzato ad un altro livello. Se 'Star Of Delusive Hopes' era un album caratterizzato da molti mid-tempo, 'Never Regret' è più heavy, veloce ed epico. Abbiamo aggiunto anche voci femminili e violino con Infy Snow e Merry Ann Genin, oltre al mitico Ralph Scheepers che ha contribuito ad una delle canzoni più pesanti del disco.
La band in studio
E sul recording process, cosa potete raccontarci?
Abbiamo usato due studi, ma il principale è stato l'A.G. Studio, impiegando strumenti ed effetti mai utilizzati da noi in precedenza. Il lavoro di mixing è stato abbastanza lungo, con ad esempio cinquanta tracce di tastiera per canzone.
Cosa rappresenta l'artwork?
È il fratello di Ezio Auditore di Assassin's Creed (ridono, ndr.). Seriamente, il guerriero in copertina raffigura la battaglia per la giustizia e la libertà che si combatte da millenni, senza rimpianto per il prezzo da pagare per questo traguardo. Quindi è aderente ai temi delle nostre canzoni. È stato realizzato da Jobert Mello che ha lavorato per Sabaton, Primal Fear, Grave Digger ed altri.
Su cosa si concentrano i testi di "Never Regret"?
Ogni canzone è incentrata su un personaggio eroico reale o fantastico, come 'Assassin’s Fate' basata sul videogame Assassin's Creed, 'Son Of A Star' incentrata sulla ribellione ebraica di Bar Kochba contro l'Impero Romano, '1812' sulla battaglia di Borodino ed 'Imperial Eagle', una traccia di nove minuti sulla guerra civile russa di inizio '900."
Per finire, qual è il vostro rapporto con l'Italia?
Abbiamo suonato per la prima volta due mesi fa in Italia, al Total Metal Festival di Bitonto. Un gran pubblico! Non vediamo l'ora di tornare, magari con il prossimo tour di 'Never Regret'. Ascoltate il disco ed imparate i testi, stiamo arrivando!
La copertina di "Never Regret"
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