Mellowtoy: The moment of truth

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Ogni album è un nuovo punto di partenza per una band e i Mellowtoy non fanno eccezione. Per il sestetto milanese rappresenta un salto di qualità, che arriva dopo tredici anni di attività e diversi cambi di formazione. Per il loro quarto lavoro in studio 'Lies', i nostri hanno scomodato nomi importanti del panorama rock e metal mondiale, da Marco Coti Zelati (Lacuna Coil) in veste di produttore a Kyle Hoffman (P.O.D., Bush) al mixaggio. Il risultato è un prodotto maturo, che mantiene forte l’impronta nu metal della band e ne rilancia le ambizioni.
A spiegare il significato del nuovo album è Titta Morganti, chitarrista e membro storico dei Mellowtoy:
Le bugie a cui facciamo riferimento nel titolo si riferiscono a quello che, negli ultimi anni, ci è stato raccontato dalla politica, dalla finanza e dai media. E’ una presa di coscienza del fatto che nel futuro prossimo dovremo costruire le nostre vite su fondamenta largamente compromesse.
Disillusione: in una parola può essere definito così l’approccio della band a una realtà instabile e sempre più precaria, in cui è difficile capire quale direzione seguire per vedere la luce. 'Lies' segue a cinque anni di distanza la pubblicazione del precedente lavoro:
Dopo l’uscita di 'Pure Sins' abbiamo suonato per due anni fra Italia ed Europa. Poi ci siamo presi un periodo di riposo forzato, abbiamo cambiato alcuni elementi della line up e iniziato a scrivere roba nuova. Per la direzione artistica e il mixaggio del disco abbiamo deciso di lavorare con personaggi di caratura mondiale, così ci siamo dovuti relazionare coi loro impegni.
Dal primo ascolto è evidente il peso di Marco Coti Zelati alla produzione, il suo marchio di fabbrica è inconfondibile specie nelle parti melodiche.
Lavorare con Marco è stato divertente, dalla prima telefonata che ci siamo fatti fino all’ultima nota incisa. Il suo approccio alla musica è sorprendente: è riuscito a tirare fuori sonorità che avevamo già come band, ma che faticavamo a far uscire. E’ stato come avere un elemento in più nel gruppo, penso che non potessimo fare scelta migliore.
Per la fase di mixaggio la band ha potuto contare sull’apporto di Kyle Hoffman, già all’opera con i Lacuna Coil. E a questo riguardo, Titta ci svela un piccolo aneddoto:
Kyle stava lavorando sul nostro disco a Los Angeles e a quanto pare Howie Weinberg (Metallica, Pantera, Limp Bizkit, ndr) l’ha ascoltato e si è proposto per il mastering. La nostra risposta era scontata e devo ammettere che entrambi hanno fatto un lavoro stupendo.
Come se non bastasse, ad arricchire la quarta fatica in studio dei milanesi sono state le due collaborazioni con Paolo Colavolpe (Destrage) e Cristian Machado (Ill Nino), che hanno cantato rispettivamente su 'Bright New World' e 'Chain Reaction'.
Con Paolo siamo molto amici, ne avevamo parlato più volte, quasi sempre davanti al bancone di un bar e finalmente ce l’abbiamo fatta Con gli Ill Nino siamo rimasti in ottimi rapporti dopo il tour fatto insieme nel Regno Unito; è stato molto spontaneo, abbiamo chiesto a Cristian di cantare sul nostro disco e lui ha accettato, per noi è un onore.
Il valore aggiunto di 'Lies' sta nel processo di stesura dei brani, che come mai in passato ha coinvolto tutti i membri della band, come conferma Titta Morganti:
Sui primi tre album mi sono occupato io della maggior parte del songwriting. Sull’ultimo lavoro, invece, le parti musicali sono state sviscerate da tutta la band e da Marco (Coti Zelati, ndr); i testi sono rimasti di dominio di Emiliano e Matt, avere due cantanti a volte è piuttosto comodo.

Testo di Diego Molino
Intervista a cura di Fabio Magliano

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