Arch Enemy: una band in continua evoluzione (Michael Amott, guitars)

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Gruppo:Arch Enemy

È tempo di cambiamenti e di novità in casa Arch Enemy! Dopo l’annuncio della dipartita della storica vocalist Angela Gossow, prontamente sostituita dalla bellissima Alissa White-Gluz, e la pubblicazione di “War Eternal”, la band è pronta a sfoggiare un nuovo lato di sé e a lasciare un ulteriore segno nel vasto firmamento del panorama metal internazionale. In concomitanza con la data romana che concluderà questa tranche estiva, abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con il master mind Michael Amott, che in questa esclusiva intervista ci fa il punto della situazione in merito ai progetti futuri della band, che includeranno un nuovo album e un tour da favola di supporto ai Nightwish.

Ciao Michael. Benvenuto sulle pagine di Metal Hammer.it. È passato circa un anno dalla release di “War Eternal”, nono album in studio degli Arch Enemy. A distanza di così tanto tempo che tipo di accoglienza avete avuto da stampa e fan? Siete contenti del risultato ottenuto?
Devo dire che l’ultima volta che ci siamo parlati non sapevamo che genere di feedback avremmo ottenuto sia dai fan che dalla stampa. Ai tempi eravamo piuttosto incerti, non lo sapevamo davvero… anche se posso dirti che eravamo certi di aver pubblicato un buon album, un disco forte di cui eravamo orgogliosi. Non sapevamo nient’altro, ehehe. Adesso le cose vanno bene, abbiamo avuto un ottimo successo con l’album, con i vari tour e tutto quanto… È una situazione completamente diversa adesso, è molto buono (va molto bene)! Non potevamo sperare di avere reazioni migliori di quelle ricevute (riscosse)! Abbiamo ricevuto recensioni fantastiche e siamo stati ben accolti anche dagli stessi fan! L’esperienza on the road, il tour, è andata alla grande. Ci sono stati un sacco di show sold-out e ho notato che in molti paesi, la band ha ottenuto maggiore notorietà, è cresciuta rispetto a prima. È una situazione interessante.
Il tour è iniziato lo scorso maggio e, a distanza di un anno abbondante, siete ancora on the road per promuovere “War Eternal”. Come sta andando quest’esperienza on the road? Come è stata accolta Alissa dopo la notizia della dipartita di Angela Gossow?
Con Alissa le cose sono fantastiche, le reazioni sono stati forti ma altresì buone. Come ti dicevo prima, per noi si è trattato di un’esperienza favolosa.
In sede live avete anche riproposto come da tradizione alcuni brani dei vecchi album, oltre che ai brani nuovi. Qual è stata la reazione dei fans? Come sono stati recepiti i brani dell’ultima release?
Sì, se ben ricordi abbiamo rilasciato un paio di singoli prima della pubblicazione dell’album, come ad esempio la titletrack e persino “You Don’t Know My Name”. Abbiamo avuto modo di proporre questi due brani durante i primi show e abbiamo avuto delle reazioni molto, veramente positive. Adesso in sede live proponiamo circa sette brani del nuovo materiale, per cui i feedback sono stati molto buoni. Questo, secondo me, è un ottimo segnale per il nostro futuro, poiché ci fa capire che siamo stati in grado di creare del nuovo materiale che entusiasma ancora i nostri fan.

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A breve sarete qui a Roma per una nuova data estiva, successivamente tornerete in Italia a novembre con annesso tour europeo per supportare gli Amorphis e i Nw. Avete qualche aspettativa a riguardo? Coloro che, purtroppo, non hanno avuto modo di vedervi ancora dal vivo cosa dovrebbero aspettarsi da voi in sede live?
Stiamo parlando del tour relativo ai Nightwish, si? In tal caso, credo che la cosa sia interessante, poiché per noi sarà un’opportunità per relazionarci ad un’audience, ad un pubblico nuovo, diverso. Ci sono band diverse e questo è un fattore positivo. È anche per questo motivo che siamo entusiasti di questo tour, perché gli Arch Enemy avranno modo di esibirsi di fronte ad una nuova tipologia di pubblico, ad una nuova audience. La cosa sarà buona anche per tutti coloro che non hanno mai avuto modo di sentire la band prima d’ora.
Sappiamo che il tour durerà fino alla fine dell’anno e avrete anche qualche altro show agli inizi del 2016, dopodiché tenterete di focalizzarvi sulla composizione di nuovo materiale. In questo periodo avete già posto le basi per qualche canzone, qualche riff? Mi sembra di aver letto che tu e Daniel Erlandsson abbiate realizzato alcune demo grezze…
Sì, è vero. Abbiamo già avuto modo di lavorare su qualcosa ma sai… Credo che solo per questo album siamo stati in tour qualcosa come due anni e penso che terminato il tour sarebbe bello se ci prendessimo una pausa, ahahah. Credo che in seguito tutti quanti si concentreranno sui rispettivi side project, faranno le loro cose e ad un certo punto ci ritroveremo per parlare del nuovo album ed eventualmente registrarlo. Sai, devi trovare l’ispirazione per queste cose. È difficile riuscire a comporre musica quando sei on the road. Siamo stati in tour per molto tempo, è veramente difficile riuscire a trovare, ad avere la giusta ispirazione quando sei sempre in viaggio. Ci siamo concentrati particolarmente sul tour, sugli show… Ad ogni modo, sì. L’anno prossimo, ad un certo punto, inizieremo a scrivere il nuovo album. È quello che vorremmo fare a prescindere ed è una cosa di cui stiamo già parlando.
Tu stesso hai affermato che il prossimo album dovrà essere “forte”. “War Eternal” era un album più string-dynamic e, seppur aggressivo, manteneva i tipici trademarks della band. Forse sarà presto per dirlo, ma ti sei già fatto qualche idea in merito al prossimo lavoro, a come potrà suonare, o è troppo presto per dirlo?
Sì, credo che sia decisamente presto per dirlo. Ahahah, non lo so nemmeno io! La verità è che davvero non so come suonerà.

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In una recente intervista, hai inoltre espresso il desiderio di voler Jeff Loomis in veste di partecipante al prossimo disco. Cosa puoi dirci della collaborazione intrapresa con Jeff? Sappiamo che tu e Jeff vi conoscete da molti anni, dato che i Nevermore e gli Arch Enemy hanno fatto dei tour assieme… ma cosa vi ha spinto a chiamare a raccolta Jeff?
Sì, spero possa esserci l’occasione di scrivere insieme. Sai, io scrivo spesso e un sacco con il nostro batterista, Daniel anche se, onestamente, scrivo i testi da solo, nonostante il contributo di Alissa, che ha co-scritto qualche brano. Ho scritto moltissima musica per gli Arch Enemy, la parte più grande legata alla musica stessa viene composta da me, proviene da me, anche se mi è sempre piaciuto co-scrivere con gli altri membri. Credo che questa sia una cosa importante, poiché aggiunge un tocco, un sapore diverso al sound, in quanto è coinvolto un altro musicista, un’altra personalità. È tutto più interessante, più diverso, più vario… E’ interessante incorporare diverse influenze nella musica, è importante anche per l’evoluzione della band stessa!
A proposito di Jeff, non posso esimermi dal chiederti qualcosa in più su “Stolen Life”, per il quale avete registrato anche un video che mette in mostra le abilità di Jeff. Cosa puoi dirci in merito? Se non erro, questa versione è leggermente diversa da quella presentata sul disco…
Sì. La versione che abbiamo presentato è diversa da quella inserita nel disco. Sai, c’erano un paio di cose di cui abbiamo discusso dall’entrata di Jeff e volevamo ugualmente pubblicare un nuovo singolo. Ci siamo detti: “perché no? Perché non pubblicare ‘Stolen Life’ includendo qualche cosa suonata da Jeff?”. Si è trattato perlopiù di un extra che abbiamo voluto offrire ai fan, non è nulla di serio ma diciamo che è un qualcosa che potesse, ad ogni modo, risultare interessante, ehehe.
Jeff, però, non è l’unico ingresso nuovo nella band: infatti gli Arch Enemy ora vivono di una nuova linfa. Come descriveresti l’alchimia venutasi a creare con i nuovi innesti? Pensi che la nuova lineup abbia migliorato o cambiato in parte il sound della band?
Ehehe. È veramente fantastica, parliamo di amicizie, ci divertiamo sul palco, a suonare tutti insieme… così come succede anche dietro le quinte, off-stage. Questo è molto importante!
Credi che in qualche modo questo nuovo sangue che scorre negli Arch Enemy abbia contribuito a migliorare o a cambiare addirittura qualcosa a livello di sound?
Uhm, in passato abbiamo avuto ottime lineup e, come tali, hanno tutte quante avuto i loro punti di forza e i loro punti di debolezza. Credo che al momento ci sia una grande atmosfera all’interno della band, molta positività, musicisti grandiosi con personalità fantastiche, gente che vuole stare qui e vuole fare questo mestiere. La cosa fondamentale da tenere a mente quando si parla degli Arch Enemy è legata al tour, facciamo molti tour, abbiamo una fanbase internazionale, e come ti dicevo prima, ogni volta che pubblichiamo un album il tour si estende per circa due anni. È uno stile di vita veramente unico e particolare, non è cosa che fa per tutti, per cui è bello vedere così tanta dedizione e avere gente che voglia veramente fare questo. C’è molta positività e molto rispetto nei confronti di ciascun membro.

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Il 2016 segnerà il ventesimo anniversario dell’uscita del vostro debut album, “Black Earth”. Avete già in programma qualcosa di particolare per “festeggiare” questa tappa? Un dvd? Uno special show? Un album registrato live?
A dir la verità abbiamo iniziato a parlare di questo, cercare di fare qualcosa che la gente sicuramente non si aspetta. Ehehehe. Vedremo! Ci stiamo ancora lavorando. È vero comunque, saranno vent’anni esatti da quando abbiamo iniziato, formato la band e quindi pubblicato il nostro primo album, alla fine parliamo sempre della stessa band che si è comunque evoluta. Non siamo più la band degli esordi, è una situazione diversa. Cercheremo di pensare ad un modo per poter festeggiare questo evento, sai la band adesso ha assunto un’altra forma, sta andando alla grande, non c’è poi troppo bisogno di pensare al passato ma credo che festeggeremo in qualche modo. Bisognerà capire e decidere il modo.
Cosa ci puoi dire invece degli Spiritual Beggars? Sembra che ci sia un nuovo album in arrivo…
Sì, certamente! Lentamente siamo riusciti a comporre dei brani nuovi di zecca durante gli ultimi anni, abbiamo scaturito un certo interesse da quando abbiamo pubblicato l’ultimo disco, che si intitola “Earth Blues”, pubblicato nel 2013. In seguito abbiamo avuto dei tour molto più estesi rispetto a quelli fatti in passato. Sentivamo un buon feeling riguardo all’album, perciò ci siamo decisi a continuare su questa strada e abbiamo composto nuove canzoni per il prossimo disco. Io stesso sono stato molto, estremamente occupato con gli Arch Enemy negli ultimi tempi. A settembre, però, entreremo in studio e registreremo, in seguito ci occuperemo di scegliere una data per la pubblicazione e fare possibilmente qualche show. Si tratta di un progetto completamente diverso rispetto agli Arch Enemy, a molte persone piace, ci sono molte persone e ci divertiamo moltissimo quando ci ritroviamo per suonare… per cui sì, diciamo che è una cosa che succederà.
Grazie mille, Michael, per questa chiacchierata. In attesa di rivedervi a breve con gli Arch Enemy, ti lascio la possibilità di concludere questa intervista!
Ok, vorrei ringraziarti per questa intervista e vorrei ringraziarvi anche per il supporto che il magazine ha fornito alla band nel corso degli anni. Siamo super eccitati di poter tornare nuovamente in Italia, prima a Roma e poi a Bologna con i Nightwish. Sarà entusiasmante. Non vediamo l’ora di rivedere i nostri fan italiani.

Foto: Tim Tronckoe
www.timtronckoe.com
Intervista a cura di Arianna G.

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