Novelists: quando l'allievo supera il maestro..

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Quando capita di recensire un disco di debutto di una band giovane, il rischio di trovarsi davanti a una copia-carbone di qualcuno di più esperto è sempre molto forte. Mi è capitato coi Novelists, per i quali il paragone coi più quotati Periphery è venuto quasi d'obbligo. Due chiacchiere con il bassista Nicolas Delestrade mi hanno permesso di capire che il paragone non era così azzardato, anzi..

Prima di tutto grazie per il vostro tempo e benvenuti su Metalhammer.it. Per quelli che non vi conoscono, chi sono i Novelists? Come descrivereste voi e la vostra musica?
Siamo una band di 5 membri proveniente da Parigi e facciamo progressive-metalcore. Siamo una band dal Marzo del 2013 e il nostro album d’esordio “Souvenirs” è uscito il 13 Novembre tramite Arising Empire/Nuclear Blast. Descriverei la nostra musica come un mix di metal con parecchi elementi ambient e melodici.
Perché questo nome? Chi l’ha deciso?
“The Novelist” era il nome di una canzone che abbiamo scritto io, Matt e Charly per la nostra precedente band, i Call To Sincerity. Quando è arrivato il momento di dare un nome alla nuova band, ci è sembrato molto adatto per descrivere l’immagine e l’atmosfera che volevamo creare.
Com’è essere chiamati da un’etichetta così grossa come la Nuclear Blast? Soprattutto per una band giovane come la vostra..
E’ una cosa grandiosa, siamo davvero contenti di aver siglato un contratto con la Nuclear Blast, soprattutto perché ci stanno trattando come qualsiasi band nel loro roster e non solo come la piccola band emergente. Sono una grande famiglia accogliente e siamo orgogliosi di farne parte.
Souvenirs” è il vostro primo lavoro sulla lunga distanza. Siete soddisfatti?
Siamo soddisfatti e molto orgogliosi. Se fossimo costretti a rifarlo oggi, tante cose cambierebbero ovviamente, ma siamo davvero molto felici del risultato. Questo d’altra parte ci lascia molto spazio per eventuali miglioramenti nel nostro secondo album, che è una cosa molto positiva!
Siete tutti coinvolti nel processo di creazione del disco o è un lavoro che riguarda solo alcuni di voi?
Amael e Flo scrivono la musica, Matt i testi e io cerco di dare qualche idea riguardo la musica o gli arrangiamenti. Il mio ruolo principale è il mix e il mastering della musica, una volta che siamo soddisfatti! Charly si occupa di tutta la parte più “visuale”.
Se foste costretti a scegliere una sola canzone dell’album per descriverlo, quale scegliereste e perché?
Senza dubbio sceglierei “Gravity” perché rappresenta perfettamente l’atmosfera generale del disco, è un ottimo esempio per descrivere quello che facciamo! E’ anche il primo singolo rilasciato, quindi ha senza dubbio un posto particolare nel mio cuore!
E le canzoni che invece vi hanno richiesto rispettivamente più e meno tempo per essere composte?
Quella più veloce è stata probabilmente “Muchous Touchey”, che è senza dubbio la canzone più pesante dell’album, cosa che la rende meno difficile da scrivere e meno complessa dal punto di vista tecnico.
La più lunga invece è stata probabilmente proprio “Gravity”. Mi ricordo che Flo ha avuto diversi problemi per completarla..è uno molto pignolo e voleva che la canzone fosse perfettamente coerente.
Partendo dal vostro nome, dal titolo dell’album e di quello della maggior parte delle canzoni, usate spesso una singola parola. E’ una scelta precisa?
No in realtà non è una scelta conscia, penso che semplicemente ci sforziamo di trovare parole forti, facili da capire e ricordare e che rappresentino bene la totalità della canzone.
Nella mia recensione ho citato i Periphery come band più simile al vostro stile. Siete d’accordo con il paragone?
Assolutamente si, sono stati una delle maggiori fonti di ispirazione per il nostro primo Ep e per il disco, anche se penso che spesso tendiamo ad essere più melodici.
Quali sono le vostre maggiori ispirazioni? Come band e come musicisti..
A livello di band, come detto nella precedente domanda, assolutamente i Periphery, ma anche altre band quali Monuments, TesseracT, Intervals..
Come musicisti, ascoltiamo davvero un sacco di roba, dal rap al pop, dal deathcore al pop rock passando per la musica elettronica..qualsiasi cosa sia buona musica, non è importante il genere o la categoria!
Quindi ascoltate anche qualcosa fuori dal mondo metal..ma avete qualche scheletro nell’armadio? Chessò, Justin Bieber o gli One Direction..
Ahahah è bello che sia proprio io a rispondere a questa domanda perché sono probabilmente quello coi gusti più strani della band! Mi piace un sacco Maitre Gims (un rapper francese) e sono il più grande fan sulla Terra di Katy Perry. E si, ascolto anche Justin Bieber, Justin Timberlake e Ariana Grande..
Parlando di One Direction, qual è la vostra opinione sui talent shows?
Ma guarda, personalmente pensavo fosse interessante e divertente, quando tutto questo iniziò una decina di anni fa, ma al giorno d’oggi sono ovunque e stanno diventando davvero noiosi, per quanto mi riguarda. Penso che i talenti veri stiano finendo, cosa che li lascia con gente molto generica, che finita la trasmissione non riesce davvero a sfondare nel music business (perlomeno in Francia)! Inizialmente invece i vincitori erano anche i primi nelle classifiche e ci stavano per diverso tempo..
Dove vedete i Novelists, diciamo..tra una decina di anni?
Beh senza dubbio mi piacerebbe che i Novelists suonassero nelle arene, ma non mi piace pensare così tanto nel futuro, preferisco pensare al prossimo album sperando sia un successo!
Piani per il 2016? Possibilità di vedervi in Italia? Mi piacerebbe venirvi a vedere!
Stiamo pianificando un tour da headliner in Europa per Marzo, per supportare il nostro album di debutto. Ci piacerebbe molto fare anche un paio di show in Italia ovviamente!
Bene il nostro tempo è finito, grazie mille per averci concesso il vostro e speriamo di vedervi in Italia presto!
Grazie mille! (in italiano)

Quoth the Raven, Nevermore..
Intervista a cura di Andrea Gandy Perlini

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