Un sodalizio Germania-Svezia ha fatto nascere i Last Autumn's Dream, super-gruppo alle prese con la sua prima uscita discografica che promette già molto bene.
Andy Malecek e Mikael Erlandsson, chitarra e voce del gruppo ci raccontano passato, presente e futuro di uno dei progetti più interessanti del panorama AOR degli ultimi tempi.
Quando e come avete deciso di Formare i Last Autumn's Dream? E come avete scelto chi avrebbe fatto parte della line-up definitiva?
Andy: E' buffo come a volte ogni cosa vada naturalmente al posto giusto. Io stavo cercando e anche lui. Stavo registrando del materiale da solista completamente da solo quando l'ultima etichetta dei Fair Warning, la Marquee Records in Giappone, ha "bussato alla mia porta" chiedendomi cosa stessi facendo in quel momento. Ho spedito loro il mio materiale. A loro è piaciuto ma mi hanno suggerito di collaborare con un cantante che aveva firmato con loro tempo prima e che aveva ottenuto un grande successo fino a quel momento in Europa e in Giappone. Quel cantante era Mikael Erlandsson. Ci siamo scambiati dei demo e presto abbiamo deciso di incontrarci. Alla compagnia discografica erano felicissimi, così ci siamo incontrati e ci siamo chiusi in una stanza con una chitarra e un piano. La vera essenza dei Last Autumn's Dream è nata in questo momento.
Mikael: Mi sono divertito molto a registrare i miei album da solista durante tutti questi anni ed è stato bello andare in tour sia come headliner sia come supporter di artisti come Tina Turner e Bryan Ferry. Ma poi, così come era successo altre volte nella mia vita, ho sentito, lentamente ma senza ombra di dubbio, che era arrivato il momento di un cambiamento. Poi, come ha detto Andy, ogni cosa è andata al suo posto quando ci hanno presentati.
Per me era il momento giusto perché succedesse una cosa del genere. Così, appena i nostri demo hanno assunto una forma quasi presentabile, il mio produttore da molto tempo, Ulf Wahlberg, che sembra conoscere chiunque nella scena rock svedese, ha chiesto ai 3 ex membri degli Europe, John Leven, Mic Michaeli e Ian Haugland di unirsi a noi per un drink e ascoltare quello che avevamo scritto. E loro hanno detto: "Ci stiamo!". Cosa si può chiedere di più?
Chi ha scritto le canzoni dell'album?
Andy: Mikael aveva delle idee per dei pezzi melodici e orecchiabili che erano solo da arrangiare. Aveva questi fantastici versi e ritornello per la canzone di apertura "Again and Again" e per "Talk to Me" e "I Never Let You Go". Io ho iniziato a strimpellarci sopra le mie chitarre, ed era divertente! Poi è arrivato con questa idea totalmente diversa per una ballad intitolata "Going Home" che mi è piaciuta subito e per cui ho scritto un assolo. Questo, in un certo senso, riassume l'essenza Last Autumn's Dream e logicamente è l'ultima canzone dell'album. Le cose che avevo scritto prima del nostro primo incontro erano strumentali. Quindi ho iniziato a lavorare su del materiale che potesse essere cantato con il mio produttore a Berlino, Rick Brightman, perché altrimenti ci sarebbe stato dello squilibrio tra i miei pezzi strumentali e le canzoni di Mikael. "High Up", che è un pezzo molto heavy e guitar-oriented, ha preso forma partendo da questo. Alla fine abbiamo deciso di lasciare i credits a chi appartenevano, cioè a chi aveva avuto l'idea originale. Quando alla fine il set per l'album doveva essere assemblato, la compagnia discografica non era molto convinta di alcuni miei pezzi più strumentali. Quindi Rick, col quale lavoro spesso a stretto contatto, si è unito a noi con delle idee davvero belle. Ha tirato fuori questo ritornello di "Blink of the Eye" e noi tutti abbiamo sentito che era proprio questa vena di rock melodico stile Europe che volevamo portare avanti. Poi ci ha offerto "Break the Chains" che ci ha subito fatto impazzire! Questo è LAD al suo massimo. E con "Movin On" ci ha dato anche una ballad acustica mid-tempo.
Mikael: Per essere proprio sicuri di offrire abbastanza spunti diversi per interessare i nostri ascoltatori abbiamo chiesto a Thomas Lassar della band Svedese Chrystal Blue se potevamo usare la loro bellissima ballad "Guardian Angel" che non avevano ancora pubblicato. Poi abbiamo pensato che sarebbe stato bello mettere sia un motivo dei Fair Warning sia una vecchia canzone da uno dei miei lavori da solista. Così abbiamo scelto "The One" dal mio debut e "Pictures of Love" che è diventato una bonus per l'uscita giapponese. Per l'Europa abbiamo scelto come bonus una nuova canzone intitolata "Doing Time".
Quanto tempo c'è voluto per scrivere tutte le canzoni?
Andy: Abbiamo iniziato a raccogliere idee alla fine del 2002. Abbiamo discusso molto a lungo degli aspetti stilistici, per vedere se davvero eravamo in accordo tra noi oppure no. Ricordo una conversazione avuta per telefono su una idea che avevamo avuto. Lui si è messo a cantare degli arrangiamenti al telefono e poi abbiamo iniziato a parlare di come alcuni elementi stilistici delle band storiche di hard-rock ci influenzino ancora oggi. Lui poi ha detto qualcosa come "Puoi mettere qua e là delle chitarre alla Thin Lizzy?". Io ci ho provato, sono tornato da lui e a lui sono piaciute. Questo è stato uno dei momenti in cui ho davvero sentito che avrebbe potuto davvero funzionare. Mikael scrive in continuazione. Avrà 50-60 idee da sviluppare. Incredibile! Ma poi quando la band e il progetto per l'album hanno iniziato a prendere forma ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo finito di scrivere in un mese e mezzo circa.
Siete del tutto soddisfatti dell'album o c'è qualcosa che oggi vorreste poter cambiare?
Mikael: Io ne vado pazzo! La produzione è strepitosa! Fa venire i brividi sentire i master dopo settimane e settimane di lavoro!
Andy: Vedi, è una grande sfida lavorare ad un album in 3 studi di registrazione diversi come abbiamo fatto noi. Ha richiesto una buona dose di comunicazione tra ogni parte coinvolta a una buona dose di disciplina ma ha funzionato. Torbjorn Wassenius, il mio produttore di Gothenburg ha messo insieme con cura tutti i pezzi delle canzoni ed ha finito di mixare per prima "Break the Chains". L'ha messa sul suo server e quando è esplosa attraverso i grossi monitor del nostro studio ci ha letteralmente travolti! Da quel momento in poi abbiamo sgobbato ancora di più...
Come definireste il vostro album?
Andy: Questo album combina tra loro tutti i colori delle foglie di metà autunno. Tristezza, rabbia, smarrimento, ricordi lontani, sentirsi disperatamente soli e toccati nel profondo. Apre la strada a tutte queste emozioni perché qui sono state fuse insieme nella musica..
Mikael: E stilisticamente è il rock anni 80 che incontra il 2004!
Qual è, secondo voi, la canzone più rappresentativa dell'album?
Andy: Senz'altro è "Going Home" di Mikael. È una ballad Melodic Rock come non ne avevo mai sentite. Ha questa atmosfera melanconica; è una ballad onesta.
Mikael: Ma, ok, dall'altro lato c'è "Break the Chains of Destiny". È un tuonante urlo della gioventù arrabbiata. Proseguendo nella canzone l'assolo si sviluppa in modo molto melodico: c'è più libertà di lasciare che le canzoni si sviluppino.
Provenite da diverse band e diversi progetti (Europe, Fair Warning, la carriera solista di Erlandsson, per nominarne alcuni): le vostre carriere passate hanno in qualche modo influenzato il progetto LAD o quest'ultimo rappresenta un punto di svolta, un tentativo di fare qualcosa di totalmente diverso rispetto al passato?
Andy: Per quanto riguarda me e il periodo trascorso con i Fair Warning, credo sia impossibile non essere influenzati da una band in cui sei stato per così tanto tempo. La musica dei Fair Warning ha avuto dei grandi momenti. E facendone parte ho imparato a cercare questi momenti anche nella mia carriera da solo. Con i Last Autumn's Dream ho ripreso questa ricerca e trovato dei momenti che non avrei mai potuto trovare coi Fair Warning.
Mikael: Certo, anche io sono influenzato dal mio passato. Ma la cosa bella con i Last Autumn è che qui ci sono molte diverse influenze che entrano in contatto. Ogni canzone rivela nuovi aspetti che non si sarebbero potuti trovare lavorando da soli.
Avete mai suonato dal vivo insieme?
Mikael: No, fino ad ora non è stato possibile. Questo è solo l'inizio di una vera band. Andy ed io siamo totalmente coinvolti da tutto questo. Sentiamo fortemente che siamo sulla strada giusta.
Quindi non avete ancora in programma di andare in tour?
Andy: Quando siamo entrati in classifica in Giappone ci siamo sentiti a un passo dall'andare lì e suonare in qualche posto! Ho dei bei ricordi dei tour in Giappone e mi piacerebbe tornarci, questa volta con la mia vera band, i Last Autumn's Dream! Ma dobbiamo guardare la cosa con un po' di logica. Non puoi fare un tour come headliner con un solo album al tuo attivo. D'altra parte fare da supporter in Giappone non è una cosa molto consueta. Così abbiamo deciso di aspettare fino al prossimo album.
Mikael: Oltretutto non vogliamo essere ancora una band che apre per altri. Tutti nella band hanno già fatto questa esperienza in passato. Così aspetteremo fino al prossimo album e magari verremo anche in Europa.
Con quale artista vi piacerebbe andare in tour?
Andy: Fammici pensare, andare in tour con gli Europe sarebbe divertente, no? Ma c'è un altro artista, anche lui sotto la Frontiers, la nostra etichetta europea, ed è Glenn Hughes. Lui è una leggenda, non solo per il suo passato nei Deep Purple, ma anche per il suo lavoro da solista. E poi la nostra "spina dorsale", John, Mic e Ian hanno suonato nel suo doppio live "Burning live Japan" nel 1995. Solo questo dovrebbe riservare loro un posto nell'Olimpo del Rock!
Adesso gli Europe sono tornati insieme, questo influirà in qualche modo sul futuro dei LAD?
Mikael: Sì, le due cose sono collegate. Adesso stiamo coordinando i nostri impegni per il secondo album e nel fare questo è chiaro che dobbiamo tener conto degli impegni di Mic, Ian e John con gli Europe. Ma funzionerà!
Avete dei progetti da solista o siete solo concentrati sui Last Autumn?
Mikael: Sì, ho sempre dei progetti da solista, non riesco a rinunciarci. Sento così tanta musica dentro di me e intorno a me da averne abbastanza per due band! Ma i Last Autumn's Dream hanno la priorità assoluta. Un'opportunità del genere, cioè suonare con un gruppo di musicisti di questa levatura, merita la mia piena dedizione in questo momento.
Andy: Il mio progetto futuro è mantenere grandi i Last Autumn's Dream. Davvero! Prima di questa band avevo molto idee di collaborazione con altri artisti. Incontrare Mikael comunque mi ha fatto vedere che molte belle cose possono succedere nella vita apparentemente per caso, anche se non le hai programmate. Quindi credo che continuerò a lavorare e starò a vedere cosa succede.
Dunque farete un secondo album. Pensate che la line-up rimarrà la stessa?
Andy: Stiamo già discutendo tra noi del nuovo album. La line-up potrebbe rimanere la stessa, ammesso che non succeda nulla di imprevisto. In questo momento stiamo di nuovo raccogliendo idee.
Mikael: Da un paio di giorni a questa parte ho ricominciato a sentire quel brivido che ho sentito l'anno scorso quando tutto ha iniziato a decollare. Questo per me è un buon segno, il secondo album sarà ancora meglio di questo!
Bene, grazie mille per l'intervista! Volete dire qualcosa ai vostri fans in Italia?
Andy: Mi inginocchio nel rispetto della grande tradizione dei melody-makers Italiani! E per quanto riguarda la scena musicale Italiana: "You guys know how to party and Rock'n'Roll, that's for sure"
Mikael: Ci vedremo dal vivo!