Kotipelto&Liimatainen: Blackoustic, un progetto tutto da scoprire!

Sin dal suo annuncio, la notizia relativa alle uniche due date italiane del Blackoustic, progetto acustico nato da Jani Liimatainen e Timo Kotipelto, aveva riacceso nei cuori dei die-hard fan del power metal la speranza di poter rivedere dal vivo lo strabiliante ex chitarrista dei Sonata Arctica, ormai assente dai palchi tricolore da una decina di anni. Godere, quindi, di uno show intimo di questa portata è stata una ghiotta occasione che ha soddisfatto anche i palati più sopraffini e che, nel complesso, ha regalato emozioni uniche, da tempo ormai sopite. In esclusiva per i lettori di Metal.it, abbiamo voluto incontrare questi due fantastici artisti, considerati tuttora alcuni dei migliori musicisti che il panorama finlandese abbia mai offerto, che in questa breve intervista ci hanno raccontato qualcosa in più di questo progetto ancora sconosciuto.

(si ringrazia Saverio e la Eagle Booking Agency per la gentile concessione e la totale collaborazione)
Innanzitutto, benvenuti sulle pagine di Metal.it. Per noi è un piacere ospitarvi. Bentrovato, Timo.
Timo: Grazie mille, è un piacere rivederti!
Benvenuto, Jani!
Jani: Il piacere è tutto mio, grazie a te!
Oggi ci troviamo qua a Parma in occasione della prima data italiana del progetto Blackoustic. Partiamo da una domanda semplice: vi andrebbe di raccontarci in poche battute la nascita del progetto?
Timo: Credo che il tutto sia nato circa sette anni fa, quando in una trasmissione televisiva mi venne chiesto se fossi interessato a fare alcuni show in versione duo acustico. Ai tempi io e Jani stavamo registrando il primo disco dei Cain’s Offering e quando arrivò la chiamata per chiedermi se fossi interessato. È iniziata più o meno così, non era un qualcosa che avevamo progettato, qualcuno mi aveva chiesto se fossi interessato nel fare questi concerti e mi sono detto: “Perché no?”. Da allora, stiamo facendo un sacco di concerti, ma questo è il primo show internazionale. Ci sono altre cose che stiamo pianificando di fare al di fuori della Finlandia, ma diciamo che il tutto è nato solo perché qualcuno mi ha chiesto se fossi interessato. Ci siamo divertiti tanto, da allora abbiamo provato tanti brani e ora ci troviamo per le mani questo set che abbiamo presentato questa sera e che in futuro potrebbe cambiare. Potranno esserci più pezzi nostri piuttosto che cover.
Perché il nome Blackoustic?
Jani: ahahahahaha
Timo: oh, credo che la questione abbia suscitato parecchie discussioni. Come è nata la scelta?
Jani: Credo di poterlo dire, visto che penso di ricordarmelo ancora… Ricordo che stavamo registrando le linee vocali per Blackoustic, i Metallica all’epoca erano in tour in Finlandia per presentare integralmente il “Black Album”,
Timo: Uhm, sì!
Jani: Timo mi aveva suggerito di andarli a vedere, dato che avrebbero suonato due giorni più tardi. Io gli risposi: “Non possiamo mollare le registrazioni e andare. Dobbiamo pensare prima a finire il nostro “black album”, questo black album acustico”.
Timo: Yeah!
Jani: E da lì mi è rimasto impresso il nome!

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Il progetto vanta l’esecuzione di alcune cover acustiche, pezzi tratti dalla discografia dei Sonata Arctica e Stratovarius, un pezzo inedito scritto da Jani e una cover di un brano finlandese. Sapete, mi fa strano sentire alcuni dei brani delle vostre band, avendo passato i miei pomeriggi di studio ascoltando entrambe le band…
Timo: Oh no, mi dispiace per te, ahahaha
Jani: Non ti preoccupare, guarirai presto! (entrambi ridono, ndr)
Ahahaha. Grazie! Beh, dicevamo, come è nata la scelta di basare l’intero progetto su questi pezzi? Perché avete optato principalmente per la rivisitazione di cover e non vi siete concentrati su pezzi inediti, brani vostri?
Jani: Uhm è veramente difficile dirlo, perché è veramente un’impresa riuscire a rielaborare dei pezzi power metal in chiave acustica. Diciamo che abbiamo pensato molto a come poter fare una cosa del genere… ovviamente non volevo proporre troppi pezzi dei Sonata Arctica dato che non volevo autocoverizzare i brani della mia band precedente, ahahaha. Abbiamo scelto quelle che ci piacevano, insieme ad alcuni brani degli Stratovarius, ho aggiunto un mio pezzo inedito, scritto da me e alcune cover che apprezzavamo.
Timo: Io credo che per noi sia stata una sorta di test, cercare di capire se fosse fattibile realizzare un album acustico di cover, poiché sapevamo che nessuno aveva fatto una cosa simile prima d’ora. Potrei dire la stessa cosa in merito al fatto di suonare in Italia per due date, mi è venuta in mente questa sciocca idea di suonare qui qualcosa come sei mesi fa… In passato ho avuto modo di suonare in giro per il mondo con la band (gli Stratovarius, ndr) svariate volte, mi sono detto: “ok, è bello suonare in Finlandia però proviamo qualcosa di nuovo”, così ho contattato un promoter sottoponendogli la questione. Sai, non sono tante le persone che realizzano album acustici, a livello commerciale non ha alcun senso…
Jani: Ahahahaha
Timo: Sì, ma d’altro canto ha un suo senso… Diciamo che è successo!
Jani: Più l’idea è stupida, più ti piacerà in seguito! (ride, ndr)
Parlando di cover, non posso non chiedervi qualcosa su “Out In The Fields” di Gary Moore, brano che in ambito metal è stato coverizzato da molte band, come i Powerwolf, ad esempio. Perché avete deciso di presentarlo?
Jani: Non ricordo esattamente come è nata la cosa, ma so che funzionava alla grande! Ricordo di averla coverizzata quando ancora ero nei Sonata Arctica, me lo ricordo, anche se non ricordo di aver sentito la versione originale. Ricordo, però, di averla suonata e di averla provata e il risultato è stato soddisfacente sia sotto il punto di vista degli arrangiamenti, sia per le melodie e via discorrendo… per cui, ok! Molte band hanno avuto modo di riproporre questo brano ma questa è una versione completamente diversa, quindi, perché no? Ok, ho avuto un’idea stupida, per cui mi sono convinto nel portarla avanti!

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Proprio stasera avete suonato la prima data italiana qui a Parma. A caldo come vi è sembrato il pubblico? Vi è sembrato molto coinvolto?
Jani: è stato fantastico!
Timo: Ho bisogno di sottolineare questa cosa. Siamo qui senza l’appoggio di una band e non ci aspettavamo una reazione del genere nei confronti di uno stupido duo acustico! Parliamo di una cosa completamente diversa e non ci aspettavamo davvero così tanta gente! Come dicevo prima, per noi si è trattato di un test, volevamo provare qualcos’altro… Ovviamente non potevamo che essere felici di tutta questa affluenza, sembrava che la gente veramente apprezzasse e si godesse lo show! È molto più di quello che potevamo aspettarci!
Ci sarà un seguito per questo progetto o si limiterà ad essere una cosa unica?
Timo: Non ne abbiamo ancora parlato, c’è stato solo uno scambio di opinioni…
Jani: a livello mentale!
Timo: Sì, a livello mentale!
Jani: bzzzz (Jani imita una scossa elettrica, ndr)
Timo: Adesso abbiamo per le mani alcune versioni interessanti di un paio di nuovi brani che includono alcuni pezzi dei Cain’s Offering e più materiale degli Stratovarius. Come dicevo prima, a livello economico/commerciale non ha alcun fottuto senso, ma di nuovo saremmo stupidi se non ne approfittassimo!
Jani: A dire la verità, molte persone ce l’hanno chiesto! La mia risposta, però, era sempre la stessa: “Non abbiamo alcun brano, è tutto ciò so”… ora abbiamo tra le mani qualche nuovo pezzo, tra cui alcune canzoni inedite composte insieme e quindi ha senso farle!
Timo: è esatto!
Cosa vi riserverà il futuro? Timo, un paio di giorni fa gli Stratovarius hanno annunciato l’arrivo di un best of, quindi deduco ci saranno alcune cose in pentola…
Sì, adesso abbiamo un paio di festival con la band e durante le pause faremo qualche show in Finlandia, domani saremo a Milano… C’è anche qualcosa per quel che riguardano i Cain’s Offering, abbiamo un paio di show confermati, tra cui un festival e altre cose delle quali non possiamo ancora parlare. Mettiamola così: ci sono in ballo alcuni progetti paralleli, il chè rende tutto molto gradevole. Scusa, non posso dire più del necessario, ahaha.

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Per il resto, altri progetti futuri? So che tornerai a Settembre in Italia con gli Stratovarius per…
Timo: lo Spazio qualcosa…
Sì, lo Spaziorock festival che vanterà la partecipazione di altre band interessanti come i Powerwolf, gli Elvenking, ecc...
Timo: Sì, sarà una cosa simpatica e interessante!
Ok ragazzi, purtroppo il tempo è veramente volato in fretta. Vi lascio concludere questa conversazione come meglio credete!
Timo: Beh, grazie mille!
Se vuoi puoi dire qualcosa in finlandese, tanto non lo capirà nessuno!
Timo: Ci vediamo direttamente a Milano, perkele, hey hey!
Jani: Ahahaha
Intervista a cura di Arianna G.

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