Metal.it ha seguito da vicino le vicende musicali dei Savior From Anger sin dai tempi delle loro prime uscite, già a partire da "No Way Out", e non sono nemmeno mancati interessanti scambi di opinione con il loro fondatore, il chitarrista Marco Ruggiero (Mark Ryal), con il quale abbiamo rinnovato l'appuntamento anche in occasione dell'uscita del nuovo album, "Temple of Judgment"
L'uscita di "Temple of Judgment" ci consegna una formazione che rispetto a "Age of Decadence" non solo si è completata ma che prevede anche un sacco di novità, dove registriamo soprattutto l'ingresso di Bob Mitchell alla voce. Come ci sei riuscito?
Come ho avuto modo di dirti già diversi anni fa, in occasione di una chiacchierata, per questo nuovo album avevo intenzione di invitare un singer americano, infatti, ho contattato diversi cantanti americani e non, tra i quali anche alcuni tra i miei miei idoli del genere US Metal come: Tony Moore, Mike Howe, Goran Edman, Michael Vescera, Matz Leven, Robert Fleishman, Michael Sweet etc..., quelli considerati, come i singers di prima fascia, e contattai anche vocalist come: Bob Mitchell, Wade Black, Carlos Zema degli Outworld, Edward Hovinga ex Elegy etc...
Con i singers di prima fascia avviai una trattativa, quasi conclusa, con Tony Moore dei Riot, ma alla fine non trovammo un accordo, così scelsi Bob Mitchell degli Attacker / Sleepy Hollows, che già conoscevo per i suoi lavori con gli Attacker; ha una voce adatta per Savior From Anger, mi ricorda un po' David Wayne dei Metal Church, band che adoro.
Non pensi che i suoi molteplici impegni possano però influire in qualche modo i vostri programmi, oppure le cose possono coesistere tranquillamente?
Bob è un membro stabile dei Savior From Anger e non uno special guest, come molti possono pensare, infatti, ha cantato tutti i pezzi del disco e farà tutte le date del tour che stiamo organizzando.[/QUESTION]
A completare la line-up ci sono anche Frank Fiordellisi (al basso) e il batterista Michael Kusch... hai voglia di darci qualche info anche a loro riguardo?
Si certo. Frank è un amico di vecchia data, che ho contattato dopo molti anni che non ci vedevamo, per questo nuovo album avevo bisogno di una formazione consolidata, musicisti di esperienza, e Frank di esperienza ne ha tanta. Con Michael Kusch ci siamo conosciuti grazie a Pure Steel Records, la nostra etichetta, che sentiti i demo che registrammo per l'album, mi dissero: "
Mark, tu per questo nuovo album, hai bisogno di un batterista come Michael", e così è nata la nostra collaborazione.
"Temple of Judgment", senza rinnegare quanto fatto in passato, ovviamente la volontà di tenere alte le insegne dello US Metal anche dalle nostre parti, rappresenta l'ennesimo passo avanti per i Savior From Anger. Quali sono stati i momenti clou della sua realizzazione?
Essendo il quarto album della band, ho prestato attenzione a molti particolari, che magari in passato avrei trascurato, come: suoni di ogni singolo pezzo della batteria, scelta della testata giusta di chitarra e basso, arrangiamenti giusti e cambiati in tempo reale, insomma ci sono stati tanti momenti clou, poi la partecipazione di un singer noto ha reso tutto più esaltante, non volevo che Bob rimanesse deluso o contento per metà, così ho cercato di fare del mio meglio.
Avete optato per una resa sonora non esageratamente moderna e bombastica, nella recensione l'ho definita vintage, una scelta più vicina al sound delle origini del genere che alle aspettative dei metalhead più giovani, ne avete tenuto conto?
Tu, che conosci tutti gli album dei Savior From Anger, sai bene che ho sempre optato per produzioni old style, è una scelta coerente credo, in fondo mi ispiro a quelle sonorità e ai gruppi che hanno reso famoso il genere come: Vicious Rumors, Riot e Metal Church su tutti. Michael si è occupato anche della produzione dell'album, e penso abbia trovato un equilibrio del sound tra passato e presente, senza dover necessariamente optare per soluzioni troppo pompate come si usano oggi, i nostri brani suonano meglio vintage come dici tu... ahaha.
Come più volte sottolineato, il vostro sound è si avvicina molto (ma proprio tanto...) allo US Metal ... non pensate che si sia già detto tutto, o quasi, in questo genere? Cosa vi spinge a suonarlo?
La passione per il genere mi spinge a comporre brani in questo stile, non ti nascondo che faccio molta selezione dei riffs in fase compositiva, proprio per proporre brani ispirati ma che non plagino altri brani. Oggi credo che in ogni genere sia stato detto tutto o quasi, quindi bisogna curare molto il songwriting per evitare l'inevitabile effetto deja vu.
Peraltro anche i vecchi dinosauri - e non solo quelli dal maggior successo - non sembrano intenzionati a mollare.. vedi ad esempio il comeback dei Metal Church con Mike Howe, non è vero?
Quello dei Metal Church, per me è stato un ritorno molto gradito, li adoro e trovo che il nuovo album non sia male. Tra l'altro ero in contatto con Mike Howe da diversi anni, gli ho chiesto più volte di registrare con Savior from Anger, ma non ha mai accettato, dicendomi che aveva lasciato il music business per sempre, poi ha annunciato l'anno scorso la reunion con i Metal Church. In ogni caso mi ha fatto piacere il suo ritorno sulle scene, e chissà che un giorno non riesca a convincerlo per una collaborazione.
A proposito, nessuna tentazione di inserire una cover di qualche canzone appartenente al periodo d'oro del genere?
Non lo escludo, Bob adora il periodo dei Metal Church con David Wayne, infatti dal vivo eseguiamo diverse cover dai primi due lavori dei Metal Church.
Ma se vi avessero obbligati quale avreste scelto?
"The Human Factor" dei Metal Church è un gran bel pezzo, e "Hall of the Mountain King" dei Savatage.
Dov'è il "Tempio del Giudizio" evocato dal titolo dell'album e di cosa parlano i testi ?
Il Tempio del Giudizio viene inteso come l'altare della scelta, attraverso la quale si ottiene il potere, la scelta del sacerdote supremo.
Tutti i testi parlano di 3 uomini, cresciuti come fratelli, ma alla fine solo uno di loro sarà scelto e in tutto il percorso usciranno fuori tutti i veri sentimenti dell'essere umano come l'invidia, l'odio, la cattiveria, l'egoismo e la rabbia.
Già, dilunghiamoci un po' sul vostro di disco... le sue canzoni, la copertina con quell'imponente leone..
Ho iniziato a scrivere i brani di "Temple of Judgment" nel 2013, poi ci sono stati alcuni problemi che hanno ritardato le registrazioni e le fasi finali dell'album.
E' un album molto melodico rispetto ai lavori precedenti della band, dove ho tenuto a freno la componente Thrash Speed che ha caratterizzato i lavori precedenti. Ho optato per soluzioni più Hard Rock, più tipicamente US Metal, come gli arrangiamenti vocali e i fraseggi melodici di chitarra.
La copertina l'ha realizzata mia moglie Elena, l'idea del leone in primo piano mi ha sempre entusiasmato, da il senso del potere assoluto, intimorisce i male intenzionati.
Siete tornati a far uscire l'album per un'etichetta tedesca, e proprio all'estero sembrate guardare con attenzione... e non solo per gli innesti in formazione di cui abbiamo già discusso, ma anche alla luce delle ultime news, no?
Delle proposte contrattuali ricevute, di certo quella della Pure Steel records, è stata la più vantaggiosa e lusinghiera. Pure Steel è una grande label tedesca di prestigio con grossi distributori in tutto il mondo, per me è un onore essere nel loro rooster. In effetti la mia attenzione è rivolta principalmente all'estero, faremo delle date europee e un tour americano che annunceremo molto presto.
Beh, eccoci al traguardo di questa intervista, quindi, domanda di rito: hai un messaggio che desidereresti lasciare ai lettori di Metal.it?
E' bellissimo essere qui insieme dopo tutti questi anni, ad ogni mio album è seguita una bellissima intervista con il portale, e' bello invecchiare e supportarci insieme. STAY METAL.