Gravestone, l'orgoglio del death metal

Info

Gruppo:Gravestone

Intervista particolarmente ricca quella che vede protagonisti i romani Gravestone, che dalla reunion di pochi anni fa hanno rivoluzionato la formazione, peraltro con un ultimo cambio di frontman proprio poche settimane fa. Ne parliamo con la band, reduce dalla data con gli I Am Morbid e pronti all'importante appuntamento con l'Agglutination 2017.

Ciao e bentornati sulle nostre pagine! Dall’ultima volta che ci siamo sentiti, circa 3 anni fa, è cambiato…quasi tutto! Non sapendo precisamente da dove iniziare, cominciamo dall’ultimo avvenimento riguardante la lineup, ovvero la defezione di Alessandro Iacobellis che ha cantato sul vostro ultimo (e bellissimo) EP “Proud to be Dead” e l’ingresso in formazione di Daniele Biagiotti.
Ciao Gianluca grazie a te e alla redazione di metal.it per averci nuovamente ospitato. A mezzo delle vostre pagine siamo a dare il benvenuto a Daniele detto “il Secco”, soprannome a cui tiene moltissimo più del suo nome di battesimo, e spieghiamo ufficialmente la motivazione della defezione Alessandro Iacobellis. Ci teniamo a precisare che sia professionalmente, come si può sentire sul nostro ultimo album, sia umanamente noi Gravestone non abbiamo nulla contro Alex. Anzi per noi rimane un amico ed un professionista che ha contribuito alla crescita della band. Purtroppo c’era incompatibilità di interessi tra quelli della band e quelli di Alex. Più volte abbiamo cercato di parlarci e di affrontare il problema che non si è risolto e, purtroppo, abbiamo dovuto prendere questa decisione, che anche per noi non è stata semplice, considerata l’amicizia che c’è con Alex e la sua professionalità. Precisiamo che tale scelta è stata presa all’unanimità. E come vocalist è entrato nella band Daniele, che come potrete apprezzare nei live e, presto, anche in studio professionalmente è molto preparato.

Immagine
Ormai che ci siamo togliamoci il dente e parliamo anche del precedente terremoto in formazione che ha visto rimanere solo Marco Borrani tra i quattro partecipanti alla reunion. Cosa accadde di preciso? E come sono stati scelti i nuovi membri, che presentiamo in questa chiacchierata?
Il terremoto è iniziato nel maggio giugno del 2016 nel momento in cui Marco si rese conto del completo immobilismo della precedente line up. Marco tentò più volte di parlare con i precedenti membri ma la situazione non si risolse. E poiché Marco voleva portare avanti il progetto Gravestone, decise di cambiare, a malincuore, tutta la line up e di aggiungere dei membri. Infatti la precedente line up era composta da Marco Borrani alle chitarre, Massimiliano Buffolino alle tastiere, Gianluca Buffolino al basso e Fabio Mociatti alla batteria e voce. Marco pur conscio che una scelta del genere avrebbe minato amicizie ventennali, tuttavia con molta tristezza ma determinazione seguì la passione per la musica e per la band che aveva fondato. Tramite amicizie Marco fece circolare la notizia che i Gravestone cercavano nuovi elementi e così entrò nella band Alex Iacobellis alla voce, Fabrizio Di Carlantonio alle tastiere, David Folchitto alla batteria, Max Salvatori al basso e Gabriele Maschietti alle chitarre. Ed il risultato della nuova line up lo potete ascoltare in Proud to be dead il nostro nuovo album. Precisiamo che le chitarre nell’album sono state tutte suonate da Marco Borrani in quanto Gabriele è entrato dopo la registrazione del disco.
Iniziamo dunque a parlare del presente, qualche mese fa avete pubblicato “Proud to be Dead” che è davvero un’ottima uscita di death metal a tinte progressive. Che feedback avete ricevuto in merito da addetti ai lavori e dal pubblico che avete avuto occasione di incontrare, dato che negli ultimi mesi avete suonato parecchio dal vivo? A proposito di questo, esiste ancora una “scena” o è diventato tutto molto virtuale, con massiccia partecipazione su Facebook e…scarsa nei locali?
Noi siamo molto soddisfatti di Proud to be dead. Successivamente all’uscita dell’album abbiamo iniziato a promuoverlo con vari live tra cui quello di supporto agli Onslought a Catania, quello di supporto agli Insidia a Tivoli e quello di supporto agli I am morbid a San dona del Piave. Ovunque siamo andati abbiamo ricevuto ottime risposte dal pubblico presente che ha potuto apprezzare il nuovo materiale. Il nostro lavoro è stato ben accolto anche dagli addetti ai lavori, giornalisti e promoter, ed abbiamo ricevuto i complimenti anche da Ira Black il chitarrista degli I am morbid. Per quanto concerne la scena sicuramente sussiste un antitesi tra partecipazione virtuale a mezzo facebook e partecipazione reale. Purtroppo la fruizione della musica è cambiata con l’avvento di internet. Molti preferiscono una partecipazione virtuale ad una reale. Però bisogna anche dire che internet ha permesso alle band di portare la propria musica in giro per il mondo a mezzo facebook youtube. Purtroppo ogni fenomeno che innova e cambia un sistema ha anche dei risvolti negativi. Però dobbiamo dire che abbiamo riscontrato partecipazione ai nostri live e che ci sono sempre persone, ascoltatori, promoter giornalisti o band che si spaccano per portare avanti la propria passione.
Domenica c’è stato il vostro release party (com’è andato?) ed a quanto sappiamo gradita sorpresa è stata la presenza della ristampa di Simphony of Pain ad opera della Dark Symphonies. A cosa è dovuta questa bella iniziativa, anche un po’ inaspettata dopo quella ad opera della Sliptrick del 2014?
Il release è andato bene. C’è stata parecchia affluenza e c’erano persone che già conoscevano i Gravestone e persone che, mosse dalla curiosità, ci hanno conosciuto quella sera. Siamo stati contenti un bel concerto. La Dark Symphonies, a mezzo di Ted Crypt, ci contattò circa un anno fa chiedendoci se poteva ristampare sia su cd e per la prima volta su vinile, il vecchio album. E così ci siamo accordati sui diritti, rappresentando che Symphony of pain era già stato ristampato solo in digitale dalla nostra etichetta la Sliptrick records, e nel mese di giugno 2017 è stata pubblicata anche questa ristampa. Dobbiamo dire che siamo stati molto soddisfatti dell’egregio lavoro di Ted il quale ha provveduto ad inserire nel libretto all’interno del cd anche la storia della band ed anche le vicende che hanno portato alla composizione di ogni singolo pezzo e l’analisi di ogni brano effettata dai Gravestone. Ci sono anche foto dell’epoca della composizione di Symphony. Un bel lavoro ci piace.

Immagine
A proposito di Sliptrick, è in arrivo una nuova uscita, ci sono dei brani in lavorazione? Quando potremo ascoltare qualcosa di nuovo e sarà ancora la Sliptrick a pubblicare il tutto?
Si stiamo lavorando su nuovi brani. Usciremo sempre con Sliptrick Records a cui siamo legati da un contratto e del cui lavoro siamo molto soddisfatti. Stiamo registrando due brani che erano presenti su Symphony, the children are waiting e deathwish, riarrangiati, che saranno missati e masterizzati da Mika Jussila. I due brani in questione usciranno solo su vinile, in edizione limitata.
Senza dubbio uno dei main events che riguardano i Gravestone sarà la loro partecipazione all’Agglutination 2017 che, oltre ad essere storicamente a prescindere un grandissimo appuntamento per tutto il centro-sud italia, quest’anno ha fatto ancora le cose più in grande con Venom e Sodom. Come vi state preparando e sarà presentato tutto l’EP come al solito o anche qualche altra cosa?
Dipende dal tempo che avremo. Noi suoneremo per terzi, avremo sicuramente una mezz’ora di tempo, e sicuramente presenteremo l’intero ep. Se poi avessimo maggiore spazio suoneremo qualche altro brano di quelli vecchi, tipo deathwish. Non vediamo l’ora di salire su quel palco ed esibirci insieme a gruppi che hanno fatto la storia del metal quali Venom Sodom ed Insidia.
Dunque quali sono le vostre aspettative per il 2018 ed i prossimi passi dei Gravestone?
Nel 2018 ci saranno live molto importanti dei quali ancora non possiamo anticipare nulla. Inizieremo sicuramente le registrazione del nuovo album e continueremo la promozione di Proud sia in Italia sia all’estero.
Grazie per lo spazio concessoci e vi lasciamo le ultime parole!
Gianluca
Grazie a voi per lo spazio che ci avete concesso per chi non ci conoscesse può cercarci sulla nostra pagina facebook ove è presente anche uno store on line a mezzo del quale potete acquistare i nostri albums ed il nostro merchandise, e a chi già ci conosce prendete una copia di Proud to be dead non rimarrete delusi. Seguiteci anche dal vivo e per sapere delle future date dei Gravestone, e dei luoghi ove suoneremo date un like alla nostra pagina e rimarrete aggiornati.
Grazie ancora a Gianluca Grazioli e al team di metal.it per averci nuovamente ospitato e concesso questo spazio.
Intervista a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?