Gli Eregion con il loro secondo album, "Age Of Heroes", si muovono sotto le insegne di Power Metal epico, battagliero e, talvolta, folkeggiante ... vediamo con loro cosa cosa c'è dietro questo disco e scopriamo qualcosa in più sulla band stessa.
Benvenuti sulle pagine di Metal.it! Visto che è toccato a me il piacere di recensire il nuovo "Age Of Heroes", scambio volentieri due chiacchiere con voi per approfondire l'ultimo nato. Innanzitutto vi chiedo: siete d’accordo sui giudizi, positivi e negativi che ho formulato?
Si, siamo tutto sommato d'accordo. La tua è una recensione sempre ben motivata e a queste condizioni anche gli aspetti meno positivi che hai evidenziato servono da sprone per migliorarci.
Come sono andate le cose in studio di registrazione, il risultato finale ha rispecchiato ciò che avevate in mente oppure avete dovuto rinunciare a qualcosa?
Avevamo in mente alcune cosette da aggiungere qua e là alle quali s'è deciso di rinunciare. Poche cose, comunque, per cui possiamo dire che il risultato finale rispecchia davvero il progetto che avevamo in testa.
Ecco, ora toccherei un aspetto che ho trascurato nella mia recensione: la copertina. Semplice, di impatto e ben realizzata. Nasce da vostre indicazioni oppure l'avete scelta tra "le tante"?
La copertina è stata realizzata dalla bravissima Lilith Morrigan dietro nostre precise indicazioni e siamo contenti che tu la descriva semplice e d'impatto perchè era proprio quello il nostro obiettivo, oltre naturalmente a quello di dare un'idea pur vaga della nostra musica.
Vi va di spendere due parole per ognuna delle canzoni che fanno parte di "Age Of Heroes"? Non si tratterà mica di un concept?
No, non è un concept album anche se molti ne hanno parlato in questi termini. L'album inizia con una intro strumentale d'atmosfera intitolata “Sacred Woods” con cui volevamo incuriosire l'ascoltatore con sonorità cupe e misteriose. Si parte poi con “Wings of Eagle”, brano power dove parliamo del coraggio che dovrà mostrare il guerriero alla sua prima battaglia. “Jotuheim” é il primo brano composto dopo Lord of War, il nostro primo CD, dove parliamo dell'ossessione di Thor verso i giganti. Con ”The Stolen Hammer” parliamo ancora di Thor, questa volta portando in musica una leggenda che lo riguarda, quella appunto in cui il suo martello venne rubato da Trym. “Ascalon (Siege and Demise)” é la quinta traccia. Il brano é ispirato dalla vittoria riportata dai crociati presso la città di Ascalona nel 1099 e che aprì loro le porte alla conquista di Gerusalemme. In “Hands of Aesir” abbiamo immaginato una preghiera rivolta da un guerriero nordico alle principali divinità della mitologia norrena. Con la traccia n°7 intitolata “Balder's Bane” inizia un trittico dedicato alla morte del dio nordico Balder: si parte con le sue ultime parole pronunciate prima di morire, si passa poi ad “Hermod The Brave” dove a parlare é Hermod, il fratello di Balder, che si incarica di recarsi nel regno di Hel a reclamarlo tra i vivi e si termina con “I Hel”, dove a rispondere a Hermod é Hel in persona. La traccia successiva è la veloce “New Order” dove parliamo della rinascita successiva al Ragnarock. L'album termina con “O-Hey O-Ho” che é una canzone simpatica ispirata dalle tematiche piratesche.
Temo che comincino ad esserci sin troppi concept album in circolazione... soprattutto quelli legati alla triade fantasy-fantascienza e mitologia, voi che ne pensate?
Le tematiche fantasy e mitologiche sono senza dubbio molto utilizzate, forse un po' inflazionate, e noi ne siamo indubbiamente coinvolti. Non ci possiamo fare niente, il progetto Eregion é nato attorno a un tavolo di gioco e certe cose ce le portiamo dentro da oltre 20 anni, ben prima che esplodessero. Sulla presenza massiccia di concept non ci trovi molto d'accordo poiché non mi sembrano troppi, ma ovviamente questa impressione non può che essere soggettiva. L'importante é che siano fatti bene.
Facciamo ora un passo indietro, volete raccontarci brevemente il vostro percorso artistico, siete in pista dal 2012, quindi un po’ di strada l’avete fa, no?
Si, direi di sì. Il primo album é arrivato molto presto, con poca attività live, poi col tempo abbiamo calcato molti palchi e conosciuto molte band che hanno contribuito alla nostra crescita artistica. Speriamo sia ben evidente nel secondo lavoro.
Credo che abbiamo dovuto aspettare anche troppo il vostro secondo album... ma cos'è successo nel frattempo? Cinque anni non sono pochi.
5 anni non sono pochi in effetti. Abbiamo avuto qualche cambio nella line-up e perso un po' di tempo qua e là. Per il terzo album non passerà cosí tanto tempo.
Soprattutto come è nata l'idea di aggiungere il violino di Letiziamaria al vostro sound?
L'idea é nata sentendo alcuni pezzi in fase di pre-produzione. Ci sembrava che alcune linee di chitarra potessero avere un impatto migliore se suonate con il violino. Soprattutto in un paio di canzoni. Abbiamo così cercato una violinista e avuto la fortuna di incontrare Letiziamaria. Successivamente abbiamo deciso di arrangiare nuovamente alcuni altri brani che erano già praticamente definiti e questo ha allungato un po' i tempi di cui parlavamo prima.
Come siete entrati in contatto con la Rockshots Records e come si è sviluppata la vostra collaborazione?
Abbiamo girato alcune case e tra queste la RockShots Records dove conoscevamo alcune persone. La loro proposta ci ha convinto fin da subito, ci è piaciuta molto la loro intraprendenza e la loro voglia di fare
Ma sul disco ci sono degli altri ospiti oltre a Fabrio Privitera?
Si, oltre a Fabio Privitera che canta “Balder's Bane” ci siamo giovati della partecipazione di Elena Crolle e Massimiliano Flak che cantano i cori in “The Stolen Hammer”. Tutti artisti eccellenti.
Hammerfall, Elvenking, Gamma Ray, Running Wild, Alestorm e, appunto, anche Bejelit... sono le band che ho utilizzato come paragone per cercare di dare un'idea della vostra musica ai lettori ma, si sa, ognuno ci sente un po' quello che vuole... quindi vi chiedo: siete d'accordo con quanto detto? Cosa potete suggerire a chi ci legge per aiutarlo ad inquadrare al meglio la vostra proposta?
Siamo d'accordo al 100% e non aggiungerei altri gruppi rispetto a quelli che nomini per descrivere la nostra musica. Di molti di questi, d'altra parte, ci divertiamo a fare qualche cover.
Cosa mi dite invece delle vostre influenze? E' chiaro che quelle principali sono il Classic ed il Power Metal, ma c'è qualcosa di insolito e lontano dal metal più classico che vi piace ascoltare?
Ognuno di noi ha gusti variegati. Qualcuno ascolta musica classica, qualcun altro ama anche la scena progressive italiana degli anni '70 ed il beat. Insomma, non ci limitiamo ad ascoltare metal, pur apprezzandolo sopra ogni altro genere.
Beh... voi siete un gruppo relativamente giovane, quindi le idee dovrebbero nascere (magari influenzate) piuttosto facilmente. Credi invece che band e musicisti che hanno una lunga carriera alle spalle abbiano difficoltà nel realizzare materiale nuovo che sia sempre all'altezza?
Sicuramente sì. È difficile sviluppare idee prive di qualsivoglia influenza, a meno che non si viva sotto una campana di vetro, e quando sei sulla scena da un po' di tempo il rischio è quello di copiare te stesso e di risultare ripetitivo. Le idee, poi, possono avvizzire e terminare: pochi riescono nell'impresa di suonare per anni senza, nella migliore delle ipotesi, annoiare.
Non credi però che anche le possibilità garantite dalle nuove tecnologie, che permettono di registrare con costi tutto sommato contenuti e allo stesso tempo velocemente e con discreti risultati, abbiano portato a un affollamento e appiattimento della scena metal?
Si credo di sì. Essendoci più gruppi che arrivano a registrare un CD, è facile che ci arrivino anche gruppi mediocri. Nel complesso però rimangono tante le proposte degne di nota e la cosa è confortante.
Negli anni, immagino che siate riusciti anche a trovare spazio su qualche palco per proporre la vostra musica dal vivo? Quali i concerti indimenticabili e quali saranno i vostri prossimi impegni live?
Ricordiamo con molto piacere il release party fatto da poco a Collegno per il calore mostratoci dal pubblico. Altre date ci sono rimaste nel cuore. Su tutte direi quelle con Airborn, Skeletoon, Lancillotti, Paragon.
Non posso che ringraziarvi per la vostra disponibilità e mi sembra giusto lasciarvi la parola finale...
Siamo noi a ringraziare te per lo spazio che ci offri. A tutti i lettori chiediamo di sostenerci e di sostenere la scena metal acquistando il merchandise, seguendo le band sui social e soprattutto partecipando ai live.