Finalmente dopo molto tempo che gli davo la caccia, sono riuscito ad intervistare i Nonpoint, nella persona del bassista Ken Bastard.
Questa è praticamente un’esclusiva e oltretutto una rarità, visto che, forse, mai nessuno in Italia era riuscito ad intervistare la band floridiana, giunta al terzo disco con l’ottimo “Recoil”.
Non starò qui a spendere parole ulteriori su una band che reputo grandissima, vi basti leggere quelle già spese in sede di monografia, la quale può essere letta a questo indirizzo.
Qui in Italia, purtroppo, i Nonpoint non sono molto conosciuti. Ti va di fare una breve introduzione?
“ Certamente Luigi. I Nonpoint esistono dalla fine del 1997. A quel tempo il singer Elias Soriano ed il drummer Robb Rivera stavano lavorando ad un progetto chiamato “Nonpoint Factor”, mentre il chitarrista Andrew Goldman ed il bassista Ken Bastard (che sarei io) erano in una band chiamata “Fuse”. Le due band suonarono uno show insieme, il quale portò alla nascita del side-project Nonpoint, il quale in seguito diventò la nostra band principale. I Nonpoint sono andati in tour con numerose bands, hanno suonato all’Ozzfest e attualmente portano in giro on-stage il loro terzo disco “Recoil”.”
“Recoil” è un ritorno alle sonorità di “Statement”, una musica aggressiva ed energica. Come mai questa scelta (che approvo appieno)?
“ “Recoil” è dove la band sentiva il bisogno di dover andare. Con la grande mole di live-shows susseguenti a “Statement”, fu molto dura trovare il tempo per fermarsi e sedersi per lavorare al materiale che eventualmente sarebbe diventato “Development”. La band fu molto pressata in studio non appena finì il ciclo riguardante “Statement”, quindi non riuscimmo a trasporre su quel disco quello che ci sarebbe piaciuto. Con “Recoil” invece abbiamo avuto molte opportunità di fare esattamente la musica che volevamo. È l’album che più preferisco di quelli composti da noi stessi.”
So che il disco contiene molti attacchi alla politica americana. Ti va di approfondire? Sono rimasto impressionato dal singolo “The Truth”, qual è questa “verità”?
“ Inizialmente non doveva essere un disco politico, ma gli eventi che hanno avuto luogo in America durante la scrittura del disco, hanno iniziato a spingerci in quella direzione. Molte persone si lamentano delle bands che usano la loro musica per lanciare messaggi politici, ma in tutta onestà penso che sia uno dei mezzi più potenti per spiegare le tue idee alle persone. Penso che sia un dovere civile parlare alle persone delle cose sbagliate che il governo fa. “The Truth” è principalmente un tentativo di aprire gli occhi delle persone, in modo da fargli comprendere realmente in che modo funziona questa società. Troppe persone si lasciano guidare ciecamente da personaggi che non stanno facendo null’altro che male a questo paese e al resto del mondo.”
Il nuovo album ha avuto praticamente una promozione nulla qui in Europa. Come mai vi riferite sempre e solo al mercato americano?
“ Questa è una domanda che per anni abbiamo rivolto al nostro management. Il problema è che se una band non va estremamente bene qui in America, la label non investirà mai i soldi per portarla oltreoceano. Noi saremmo stra-felici di venire in Europa, ma la label crede che non sia economicamente remunerante mandarci in Europa. Quindi siamo praticamente incastrati in un mare di merdosa politica industriale e non c’è nulla che noi possiamo fare a riguardo. Se veramente siete interessati a vederci suonare in Europa, allora contattate i vostri promoter e ditegli che esistiamo!”
“Development” era un buon album anche se troppo melodico per i miei gusti.
“ Come ti ho già detto prima, sfortunatamente quel disco fu affrettato. La label ci mise troppa pressione per pubblicare un nuovo album, e noi non eravamo ancora pronti. Se avessimo saputo allora quello che sappiamo oggi, non avremmo mai pubblicato l’album che la label voleva, ma avremmo pubblicato l’album che i fans volevano. Anch’io lo considero un buon album, anche se non è l’album di cui avevamo bisogno all’epoca.”
Avevo notato tutto ciò, compreso il fatto che la MCA non aveva fatto una buona promozione, ma cercava solo di vendere il massimo numero possibile di copie, in modo da sfruttare il trend del Nu Metal, che 5 anni era in forte ascesa. Ricordo che persino il booklet di “Development” era peggiore di quello di “Statement”, carta riciclata invece di carta patinata. Perché poi vi hanno scaricato? Qual è la verità?
“ La MCA era principalmente una label hip/hop che non aveva nessuna idea di come vendere una band heavy come i Nonpoint. Ci hanno aiutati molto a portare la nostra musica al pubblico, ma non nel modo in cui ci sarebbe piaciuto. Il problema è che noi non ci consideriamo Nu Metal, ma una heavy rock band, e la MCA non sapeva che fare di noi. Poi la MCA fu comprata dalla Geffen e ci fu data la possibilità di restare o cercarci un’altra label. Considerando la nostra storia con la MCA, abbiamo deciso di guardarci intorno con la speranza di trovare una label che ci desse la promozione e il supporto di cui abbiamo bisogno per raggiungere il maggior numero possibile di fans.”
Come su “Statement” era presente “Orgullo”, così su “Recoil” è presente “Rabia”, una song in spagnolo. Siete fieri delle vostre origini ispaniche? Cosa significa questo nell’America di oggi? A comunità ispanica è un vostro target primario?
“ In realtà solo Robb ed Elias hanno radici latine. Robb diede vita alla band quando era ancora a Portorico, prima ancora che noi altri tre ci aggiungessimo alla band, così abbiamo sempre avuto un flavour latino nella nostra musica. Abbiamo un buon seguito tra la comunità ispanica, ma sfortunatamente ancora una volta devo dirti che non abbiamo avuto il supporto necessario da parte della label per raggiungere un’audience ispanica più vasta.”
Hai detto che non vi piace definirvi Nu Metal. Vi sentite però parte di quella scena? Quali sono le vostre influenze?
“ Noi non crediamo di poter essere racchiusi dentro una ben determinata categoria musicale. Semplicemente cerchiamo di non suonare come chiunque altro. Abbiamo molti amici nella scena Nu Metal, ma non ci consideriamo parte di essa. Le nostre influenze sono troppe per citarle tutte, qualsiasi cosa dall’hip/hop al jazz, passando per hardcore, metal e techno. La musica Country no però. Noi odiamo la musica Country! ?”
Ho sempre considerato Elias Soriano una delle voci più belle. La sua voce è emozionale, sensibile ed espressiva, ma al caso sa essere anche molto aggressiva. Dove ha imparato a cantare così?
“ Elias era molto addentro al R’n’B prima di entrare a far parte dei Nonpoint, così ha sempre avuto quello stile. Egli attinge da qualsiasi tipo di influenza, da Marvin Gaye ai Killswitch Engage, anche se il suo cantante preferito di sempre è Steve Perry dei Journey.”
Ammiro molto anche Andrew Goldman, il Riffmaker per eccellenza, abile a generare incredibili muri di suono e bordate d’energia con la sua chitarra.
“ Andy odia fare cose che già altri hanno fatto. È sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo ed eccitante da aggiungere alla nostra musica. Ci ha fatto ammattire per il nuovo album, perché a noi piace molto attingere dalle nostre influenze, ma il risultato è stato comunque grande!!!”
Mi spieghi perché alcune bands merdose come Linkin’ Park e Powerman 5000 hanno un grosso responso di pubblico e una band come la vostra invece no? Io ho sempre pensato che questo avviene perché i Nonpoint non hanno un look studiato a tavolino, non indossano stupide maschere e non rilasciano stupide dichiarazioni per eccitare i teenagers di turno.
“ Ci siamo sempre stupiti di questa cosa anche noi. Desidereremmo avere una risposta così magari potremmo correggere il tiro. Io penso che molta gente non vuole buona musica. Vogliono solo quello che MTV dice che è “cool”. Penso che la musica dovrebbe avere una sorta di messaggio, dovrebbe dire qualcosa, ma la maggior parte delle bands che hanno da dire qualcosa sono trascurate perchè magari non hanno abbastanza gel nei capelli, o perché non hanno trucco. Finché le persone non inizieranno a pensare con la loro testa, avremo questo problema.”
Un pazzo ha assassinato Dimebag Darrel. Cosa ha significato questo per voi?
“ La morte di Dimebag è stata una vera tragedia, non sarebbe mai dovuta accadere. Tuttavia ciò non ci fa aver paura di suonare on-stage. Non lasceremo mai che uno stronzo possa tenerci lontano dal portare la nostra musica al pubblico. Se le persone si tirassero indietro ogni volta che sono terrorizzate, il mondo sarebbe davvero un posto peggior per vivere. Devi resistere e combattere per ciò in cui credi, e penso che i nostri fans la pensino allo stesso modo. Penso che sia molto più probabile per le persone farsi male ai nostri concerti durante il pogo, ma questo non impedisce loro di venire a vederci dal vivo.”
Bush ha vinto ancora una volta le elezioni. Suppongo non siate molto contenti.
“ Personalmente non lo sopporto proprio. Egli è un idiota con troppo potere. Non ha fatto nulla di buono per questo paese e ha danneggiato le nostre relazioni internazionali con gli altri paesi. Non riesco proprio a capire come le persone qui in America possano essere così fottutamente ignoranti! Possibile che non si rendano conto di come le cose vadano realmente?! Suppongo che la risposta sia “no”, perché metà dell’America ha votato per Bush!”
Qual è la vostra opinione su internet e il file-sharing. Ricordo che ho scoperto “Statement” su una radio di winamp, l’ho scaricato tutto e poi l’ho comprato, e così ho fatto per tutti gli altri dischi dei Nonpoint. Quindi ho diffuso il vostro nome qui in Italia, e alcuni ragazzi hanno comprato il vostro disco, e anche chi non l’ha fatto comunque vi conosce, e questo penso sia positivo per voi. Insomma senza internet dubito che adesso staremmo facendo questa intervista.
“ Penso che il music-sharing sia una grandissima idea, specialmente per le bands più piccole come i Nonpoint che non ricevono un’adeguata promozione da parte della label in molte aree del mondo. Il problema è questo: le bands si lamentano che la gente scarica i loro dischi e non li comprano. Ma in molti posti dell’America i dischi costano anche 20$, mentre un disco di importazione può anche costare fino a 50$! Così penso che per far sì che la gente compri i dischi e smetta di scaricarli da internet, l’industria discografica dovrebbe abbassarne il prezzo. Ma l’unico modo affinché questo avvenga è che la gente smetta di masterizzarseli. Entrambe le parti dovrebbero venirsi incontro, ma la parte paradossale è che in mezzo, a rimetterci, ci sono le bands! Le persone amano dire “Se masterizzo un cd poi andrò allo show della band, quindi la sto supportando”. Ciò è corretto, ma solo in parte. Se tu non compri il disco, la label scarica la band! È un circolo vizioso su cui tutti dovremmo lavorare per fare in modo che le cose siano più giuste.”
So che i vostri shows sono esplosivi, li descriveresti per noi che non possiamo assistervi?
“ I Nonpoint sono convinti che il gruppo di persone più importante ad uno show sono i fans. Certo, non puoi avere uno show senza una band, ma senza i fans non esiste la band!!! Quindi è molto importante per noi far sì che i soldi dei fans siano ben spesi. Penso che sia merdoso pagare una band per vederla on-stage e poi scoprire che stanno lì impalati a suonare solamente. Potresti semplicemente ascoltare il disco e non stare lì a tirare fino a notte fonda!! Così noi facciamo del nostro meglio per intrattenerli e provare a fargli capire quanto li apprezziamo. Proprio adesso stiamo discutendo con la label e alcune booking agency di un tour europeo (Grande notizia!!! N.D.S.L.). Ci piacerebbe venire insieme ai 36 Crazyfist o ai Machine Head. Qualcuno che ha una buona audience e che può aiutarci ad introdurre i Nonpoint al pubblico di oltreoceano.”
Quali altre band vi piace vedere on stage?
“ Penso che le nostre bands preferite con le quali abbiamo suonato sono i Sevendust, i Mudvayne e gli Hed(PE). Sono tutte bands in grado di fare dei grandi live-shows e che ci fanno venire voglia anche a noi di lavorare ancora più duro! Se potessi organizzare un festival, sicuramente chiamerei: Lamb Of God, Norma Jean, Remembering Never, Killswitch Engage, Candiria, Skindred, Chimaira, E-town Concrete, Tool, e come head-liner Pink Floyd e Iron Maiden. Sarebbe uno show incredibile!!!"
Puoi anticiparci qualcosa del prossimo disco?
“ Noi scriviamo sempre nuove cose. Non posso dirti ancora nulla di definito su nuovo album, è ancora troppo presto, ma appena inizieremo sarete tutti avvisati quotidianamente attraverso il nostro sito www.nonpoint.com .”
Levami una curiosità, come mai avete coverizzato “In The Air Tonight” di Phil Collins? Siete soliti fare altre cover?
“ Ci siamo sempre divertiti a fare cover altrui. Sia che fosse on-stage o in sala prove, ci siamo sempre divertiti a suonarle. Per “Recoil” avevamo deciso di inciderne una, ma non volevamo fare una canzone che in partenza fosse già heavy. “In The Air Tonight” è un’idea che ci ha suggerito il nostro drum-tech Scotty. Lui ha pensato che sarebbe stato “cool” se ne avessimo fatto una versione heavy, così abbiamo iniziato a lavorarci su e abbiamo tirato fuori qualcosa di cui tutti sono contenti.
Spesso on-stage coverizziamo una song degli Snot, “Snooze Alarm”, ma stiamo iniziando a cercare qualcosa di nuovo da suonare in tour prossimamente.”
Ok Ken, chiudi pure e non dimenticarti di salutare i lettori di EUTK.
“ Vorrei ringraziare tutti quelli che ci supportano in Europa. Non vediamo l’ora di suonare da voi, quindi aspettatevi uno show memorabile! Contattate i promoters locali, le stazioni radio e i negozi di dischi e fategli sapere che volete che i Nonpoint vi facciano visita!!! Grazie a te Luigi, e a tutta la redazione, per l’interessamento.”
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