Ho il piacere di avervi conosciuto nel '99 con l'ottimo "Return to Uranus" , allora eravate ancora un trio ora vi ritrovo come quintetto e su etichetta Black Widow. Mi puoi riassumere gli avvenimenti del periodo, ed in generale la storia del gruppo per i lettori che ancora non vi conoscono?
“Return to Uranus” è stato l’ultimo lavoro in trio per noi (Lucio-chitarra, Enrico-bsso, Andrea-batteria), dopo anni passati alla ricerca del nostro suono (la band nasce nel 1987!). dopo la pubblicazione del disco, uscito nel 1999 per la W-Records, l’incontro con Paolo (Hammond, Moog, Mellotron) ha aperto il sound del gruppo verso soluzioni più progressive. Negli ultimi anni abbiamo suonato molto dal vivo e abbiamo portato il nostro suono a maturazione. L’innesto di J.C. alla voce, nel 2003, ha sancito la definitiva formazione dei Wicked Minds. Questa più o meno la storia…
Gli avvenimenti sono tanti, il principale, ovviamente, l’incontro con la Black Widow che ci ha permesso di realizzare il nuovo album al meglio…
"Return.." era secondo me molto Hendrixiano, un sound particolarmente acido e spaziale, mentre il nuovo "From the purple skies" mi sembra più orientato verso uno splendido hard rock tradizionale, pur se mantiene molte caratteristiche psych-rock. C'è stata una sorta di evoluzione stilistica o semplicemente maggiore esperienza e maturità dei brani?
I pezzi raccolti nell’album sono in un certo senso il punto di arrivo di questi ultimi anni…alcuni sono stati scritti poco prima dell’uscita del disco (Across the sunrise, Drifting, From the purple skies) e rappresentano la nuova direzione del gruppo; sono i brani più progressivi dove si sente in modo chiaro l’interazione tra la scrittura a “riff” di Lucio e quella più classica di Paolo. Altri, come Rising above, Queen of violet e Sapce Child, sono brani composti nel corso degli anni, continuamente riadattati, rivisti e rimaneggiati. Questi pezzi erano nati quando in gruppo non c’era l’organo e sono poi stati stravolti nel corso del tempo…
Rispetto a “Return to Uranus” il nuovo disco è più vario ed elaborato, rispecchia molte più influenze e, pensiamo, molta più consapevolezza…ovviamente alcuni riferimenti erano già presenti nel primo CD ma solo in questo album riescono a trovare una loro dimensione “matura”…diciamo che il nuovo album si pone come una nuova tappa sulla strada già intrapresa…
Per me è davvero arduo stabilire quali sono gli episodi migliori del disco, visto che c'è un altissimo livello emozionale dall'inizio alla fine, invece dal punto di vista del gruppo? Qualche canzone ha per voi un significato particolare o ha reso ancora meglio di come pensavate?
Siamo affezionati a ogni singola traccia del disco, ogni brano è legato a un periodo ed è intriso di emozioni e riferimenti particolari. Per fare qualche esempio possiamo ricordare che “Space child” è stata composta da Lucio per i suoi figli, che “The elephant stone” rappresenta la lunga amicizia tra J.C. e Lucio (il ritornello era un pezzo che avevano composto insieme negli anni ’80) e via dicendo. Dal punto di vista più strettamente musicale “Across the sunrise” e “From the purple skies” sono i pezzi preferiti da Paolo (sul disco sono venuti in modo splendido!!) mentre J.C. adora interpretare “Rising above”….come dicevamo, ognuno di noi ha dei motivi particolari per essere affezionato ai vari brani del disco, un “amore” che durerà a lungo…
Oltre all'aspetto strumentale mi sembra doveroso sottolineare l'ottima prestazione del cantante J.C., che ho definito scherzosamente "il Byron italiano". Direi un formidabile acquisto per i Wicked Minds..
Lucio e J.C. si conoscono da circa 20 anni, suonavano insieme prima dei Wicked Minds. Dopo aver registrato “Crazy technicolor delirium garden” (il disco che rappresenta la base del nuovo “From the purple skies”, uscito in edizione limitata in vinile per la W-Records nel 2003)…abbiamo pensato di chiedere a J.C. di venire a cantare”Gypsy” degli Uriah Heep. Dopo la sua fantastica performance gli abbiamo fatto cantare 2 pezzi del disco….e poi li ha cantati tutti!!! Con lui alla voce Lucio (precedentemente singer della band) può dedicarsi completamente alla chitarra e ai suoi innumerevoli pedali! I pezzi sono notevolmente migliorati dopo l’ingresso del nuovo cantante, le sue doti sono quello che la band cercava da tempo, si prestano perfettamente a interpretare questo tipo di musica…….avevamo il jolly in tasca e per tanto tempo non ce ne siamo accorti! ?
Ho una curiosità, cosa nasconde il vezzo di presentarsi solo con le iniziali (J.C.)?
……..beh….un po’ di mistero non guasta mai, giusto?
Malgrado l'album sia bellissimo e da quanto ho visto è stato incensato ovunque dalla critica, non temete di passare per una band troppo "antica" e "retrò" giocandovi il pubblico dei giovanissimi, restando soltanto con i nostalgici del grande hard rock settantiano?
Penso che la nostra musica sia fruibile a più livelli…il disco contiene un mondo di riferimenti, dai Black Sabbath ai Deep Purple, dal prog dei primi settanta alla psichedelica, dall’hard rock classico alla Uriah Heep alle soluzioni melodiche classiche del prog italiano…insomma, la nostra musica può essere apprezzata sia da chi conosce i gruppi a cui ci rifacciamo, sia da un pubblico più giovane e, forse, impreparato che può tranquillamente lasciarsi trasportare dall’impatto sonoro del gruppo…questo succede puntualmente dal vivo, penso possa funzionare anche per l’album…
E' comunque evidente, perfino nel vostro look, la dedizione alla musica anni '70, in particolare direi questi nomi: Uriah Heep, Deep Purple, Hendrix, Atomic Rooster. Concordi su tali influenze? E poi cosa c'era di così particolare in quell'epoca da offrire ancora tanti spunti al giorno d'oggi, situazione che non si applica ad altri periodi storici?
È stato un periodo controverso e ancora adesso affascinante, che ha influenzato in vario modo la musica degli anni a venire. Di particolare in quel periodo c’è stato davvero tanto…basti pensare alla voglia di sperimentazione, all’ingenuità e alla voglia di suonare e di essere liberi…..un modo di vivere la musica a 360 gradi, un periodo in cui la musica si legava ad abiti sociali e a manifestazioni intellettuali….come non si può essere affascinati da tutto questo??? Le nostre influenze, oltre ai mostri sacri da te citati, si rivolgono soprattutto verso gruppi oscuri di quegli anni, musicisti di incredibile calibro per lungo tempo dimenticati…parlo di gente come Arthur Brown, 2066 & Then, Waterloo, Arzachel, Affinity, Eduardo Bort, Quatermass, Bram Stocker, Night Sun, Dark, Fuzzy Duck, Still Life e molti altri…sono gruppi che adoriamo e con i quali sentiamo una grande comunanza di spirito…
Nel disco vi sono due covers, "Gypsy" degli Uriah è una scelta logica e coerente con il vostro stile, mentre è leggermente più sorprendente una "Forever my queen" dei Pentagram, gruppo eccelso ma dal sound più oscuro rispetto al vostro. Ci sono motivi particolari dietro all'inserimento di questa canzone?
Gypsy è un brano che tutti ci portiamo in testa da una vita ed è stato un piacere suonarlo…ovviamente è un “classicone” per noi, un brano assolutamente in stile con la nostra musica, anzi un vero punto di riferimento per il nostro suono. Forever my queen invece è un brano di cui Lucio è innamorato (e infatti è lui che lo canta sul disco) oltre che un omaggio a un gruppo di culto come i Pentagram. Siamo soddisfatti della versione che siamo riusciti a registrare, è diversa dall’originale (grazie all’inserimento delle parti di Hammond e di Moog) ma ne mantiene appieno lo spirito e la carica…
Anche a livello di produzione pare che tutto sia andato a meraviglia. Suoni limpidi e scintillanti, perfetto bilanciamento tra i vari strumenti, perfino un bell'artwork molto "vintage", siete rimasti soddisfatti di tutto?
Il suono del disco è quanto di meglio abbiamo potuto fare, si avvicina molto a quello che volevamo, al suono che avevamo in mente…suona “vecchio” ma allo stesso tempo potente ed è fedele al suono sporco dei nostri strumenti (e dei nostri amplificatori sempre tenuti a livelli allucinanti!!!)…ovviamente siamo sicuri di poter fare meglio, ma pensiamo di avere ottenuto risultati ottimi!!! La grafica l’ha fatta Paolo (foto e impaginazione), abbiamo poi finito il lavoro tutti insieme…quindi di questo aspetto non possiamo che essere soddisfatti, abbiamo cercato di rendere in immagine il senso della nostra musica…
In tutto questo Black Widow ha lavorato molto bene, come suo solito: l’edizione in vinile doppia è davvero molto bella e curata, e altrettanto si può dire di quella in CD (che ha un booklet molto ricercato…)…quindi direi proprio di sì, siamo soddisfatti di tutti gli aspetti!!!
So che nessuna formazione ama etichettare il proprio stile, ma non credo sia bizzarro definirvi una hard rock band. Di questi tempi però è possibile che per la vostra tendenza a jammare e dilatare i brani, veniate accorpati al movimento stoner come è già successo ad esempio ai The Quill, per certi versi simili a voi. Questo vi darebbe un certo fastidio o è del tutto indifferente?
I punti di contatto con il movimento stoner erano più evidenti in passato ma continuano per certi versi a essere presenti…non è una cosa che ci da fastidio, adoriamo gruppi come Kyuss, On Trial e Nebula…ma penso che, per la musica che facciamo, sia una definizione abbastanza limitante!! La nostra tendenza a divagare, a lasciarci trasportare dal momento (specie nelle situazioni Live) è evidente, ma si gioca sempre in un ambito hard-prog…la presenza dell’Hammond da al nostro suono caratteristiche diverse da quelle tipiche dello stoner….
Nella recensione del disco segnalavo l'ottima qualità delle ultime realizzazioni nostrane in questo settore. Oltre a voi, Ufomammut, That all Folks!, Ojm, i vostri compagni d'etichetta The Black, Zess, e diversi altri.
Sono gruppi che hanno dato nuovo lustro alla scena italiana, hai ragione a citarli!!!
Stili differenti, ma approccio comune alla musica di matrice seventies e ovviamente medesima dimensione underground. Possiamo parlare di una scena Italiana dell'heavy rock?
Ci piacerebbe poterne parlare in termini di scena, ma purtroppo la situazione non ci sembra tale…negli ultimi anni troppe volte si è parlato di scena in riferimento ad altri generi, definizioni durate poco anche se i prodotti usciti erano di grande valore…possiamo parlare di un risveglio, di un fermento sotterraneo sicuramente positivo e, come dicevamo prima, di grandissimo valore…vedremo dove porterà questa voglia di suonare…speriamo molto lontano!!!
Collegandomi alla domanda precedente, qual è il vostro parere sulla musica rock in Italia a livello di etichette, distribuzione, locali per esibirsi, sensibilità e preparazione del pubblico, ecc. In base alla vostra esperienza la situazione è migliorata o peggiorata nel corso degli anni?
La situazione si è evoluta, è cambiata, non so se più parlare in termini di “meglio o peggio”…resta difficile trovare locali dove suonare, molta gente è più attirata dalle “cover band” che dai gruppi che fanno musica originale, e questo è abbastanza frustrante…ciò non toglie che ci siano, in tutta la penisola, realtà underground molto vive e fiorenti che riescono a raccogliere intorno a sé pubblico e interesse…resta comunque difficile riuscire a vendersi dal vivo, molti locali soffrono un po’ di miopia e spesso la gente è pigra agli stimoli nuovi………ma questa è una realtà che ogni gruppo conosce, non penso di dire cose nuove…
La vostra attività live è soddisfacente? Sul palco amate improvvisare e modificare i brani in base all'umore ed all'estro del momento? Tra parentesi approfitto per chiedervi se avrò occasione nel breve di vedervi dalle mie parti (Torino).
La nostra attività live si sta allargando nell’ultimo periodo, e spero continuerà in questa direzione per molto ancora…..per noi il contesto live è fondamentale, è la dimensione più naturale…anche il disco è stato registrato con uno spirito e un impostazione live…amiamo giocare con i brani, allungarli e dilatarli in base al monento…alla fine dei nostri show suoniamo spesso “Return to Uranus” e ogni volta ne esce una versione differente…è solo un esempio ma, se avremo la fortuna di averti tra gli spettatori, te ne renderai conto di persona!! Torino………per ora non so dirti niente di preciso, ma abbi fiducia, il nuovo anno ci vedrà girare parecchio!!!
Immagino siate tutti appassionati ascoltatori delle formazioni storiche del rock, ed invece per quanto riguarda l'attualità vi sono gruppi che seguite con interesse? Qualche nome che come voi ha saputo cogliere l' eredità del grande passato?
Gruppi come Standarte, Purple Overdose, Big Elf e Witchcraft sono in qualche modo affini a noi, se non altro per le radici musicali comuni......ma molti dei gruppi che ascoltiamo sono più distanti dal nostro suono……Monster Magnet, Joss Stone, Lanny Kravitz, Ben Harper….insomma cose diverse da noi e cose diverse tra di loro….ma forse le radici che si intravedono non sono così lontane come sembrano….
Una questione più generale ma attuale. Si è nuovamente scatenata la polemica sui testi delle canzoni rock/metal e la loro influenza sui giovani. Ovvio che i Wicked Minds non trattano argomenti satanisti, ma tali discorsi furono fatti anche per Hendrix, Led Zeppelin, Black Sabbath, Blue Cheer, Rolling Stones e perfino Beatles! Avete una qualche opinione in merito alla libertà di esprimere il proprio pensiero in una canzone? E comunque, quali temi trattano le vostre liriche?
I temi dei testi sono sempre abbastanza onirici e sognanti, anche se, rispetto al discorso musicale, sono sicuramente secondari…i testi nascono solitamente come corollario della muscia, in conseguenza alle atmosfere create dai brani….
Penso che ognuno sia libero di dire ciò che vuole nei testi delle proprie canzoni, è sempre stato così e non vedo alternative, per fortuna…….l’unica cosa che si potrebbe desiderare è un po’ di intelligenza in chi ascolta….
Il vostro rapporto con internet? Favorevoli alla diffusione della musica in rete? Un giudizio sull'informazione musicale delle web-zine tipo Eutk.net, sufficentemente professionali?
EUTK.net è un sito bellissimo, lo conoscevamo già prima della tua splendida recensione e non possiamo che essere felici dell’esistenza di realtà simili!!! Internet è una risorsa irrinunciabile oggi per la musica, sia a livello di informazioni e contatti per i gruppi, sia livello di diffusione e di condivisione…non so come la prenderà Black Widow (…scherzo!?) ma siamo favorevoli alla diffusione della musica in rete, è un’ottima risorsa per i gruppi minori e un buon modo di scoprire realtà nuove per il pubblico……….ovviamente il fascino del vinile resta insuperato e insostituibile…!!!!
Infine, dovremo aspettare di nuovo anni per godere di un altro lavoro dei Wicked Minds o i progetti stavolta sono a più breve scadenza?
Stiamo già lavorando ai pezzi nuovi, questa volta penso che dovrete aspettare molto meno….ma per ora non possiamo dire di più!!!
Con questo vi ringrazio per la vostra disponibilità, ed ancora vi rinnovo i complimenti per un disco a mio parere tra i più belli di quest'anno.
Grazie a te Fabrizio, è stato un piacere rispondere alle tue domande e speriamo di poterti conoscere presto a qualche concerto….keep on keepin’ on!!