KLOGR: isolamenti forzati e connessioni necessarie (Rusty, guitars, vocals)

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Gruppo:Klogr

Oggi abbiamo il piacere di ospitare sulle pagine di Metal.it i KLOGR, la band capitanata da Gabriele "Rusty" Rustichelli, all'indomani del loro ultimo lavoro discografico, "Fractured Realities", che rappresenta un nuovo capitolo nella carriera della band caratterizzato da sonorità potenti e testi profondi che riflettono le complessità del mondo moderno e quello che tutti noi abbiamo vissuto durante il periodo pandemico.

Ciao Rusty e complimenti ancora per "Fractured Realities", a nostro parere il vostro disco più ispirato e maturo.
Qual è stata l'ispirazione principale dietro "Fractured Realities"? il fatto che ci sia stata in mezzo la parentesi dovuta alla pandemia ha influito sul songwriting?
Grazie mille! L’ispirazione principale dietro “Fractured Realities” è stata proprio la complessità delle esperienze umane durante la pandemia. Questo periodo di incertezza e isolamento ci ha spinto a riflettere profondamente sulle nostre realtà personali e collettive, influenzando notevolmente il processo di songwriting. Abbiamo esplorato temi come la difficolta’ di elaborare certi traumi, la vulnerabilità e la necessità di connessione. Molte sono esperienze personali altre sono fotografie di quello che abbiamo percepito dall’esterno.

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Come descriveresti l'evoluzione del suono dei KLOGR in questo nuovo album rispetto ai lavori precedenti? abbiamo notato un maggior uso di synth e contaminazioni elettroniche, ma sempre dosate al punto giusto.
Il suono di KLOGR è sicuramente evoluto in “Fractured Realities”. Abbiamo sperimentato con nuovi elementi sonori, includendo più synth e influenze elettroniche, ma sempre con l’obiettivo di mantenere l’equilibrio e l’integrità del nostro stile. Volevamo creare una dimensione sonora più ricca e stratificata, senza perdere l’energia e la potenza che caratterizzano la nostra musica.
Il capitolo “Rusty Wounds” (il mio progetto solista con il quale ho arrangiato diverse cover) e’ stato molto d’aiuto. Ho avuto modo di sperimentare ambienti sonori che non avevo mai inserito nei KLOGR. Questo elemento credo che abbia portato una sfumatura piu’ moderna nel sound.
Quali sono state le sfide più grandi durante la registrazione di "Fractured Realities"?
Tutto e’ stato vissuto in modo molto naturale. La sfida piu’ grande e’ stata quella di determinare se avevamo qualcosa da dire o stavamo facendo un disco giusto per farlo. E’ stato un percorso molto introspettivo. Dovevamo trovare un punto di svolta. A livello tecnico la squadra e’ stata fantastica e ha reso tutto molto facile. Dalle represe e co-produzione con Jarno Bellasio (attuale fonico producer resident dello Zeta Factory), al lavoro della band, al mix e mastering con Federico Ascari, alla produzione delle voci con Alber Eno e Roberto Priori. Tutto e’ stato basato sul gioco di squadra e devo dire che ha funzionato alla grande.
Puoi parlarci del processo creativo dietro uno dei brani più significativi dell'album? si tratta di un concept probabilmente, ci piacerebbe approfondire le tematiche che lo riguardano.
Uno dei brani più significativi dell’album è “Lead Wings”. Il processo creativo è iniziato con una semplice idea melodica che è cresciuta fino a diventare una potente esplorazione delle lotte interiori e della ricerca di libertà. Il concept del brano si concentra sulla dualità della condizione umana, il peso delle aspettative e il desiderio di superarle. È una riflessione profonda sulle sfide personali e sulla capacità di trasformarle in forza. Il disco non e’ un concept vero e proprio ma forse piu’ un album fotografico dove ogni canzone racconta una parte della complessita dalla psicologia umana e la difficolta’ di affrontare certe cicatrici interiori
Come pensi che "Fractured Realities" si inserisca nel panorama musicale attuale?
Credo che “Fractured Realities” offra qualcosa di unico nel panorama musicale attuale. Mentre molte band esplorano sonorità più convenzionali, noi abbiamo scelto di combinare elementi di prog metal, grunge e heavy metal con influenze elettroniche. Questo ci permette di distinguersi e offrire una prospettiva sonora fresca e innovativa che può attrarre un pubblico diversificato. Questa e’ anche un’arma a doppio taglio, quando non hai dei canoni ben definiti nel tuo genere o conquisti il pubblico o lo vedi perplesso. Un processo meno immediato ma non abbiamo molta scelta, siamo quello che suoniamo e non potremmo mai creare filtri per piacere alla gente. Se non troviamo l’autenticita’ in quello che facciamo…preferiamo non farlo.

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⁠Qual è il messaggio principale che speri di trasmettere con questo album?
Il messaggio principale di “Fractured Realities” è un invito alla riflessione e al prendere in considerazione alcune sfumature della nostra psicologia che spesso non affrontiamo. Lasciandole sommerse nella quotidianita’ rischiano di diventare mostri difficili da affrontare quando sono troppo grossi. L’ansia, le paure, i disordini interiori in generale hanno bisogno di essere sviscerati, conviverci ma allo stesso tempo esserne consapevoli. Vogliamo incoraggiare gli ascoltatori a confrontarsi con le proprie realtà, ad abbracciare le sfide e a trovare forza nella vulnerabilità. È un messaggio di speranza e di empowerment personale.
⁠Sappiamo che ogni brano del disco sarà accompagnato da un videoclip, andando a formare una sorta di "film" che si realizzerà di volta in volta a scadenze regolari. Come hai avuto questa idea e come l'hai realizzata?
L’idea è nata dalla volontà di creare un’esperienza immersiva per i nostri fan. Volevamo che ogni brano non fosse solo ascoltato, ma anche vissuto visivamente. Abbiamo collaborato con ex membri della band stessa che sono anche video maker (Jouba e Giampi) e con Roberto Zampa (gia’ regista di diversi video della band), un team che e’ stato fondamentale per sviluppare una serie di videoclip. I video raccontano una storia più ampia. La realizzazione è stata un processo impegnativo ma entusiasmante, e siamo molto soddisfatti del risultato finale. Alla fine del “viaggio” Lila, interpretata da Martina Sacchetti, trova la sua chiave di lettura per tutti gli stati emotivi esplorati nei vari brani. L’ultimo video uscira’ il 19 dicembre.
⁠State vivendo un tour molto intenso con una band del calibro degli Evergrey, riuscirete a portare una parte di tutto questo anche on stage?
Assolutamente sì! Suonare con Evergrey è un’esperienza incredibile e stiamo cercando di trasmettere l’energia e la profondità di “Fractured Realities” anche dal vivo. Abbiamo lavorato duramente per creare uno show che riflette la complessità e la potenza dell’album, utilizzando elementi visivi e sonori per coinvolgere il pubblico a 360 gradi. Abbiamo schermi sul palco e la nostra produzione luci, lo show e’ davvero coinvolgente…e non lo dico io ma il pubblico che si ferma a fine concerto per salutarci e ringraziarci. L’energia del pubblico riflette la connessione che si crea durante lo spettacolo. Siamo davvero soddisfatti (e in parte orgogliosi e stupiti) del risultato finale.

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Non che fosse deficitaria in passato, tutt'altro, ma la produzione di cui si pregia "Fractured Realities" degli Zeta Factory Studios rappresenta davvero una ulteriore marcia in più. Quanto tempo gli avete dedicato e che soluzioni avete adottato rispetto al passato?
Abbiamo dedicato moltissimo tempo alla produzione di “Fractured Realities” agli Zeta Factory Studios. L’obiettivo era creare un sound che fosse allo stesso tempo potente e dettagliato. Abbiamo utilizzato nuove tecniche di registrazione e mixaggio, integrando elementi digitali e analogici per ottenere la massima qualità sonora. È stato un processo lungo e meticoloso, ma il risultato finale ne è valsa la pena. Produrre io stesso un album dopo l’esperienza di "Keystone" con David Botrill e’ stata una grandissima sfida. Ma nei 30 giorni passati con lui nel 2017 ho imparato moltissimo e consolidato tutta l’esperienza fatta in passato. Era ora di rimettersi in gioco anche come produttore, trattenuto il respiro mi sono lanciato e il team ‘ stato fondamentale per la riuscita del lavoro.
⁠Cosa possono aspettarsi i fan dai KLOGR nei prossimi mesi?
Nei prossimi mesi, i fan possono aspettarsi molti nuovi contenuti e sorprese. Continueremo a promuovere “Fractured Realities” con più videoclip e performance dal vivo. Stiamo anche lavorando su nuovo materiale e collaborazioni, quindi ci sarà sicuramente molto da aspettarsi e da scoprire. Speriamo di poter continuare con altri tour nel 2025, suonare anche in Italia e essere pronti nel 2026 con un nuovo lavoro. Siamo tornati in pista dopo molto tempo, non abbiamo certo intenzione di fermarci ora.
⁠Complimenti ancora per il vostro ultimo lavoro, vi lasciamo spazio per le ultime parole e la chiusura! In bocca al lupo per tutto!
Grazie di cuore per il vostro supporto! Siamo entusiasti di condividere “Fractured Realities” con voi e non vediamo l’ora di incontrarvi tutti dal vivo. Continuate a seguirci per tutte le novità e grazie per essere parte di questo viaggio con noi. A presto!

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Intervista a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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